Profumo di libertà

Stamattina, al contrario di ogni giorno, non sono stata svegliata dai nani. Mi sono svegliata da me. Loro ancora dormivano.
Poteva essere una buona occasione per recuperare la media perduta, ma Lui era già uscito per andare a lavoro.
Così mi sono alzata, senza muovere troppo le coperte, senza respirare e senza camminare. Fluttuavo per non svegliare i nani.

Sono andata in bagno, mi son seduta sul mio sgabellino celeste e ho acceso il caldobagno.
Mi sarei distesa sul tappeto e avrei dormito lì, col caldobagno che mi sputava aria calda addosso.
Sono rimasta 10 minuti così, immobile, a pensare. A cosa pensavo? Boh?…il mio cervello andava avanti per associazioni di idee. Non so da dove sia partito né dove sia arrivato. Eravamo due entità separate: corpo che si guardava allo specchio accertando che doveva fare urgentemente una maschera al viso, cervello che pensava alle scarpe da comprare, meglio tacco o zeppa, lunedì ceretta, giovedì saggio di ginnastica alla materna, oggi al lavoro sarà un casino, uff che palle il lavoro nel week end….etc, ma non lo consideravo proprio, neanche di striscio.
Mi ricordo però, che ho due nani affetti da narcolessia momentanea, nella stanza accanto.
Apro uno spiraglio della porta e li sbircio.
Second è di traverso e ha i piedi sul petto del fratello che invece dorme tipo Dracula nella bara. Posizione che ha ripreso dal padre. Ogni tanto svegliarmi di notte e trovare IlMaritoIdeale a pancia in su con le mani incrociate sul petto mi fa ancora un certo effetto funereo, tanto da controllargli in maniera maniacale, la regolarità della respirazione.

Tornando a noi. I nani, stranamente, dormono.
Non so quanta autonomia ho. Per questo motivo la cosa più sensata sarebbe lavarmi, vestirmi e cercare di mettere un pò in ordine le camere, finchè i due tsunami sono placidi.
Invece no. Fanculo alla maggioranza. Mi faccio uno scrub e una maschera al viso. Tiè.
Mi metto d’impegno: passo la carta vetrata in polvere sul viso umido. Poi stendo la maschera e mi siedo calma e tranquilla sul tappeto con l’aria calda sparata davanti. Così la maschera si secca prima e fa pure più effetto!
Per passare i dieci minuti di “posa” cosa potrei fare? Magari rassetto. In fondo la maschera l’ho messa, e ho fatto pure lo scrub, neanche una SPA di lusso. Ma magari anche no.
Prendo un libro e leggo un pò.
Un tantinello di relax me lo merito pure no? C’ho pure il week end incasinato al lavoro….
Sono così assorta nella lettura e nel mio magico momento di relax in una casa stranamente troppo silenziosa che mi scordo dove sono, chi sono e anche perché sono lì!!

Ad un certo punto sento “Mammaaaa”.
Sarà il figlio del vicino.
Il figlio del vicino? L’età media dei miei vicini si aggira sui 50 anni.
Ah ok. Sarà un qualche nipotino.
“Mammaaaaa dove sei?”
Ma se è un nipotino, perchè chiama Mamma?
“Mammaaaaa sono le 9”

Sbaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaam! Mi è sembrato di cadere dal balcone e schiantarmi al suolo di faccia!!
Ma io ho un figlio. Non uno… due!
CAZZO.
E come sono nati…quando…dove…perché?!
In un attimo mi sono ricordata di essere mamma. Si perché rifare certe cose che non si facevano da tempo ed essere immersa in un silenzio surreale può portare serie conseguenze al metabolismo psichico di una mamma.
Erano le nove. Io ero in pigiama e con la faccia bianca che, cadendo dal balcone, sembrava fossi atterrata di faccia in una betoniera piena di calce! First era in pigiama e con le righe del cuscino sulla faccia. Second era in pigiama e con le caccole agli occhi.
Entro in camera, li guardo, cerco di capire come ci siano arrivati quei due nani nel mio letto.
Poi un flashback. Si, sono figli miei. Mi riprendo dallo shock e dico “First, oggi vieni al lavoro con mamma. Non vai a scuola!”
Lui, perplesso: “Perché?”
Mica posso dirgli che mi ero dimenticata di esistere e che è tardi per vestirci tutti e tre ed essere alle 9.30 all’ingresso della scuola. No, non sarebbe una buona idea.
Sfodero un’espressione dispiaciuta e dico:
First, ma come non sei contento? Va beh, se proprio insisti ti ci porto a scuola…”
Lui “Mamma, voglio venire con te. Tanto lo so che è tardi e non ce la facciamo per la scuola”.

Arrrrrgh. L’effetto della maschera e dello scrub è svanito. La mia faccia ha di nuovo quel colorito grigio pantegana.
Mi sa che mi servono 2 anni di meditazione in una SPA norvegese per tornare come nuova.
OM…OM….OM….OM

Categories: Maternità, My life
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Commenti

  1. MammaTuttoFare
    MammaTuttoFare 25 Maggio, 2010, 11:31

    legger un libro, nel silenzio del bagno caldo, con la maschera per il viso spalmata…..non c’è prezzo!

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  2. Alem
    Alem 23 Maggio, 2010, 20:40

    una maschera per il viso… sto piangendo, ecco!!!

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  3. bismama 2.0
    bismama 2.0 23 Maggio, 2010, 19:32

    @supermamma: Ho comprato delle bellissime peep toe color panna in stoffa e con una zeppa che dovrebbe essere vietata dalla legge!!!!

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  4. supermamma
    supermamma 23 Maggio, 2010, 18:48

    e non vale voglio vedere le nuove scarpe 🙂

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  5. bismama 2.0
    bismama 2.0 23 Maggio, 2010, 15:19

    Piacere mio Ale 😀

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  6. Anonymous
    Anonymous 23 Maggio, 2010, 13:41

    Oddeeeo, sono schiantata dalle risate.
    Complimenti davvero, uno dei post mammeschi più belli nei quali mi sia mai imbattuta.
    E’ un piacere averti conosciuta, Bis.

    Ale & Rospy

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  7. bismama 2.0
    bismama 2.0 22 Maggio, 2010, 15:15

    Grazie ragazze. Ma cominciare così il week end vi giuro che è più traumatico che sapere di doverlo passare lavorando… 😀

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  8. muccachicca
    muccachicca 22 Maggio, 2010, 13:52

    sto ridendo… uh se sto ridendo!
    bis sei veramente forte!

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  9. Anna
    Anna 22 Maggio, 2010, 13:41

    😀 ma sei meravigliosa…ho le lacrime agli occhi dalle risate…credimi! La tua capacità espressiva è a dir poco eccellente e la tua ironia mi mette molta felicità anche se, mi rendo conto, sto ridendo sulle tue disgrazie!!!!ma sei troppo simpatica…grazie per questi squarci di vita che, cosi’ egregiamente, condividi con noi 🙂

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