Le liti oneste

Dire sempre e comunque quello che ti passa per la testa.
Molti lo considerano un pregio, altri un enorme difetto ingestibile. Io credo, che – quanto è banale – la verità stia nel mezzo.
Mi piacciono le persone sincere, sempre e comunque. Che se gli chiedi un consiglio ti dicono la verità senza creare un guscio protettivo fatto da quello che vorresti sentirti dire. Anche se questo significa essere crudi, diretti e sentimentalmente brutali. Parlo di scambio, di correnti, di elettricità fra persone. Non di sorrisi  di circostanza, di ipocrisia e di finzione. Quella, lasciamola al grande schermo.
È ovvio – abbastanza spero – che riservo questa schiettezza ai rapporti importanti quelli che, per colpa della sincerità, non si incrinano ma, al contrario, si nutrono di essa per crescere e diventare meno vulnerabili. Quelli che si basano sulla fiducia. Quelli che, per una bugia o un’omissione, potrebbero trovarsi in crisi.
Mi viene in mente oggi, perché S. mi ha appena telefonato dandomi la notizia che due nostri amici, dopo 15 anni insieme, un matrimonio e due figli hanno gettato la spugna. Si sono lasciati. Non di comune accordo, ma che importa? Alla fine è il risultato che conta no?
E la prima immagine che mi si è piazzata davanti alla retina è il loro modo di litigare.
Li avrò visti un centinaio di volte e ogni volta ero sul punto di prendere due elettrodi, piazzarli sul petto di uno dei due e urlare “libera!!”.
Non c’era passione nelle parole né pathos nelle frasi. E non perché fossero inibiti dalla presenza di altri, semplicemente perché quello era il loro modo di litigare. Pacato, silenzioso e … sterile.
Mezze frasi, parole non dette che invece smanettano con le chiavi della cella nella quale sono rinchiuse cercando di uscire.
Non dico che ogni litigio si debba trasformare in una macchia sulla fedina penale, anzi, il contrario ma dico anche che se sei arrabbiato la cosa migliore che puoi fare per il rapporto di coppia è dire tutto quello che hai da dire. E se per dirlo hai bisogno di urlare, beh fallo! Cosa c’è di così saggio nell’apparente sottomissione che poi altro non è che strafottenza? Tipo “ma perché devo sprecare energie a litigare con uno che non mi capisce? Meglio dirgli un si amore, hai ragione! e levarmelo di torno.”
Sarà che io sono una pasionaria che mette nelle relazioni un impegno incontrollato e incontrollabile perché innato e sincero, ma quel modo di interfacciarsi così calmo, tra persone che dovrebbero fare scintille sfiorandosi, mi lascia sempre basita.
Una relazione è (anche) compromesso, non solo finta comprensione.
N. la lei della coppia di cui sopra, una volta mi disse che si comportava così perché aveva paura che dicendo quello che pensava davvero avrebbe ferito lui. In questo modo però ha logorato il rapporto alzando un muro, intonacandolo e versandogli addosso una colata di cemento armato. Ognuno di loro due viveva da tempo in una fortezza inespugnabile dall’altro e questo non mi piace. E mi fa talmente paura che penso che se mi fossi trovata al posto del marito di N. sarei stata più offesa dalla sua mancanza di sincerità piuttosto che da una raffica di pensieri mitragliati dall’istinto.
Penso che alla base dei litigi ci debba essere onestà e che le liti oneste siano un elemento importante in un rapporto tanto quanto il sesso. Una lite onesta a tema sesso poi, l’apoteosi.
Io e Lui litighiamo di rado (mai davanti ai bambini) ma quando lo facciamo è come uno spettacolo teatrale.
Nel senso che siamo fottutamente teatrali. In parole povere siamo la rivisitazione in chiave moderna della guerra dei Roses. Senza piatti e bicchieri che volano però. C’è la crisi e ricomprarli costerebbe troppo. E anche senza insulti. Troppo fini a se stessi.
Ogni frase è lì che vuole dire qualcosa e vuole creare voragini che dovranno essere riempite solo da tante riflessioni frutto di introspezioni profonde.
Siamo nucleari e andiamo senza esclusioni di colpi. Niente rinfacci o rivendicazioni. Niente frasi buttate lì solo per far male. Solo sincerità su tutti i fronti. E io, di questo comportamento nei suoi confronti vado fiera; e del suo nei miei riguardi, sono lusingata. Perché la sincerità è sinonimo di stima. Penso.
E penso anche che questo sia costruire qualcosa di solido e potente. Spero.
Non so il perché di questo post. Forse, sto solo facendo quello che faccio spesso: prendo delle situazioni e le analizzo finché non arrivo a una conclusione.
Ai miei errori faccio la vivisezione ogni volta e cerco di imparare. Questa volta non si tratta di miei errori ma fare la comparazione servirà a qualcosa.
Anche da questo, credo ci sia parecchio da imparare. N’est pas?

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Commenti

  1. la staccata
    la staccata 18 Aprile, 2012, 10:24

    Fottutamente teatrale anch’io quando litigo con “Papy”, più moderato lui. Per questo quando litighiamo sono fottutamente teatrale 🙂
    Il fatto che mantenga sempre la calma mi fa incazzare ancora di più, quando finalmente si incazza anche lui allora smettiamo di litigare.
    Contorti, ma in qualche misura logici.
    D’accordissimo con ciò che hai scritto, non si può litigare con il silenziatore.

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  2. Destinazioneestero
    Destinazioneestero 16 Aprile, 2012, 20:28

    MAi temersi tutto dentro, sia nell’amicizia che nell’amore!

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  3. Elena - WorldWideMom
    Elena - WorldWideMom 13 Aprile, 2012, 09:18

    concordo in pieno. meglio una sana e ONESTA litigata piuttosto di quel silenzio e “ingoio il rospo che poi passa”. Perchè le cose che ti tieni dentro poi rovinano tutto.
    E il rapporto si costruisce anche a suon di…piiippppp…

    un abbraccio bis!!!

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  4. Chicca
    Chicca 12 Aprile, 2012, 11:19

    ciao bismamma, non conoscevo il tuo blog e ora me lo vado a leggere qui e là.
    I litigi fanno male ma possono essere utili se sono uno spunto di riflessione e crescita, certo io dovrei frenare la lingua perché quando mi arrabbio dico di quelle cose ma di quelle cose…
    kike

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  5. PaolaFrancy
    PaolaFrancy 12 Aprile, 2012, 08:44

    sono come te, passionale, istintiva, butto fuori tutto. e così è il moschettiere. il risultato? un gran casino.
    con il mio ex-marito ho litigato forse un paio di volte in 10 anni di relazione. eppure ci siamo lasciati.
    questo vuol dire tutto e niente. quel che è certo, è che bisogna parlare. al costo di diventare logorroici, ma bisogna parlare. e anche urlare o piangere o ridere. comunicare.
    ti auguro di poterlo sempre fare con tuo marito,
    un bacio,
    paola

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  6. Moonlitgirl
    Moonlitgirl 11 Aprile, 2012, 15:39

    Parli con una delle persone più sincere di questo mondo. Mi dicono addirittura che se non dico quello che penso, si capisce ugualmente dall’espressione del mio viso e dai miei occhi. Quindi figurati quanto è difficile per me non dire quello che penso. E sono anche convinta che si possa dire tutto quello che vogliamo nel modo giusto e con il tono giusto. E se cosi facciamo dall’altra parte ci sarà una persona che non potrà non apprezzare la nostra sincerità.
    A volte, è vero, mi animo nell’esprimere le mie idee, diventando semmai un pò aggressiva….ma poi basta chieder scusa….per il tono….e ricevei la giusta comprensione. La mancanza di dialogo (e quindi di sincerità) alza un muro che non si butta più giù….ed è quello che in parte è successo al mio matrimonio. Il mio ex….non ha avuto il coraggio di dirmi quello che provava, che sentiva…..ma lo ha fatto su mia richiesta quando ormai….non c’era più niente da fare (non per latro ora è il mio ex!!!!). Quindi capisco e approvo il tuo post!!!
    Ma ti dirò di più: con il mio compagno ora invece abbiamo una dialogo apertissimo, su qualsiasi argomento a 360 gradi. Sappia,o di poter dire qualsiasi cosa….e ciò non solo ci lega tantissimo ma ci stimola anche a trovare sempre mille argomenti di cui parlare. E non è poco!!!!

    Sono stata un pò prolissa???

    Moonlitgirl

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  7. Livia
    Livia 11 Aprile, 2012, 11:33

    Difficile trovare il modo giusto per dire le cose… con la mia migliore amica, che combatte da sempre col suo peso, evito di farle notare quando ingrassa ma ora che ha perso 20 kg mi complimento per i risultati. In coppia sono il tipo che tace, tace, accumula, mugugna, brontola, va di stoccatine e infine esplode. Col mio ex talvolta si finiva a botte e vetri rotti (e ora siamo amici), invece un altro tipo o non mi ascolta o cambia discorso, costringendomi ad esternare lo scontento via mail o sms. Insomma, se esiste un modo corretto di rapportarsi non l’ho ancora scoperto…

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  8. Anonymous
    Anonymous 11 Aprile, 2012, 11:16

    Io penso che come al solito si stia parlando di virtualità e non di vita vera, ma quando mai litigando si dice la verità? Non vi è mai capitato di dire cose che non pensavate, solo perché accecate dalla rabbia ed esservene pentite nel momento successivo? a me si e quindi adesso soppeso molto le parole e il loro significato e la sincerità non c’entra nulla

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  9. MIKI
    MIKI 10 Aprile, 2012, 21:15

    Per me le cose vanno dette sia nell’amicizia che nell’amore:l’importante è il modo in cui vengono dette…è sempre il modo….essere chiari..anche se la verità ,molto spesso fa male..altrimenti i rapporti si trascinano..che gusto c’è mantenere solo l’apparenza?

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  10. Noemi
    Noemi 10 Aprile, 2012, 19:15

    Anche io credo che la sincerità sia fondamentale, ma sono convinta che esistano dei casi, delle circostanze, in cui una piccola bugia sia necessaria e scusabile, magari, ad esempio, per evitare di offendere un’amica dicendole che il vestito che le piace così tanto le sta malissimo…

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  11. mafalda
    mafalda 10 Aprile, 2012, 16:40

    Le poche volte che abbiamo litigato, io e IlMioAmore (tre o quattro in otto anni…), ho tirato fuori la mia parte partenopea: urla e ultimatum. Ma una lettera -per me- è molto più efficace di mille parole.

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  12. Margherita
    Margherita 10 Aprile, 2012, 16:29

    non saprei, ho scoperto da poco che non esiste un unico modo di “litigare bene”. io sono un po’ della tua scuola di pensiero, ogni volta è un melodramma, ma l’uomo no. lui soppesa ogni singola parola finché non trova l’accezione giusta di significato, altrimenti sta zitto. e dato che il mio modo irruento gli fa più male che bene, sto cercando di smorzare un po’ i toni. male che vada finiamo come i tuoi amici 😉

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    • bismama 2.0
      bismama 2.0 10 Aprile, 2012, 16:31

      In realtà nemmeno io credo che esista. Forse non per tutti va bene la modalità “orso” però quello che dico è che comunque, in un modo o nell’altro, evitare di dire quello che si vorrebbe dire, non credo sia proficuo a lungo termine.

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  13. Francesca
    Francesca 10 Aprile, 2012, 16:13

    La sincertià, prima di tutto. Dire sempre ciò che si pensa, mettere in chiaro quello che non ci va e vorremmo cambiare. Mai “lasciar correre” per il quieto vivere, perchè prima o poi tutti i nodi vengono al pettine, prima o poi si scoppia, perchè siamo umani.

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  14. Ilaria Pedra
    Ilaria Pedra 10 Aprile, 2012, 16:03

    A furia di tenersi le cose dentro, sono esplosi, muy semplice, e devastante sul serio.
    NO (almeno per me) agli insulti, gesti assurdi tipo chiudersi fuori di casa, lanci di cose, ma
    sai è molto soggettivo, è triste il finale, e poi tu che li hai visti litigare centinaia di volte…? erano messi maluccio direi, odio litigare davantia agli altri. BACI

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    • bismama 2.0
      bismama 2.0 10 Aprile, 2012, 18:52

      Anche io odio e se non posso urlar perché ci sono altri oppure i bambini allora pianifico cosa dire. Che è peggio. Non erano messi male solo che battibeccavano spesso e li conosco da 15 anni… fai due conti e diventa una lite al mese circa 🙂 normale amministrazione. Era il modo però.
      Neanche a me piacciono le scene tipo chiudersi fuori di casa però una mia amica, una volta, lanciò il di lui cuscino, le lenzuola, il pigiama e lo spazzolino dal balcone dicendogli di andare a dormire dalla madre. Ecco l’esasperazione. Non mi piace assolutamente ma fu divertente. Un casino 🙂

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  15. ArteMamma
    ArteMamma 10 Aprile, 2012, 15:59

    Sono molto d’accordo con quello che scrivi nel tuo post. Credo anche che ci siano tantissime relazioni che vanno avanti per motivi che niente hanno a che fare con l’amore o l’amicizia, così come che ci siano tante donne che non hanno il coraggio di dire quel che pensano appunto per paura di ferire l’altro – ed è tremendo – oppure per paura di rimanere sole – altrettanto tremendo – oppure…
    Credo sarebbe ecologico coltivare relazione improntate a sincerità, stima e rispetto.
    Grazie dello spunto di riflessione.
    A presto!

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