“Mamma mi spieghi il ciclo?”

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Mia mamma e io abbiamo sempre avuto un rapporto aperto e senza tabù.
Parlavamo tutto, lei aveva le sue argomentazioni e i suoi esempi particolarissimi per affrontare argomenti (ai tempi) difficili come il sesso e la sessualità in generale. Ne parlavamo ma attenendoci a linguaggi criptati, quasi come l’alfabeto farfalloso. Sì, ora si spiega perché sono così dannatamente Peter Pan.
Comunque, dicevo, nonostante questo bel rapporto aperto, quando ho avuto il ciclo per la prima volta, mi sono ritrovata in una situazione un po’ sui generis.
Mi sono accorta del ciclo tipo dopo pranzo ma, sinceramente non sapevo come dirlo a mia mamma. Come facevo a sapere cosa si aspettasse dopo tutto l’impegno messo per indottrinarmi a dovere?
Dovevo fare una cosa tipo “mamma dove sono gli assorbenti? Ho il ciclo” cioè molta nonchalance, oppure una cosa che trasudasse pathos da ogni parola?
Niente, alla fine ho scelto il pathos unito a quella finta sorpresa che “no, maddai? Ma veramente?” che non ci credi neanche tu mentre lo dici. Al fatto di essere sorpresa, dico.
Una scena di un’amarezza unica ma che ha consentito a mia mamma di farmi di nuovo quei discorsi che probabilmente studiava da tempo e che per nulla al mondo avrebbe evitato. Tanto valeva darle soddisfazione.
Dopo i discorsi è arrivato il momento annunciazione a parenti (papà, fratello e sorella) e amici stretti.
Ero la notizia del giorno. Se ci ripenso divento ancora bordeaux per la vergogna.
Poi però, un giorno di quasi sette anni fa, ho scoperto di aspettare una femmina. E tutto ha avuto un senso diverso. Forse anche l’annunciazione.
E quello che mi era sembrato così semplice fare con Francesco (parlare di ciclo e sessualità) mi viene difficilissimo ora con Swami. Il perché non ci è concesso conoscerlo.
Fino a qualche giorno fa, comunque, sono riuscita abilmente a evitare l’argomento. Vivevamo felici in una quotidianità in cui non era necessario parlare di mestruazioni, finché Swami non mi ha colta in flagranza di reato. E non ho potuto più evitare la domanda. Così sono partita soft cercando di parlarle del fatto che maschi e femmine crescono in maniera diversa e che un giorno anche a lei succederà quello che ora vede succedere (ogni mese) alla sua mamma. Quella cosa chiamata ciclo. Come affrontarla, cosa fare in più o in meno rispetto alle attenzioni e all’igiene quotidiana attuali, se fa male o meno. Questi più o meno gli argomenti.
Io parlavo, lei ascoltava.
Non mi ha chiesto il perché e io non ho voluto addentrarmi in spiegazioni che, ora come ora, a 6 anni, potrebbero essere superflue, ma arriverà anche quel momento.

Tempo fa dicevo di sognare un rapporto alla “Una Mamma per Amica” tra me e mia figlia e sì, lo vorrei ancora. Infatti al contrario di altre mamme con le quali mi sono confrontata sul tema, dopo il fattaccio, la chiacchierata con Swami è stata molto informale, semplice, diretta ma anche piena di complicità. Quella complicità tra donne che spero di costruire con lei nel tempo. Mattoncino su mattoncino.

Voi invece come avete già parlato di ciclo con le vostre bambine?

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Una-vita-in-rosa---ciclo

ciclo-tantum-rosaQuesto post fa parte di una piccola rubrica “Una vita in rosa” nella quale vi racconterò di come ho costruito e sto costruendo il mio rapporto tutto in rosa con mia figlia.
Argomenti di cui parliamo, insegnamenti pratici che riguardano la sua crescita psicologica ma anche fisica.

“Una vita in Rosa” è sponsorizzato da Angelini e in ogni racconto vi presenterò un prodotto diverso della linea Tantum Rosa Intimo Quotidiano: questa è la volta di Tantum Rosa Intimo Quotidiano  3-12 anni.

È fondamentale che un detergente intimo risponda a precise esigenze, a seconda dell’età della donna (o bambina) che lo usa. La caratteristica principale è che abbia un pH adeguato, ovvero pH 5 tra i 3 ed i 12 anni, pH 4,5 in età fertile, pH 3,5 ove sia utile preservare le difese naturali a livello vaginale.
Tantum rosa 3-12 anni è la soluzione ideale per prevenire infezioni e irritazioni grazie alle componenti naturali come l’estratto di Calendula ad azione lenitiva, l’olio di Enothera noto per la sua azione lenitiva e antipruriginosa e il lichene Islandico, conosciuto per le sue proprietà antibatteriche.

Insomma, la scelta giusta per ogni donna, anche futura.

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