La donna che sussurrava di no all’allattamento: sono una donna non sono una mucca

allattamentoOra lo so e ne ho la conferma.
Attiro gli estranei. E soprattutto, ho la faccia di una a cui puoi confessare l’inconfessabile tanto rimarrà lì. Pensano loro.
Menomale che non sanno che ho un blog. Le mie amiche non fanno che ripetermi: “ma questo non lo scrivi vero?”.
Domenica la parola della giornata è stata: mare. Ci siamo arrivati alle 10 e siamo andati via alle 22. Dodici-ore-dodici di full immersion in cui in spiaggia vedi qualsiasi cosa. Il tamarro di periferia, quello che attacca bottone anche col bigliardino e che le mamme sole scambiano per pervertito non sapendo che è totalmente innocuo ma che ha solo voglia di parlare con esseri umani e non pupazzetti del calciobalilla, quella col costume bianco trasparente che ha deciso di seguire il consiglio di rasare il pratino, quella con il perizoma che si controlla ogni tre per due di aver ben bene le chiappe in vista e poi una percentuale ridotta di persone normali.
Io ero vicino a una rappresentante di quest’ultima categoria.
Lei ha tre bambini, variegati per sesso ed età. Abbiamo cominciato a parlare. Di moda, di costumi da bagno, di sole, abbronzatura e, l’inevitabile… di bambini.
Dal concepimento alla nascita. A un certo punto ho creduto di vedere Piero Angela camminare sulle acque.Dopo aver parlato dei rispettivi parti ho pensato che la conversazione dovesse finire o al massimo vertere su argomenti più frivoli. Tipo eleggiamo Barbie e Ken del lido… e invece.
Lei mi ha detto una frase che è un’accalappia donne: “ti dico una cosa che non ho mai detto a nessuno. Forse perché sei un’estranea e non mi giudicherai o forse perché sento di potermi fidare, ma mi va di parlarne. Posso?”.
È come quello che ti dice: “ti dico una cosa ma che resti fra me e te!” che fai? Prendi e vai a farti un mojio al bar? Perdi l’occasione? Ma no!
“Certo, mi sento lusingata. E anche un attimo impensierita per la responsabilità, ma racconta dai”.
“Io non ho allattato”.
E quindi? La notizia era questa? Ah!
“Beh, neanche io la prima volta. Ci sono stati mille imprevisti e alla fine …”
“No, aspetta. Io non ho allattato nessuno dei miei tre figli perché non ho voluto allattarli”.
“In effetti hai un bel seno, non sembra rovinato dall’allattamento”.
“Non è stata una scelta estetica, ma profonda. Un rifiuto. Forse egoista. Ma non ero felice”.
“Beh se n9n eri felice hai fatto la scelta giusta”.
“Credi?”
“Certo. Allattare è un’esperienza bellissima ma è anche molto molto impegnativo. Se lo fai godendoti il momento è una cosa bellissima ma se ti sforzi di farlo è un’impresa che fallisce in partenza. Mancano i presupposti”.
“Non sai che sollievo. Ho subito terrorismo da tutti. Mi hanno chiamata madre snaturata o addirittura mi han detto che non meritavo i miei figli. Ho pianto. Molto. Alla fine ho spiegato quello che sentivo, il disagio che provavo a pensare che i miei figli avrebbero succhiato il latte da me. Lui ha capito e mi ha detto che è qualcosa molto difficile da superare perché probabilmente è legata al mio background, all’infanzia travagliata. E se gli avessi trasmesso quel disagio solo per una presa di posizione degli altri non me lo sarei mai perdonato. Sono sani e felici e siamo legatissimi. Questo mi basta per sentirmi una buona madre. Ho combattuto una guerra psicologica contro tutte le persone che mi stavano intorno e che, invece di darmi sostegno e cercare di capire quel disagio profondo, mi davano addosso alimentando l’amarezza. Ma non ho ceduto, non mi sono fatta sconfiggere dai sensi di colpa e ho detto di no all’allattamento. Volevo fare la mamma, non la mucca.”
“Sono senza parole, ho subito una situazione simile che però riguardava il mio secondo parto e la voglia di VBAC. Che nessuno capiva e che ormai mi ero stancata di spiegare. Hai fatto la scelta giusta.”
“Forse siete in tre a pensarla così: tu, il pediatra e lo psicologo”.
“Forse sì”.

Voleva piangere mentre mi raccontava queste cose, segno di un disagio profondo che probabilmente non ha ancora superato. Ma ho visto tanta rabbia contro quelle persone che l’hanno condannata senza capire, senza chiedere, senza farsi domande.
L’allattamento è la scelta più giusta per il bambino se la mamma lo vive serenamente ma se è un martirio che scelta è?
Un’imposizione travestita da buon senso.

Categories: My life, Pensieri e parole
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Commenti

  1. AteaforU
    AteaforU 21 Agosto, 2013, 10:45

    Da mamma che ha allattato al seno sentendosi esattamente come questa mamma per le numerose critiche, mi sento di dire che a volte siamo noi i peggiori giudici di noi stesse. Ho parlato spesso di allattamento nei forum di mamme e mi sono beccata dell’insensibile da chi aveva fatto scelte diverse perché nei post dedicati al latte materno chiedevo o davo informazioni che mi erano state utili o incoraggiavo a “non mollare”.
    Per me il dono più bello della maternità è stato guardarmi dentro e vincere profonde insicurezze e affidarmi all’istinto, spesso sostuito da manuali o istruzioni di altri. Ho guardato i miei bimbi e mi sono chiesta cosa potessi dare loro lasciandomi travolgere da quello che ricevevo in cambio.
    Forse a questa mamma serviva innanzitutto qualcuno di intimo, non estranei saccenti, che le chiedesse cosa ci fosse di male per lei a sentirsi una mucca e lasciarle esprimere i suoi sentimenti, dandole modo di fare poi le sue scelte, senza doverle scrollare di dosso come inconfessabili segreti terribili con estranei in un momento in cui dovresti essere serena e spensierata.
    Le mamme dovrebbero fare le loro scelte, elaborarle e chiuderle nel diario della loro esperienza senza aver bisogno di giustificarsi o peggio rimuginarci su.

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  2. Susanita72
    Susanita72 13 Agosto, 2013, 09:59

    Certo che di persone senza cervello ne è pieno il mondo…Le cose dette senza pensare alle conseguenze sono armi affilate che fanno sanguinare per anni, a volte vita natural durante…Io ho allattato i miei due per 14 mesi ciascuno, per me esperienza meravigliosa che mi fa sgorgare lacrime di commozione anche solo a ripensarci…però…essere parificata a una mucca perchè ho voluto/potuto allattare…non è bello nenche quello, vero mamma avvocato? Ok, so già che mi dirai che TU ti saresti sentita una mucca, però sotto sotto passa anche il messaggio che le mamme che allattano sono mucche, per te, o no?
    Un abbraccio e che tutte siano abbastanza forti da portare avanti le proprie convinzioni senza essere ferite dall’altrui idee…

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  3. vanessa
    vanessa 10 Agosto, 2013, 15:41

    caspita.. povera signora.. nel 2013 non dovrebbero esserci queste discriminazioni..anche io adesso mi sento dire per prima cosa, ma allatti? e al mio si.. parte una standin lovetion.. oh che brava!
    perché se non allattavo??
    il mio primo figlio lho allattato 9 mesi.. poi si è staccato lui.. ora allatto da due settimane, lo faccio perché mi piace, talmente tanto da prendere integratori per il latte.. il seno?? si ha molte smagliature.. ma chi allatta non avrà per forza il seno rovinato.. io passai del primo da una seconda a una quarta nel giro di poche ore.. adesso il mio seno dipende dai giorni è più o meno grosso ma poco mi importa se è un po’ rovinato!
    quando allatto mi rilasso, amo che mio figlio mi guarda in questo nostro momento di unione.. chi da il biberon.. prova gli stessi sentimenti perché il contatto comunque cè.. capisco meno chi da il biberon e non prende nemmeno il figlio in braccio.. lo nutre direttamente dalla carrozzina.. ma è comunque una scelta.. forza mamme.. impariamo a pensare ognuna per se..

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  4. Mamma avvocato
    Mamma avvocato 10 Agosto, 2013, 01:15

    Be, io la capisco questa signora e non la giudicherei mai perché so cosa significa.
    Al corso pre parto io ho subito chiarito che l’idea di allattare mi faceva senso, che non ero una mucca…mi hanno guardato come una scema o una complessata eppure non ricordo nessun trauma infantile!
    Semplicemente, e’ così che sentivo.
    Poi ci ho provato comunque ma non è andata, perché un vago disagio di fondo rimaneva anche se non mi ha fatto così senso come immaginavo. Ero partita male, però, e ho abbandonato con qualche senso di colpa e molto rabbia, verso che non capiva e si permetteva di dare consigli e giudicare, verso gli stupidi e gli ignoranti, insomma.

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  5. Mammolina
    Mammolina 8 Agosto, 2013, 23:46

    fa riflettere, questo post…e le lacrime di quella mamma, che sono un po’ anche le mie. Io ci credevo che avrei allattato e la prima volta ho fatto di tutto…ma il latte non c’era, la piccina non cresceva e tra commenti non richiesti e lacrime in breve sono passata al bibe. Dopo il secondo parto, ci ho provato, con meno convinzione ( avevo a casa già il bibe pronto) il latte è arrivato e ho allattato il mio cucciolo fino a 11 mesi…bello, ok ma il merito dov’è? Succede, certe volte che le cose non vadano come ci aspettiamo, non c’è merito, succede…
    eppure amo i miei figli allo stesso modo…
    ma quei commenti e consigli non richiesti bruciano dentro…sta storia dovrebbe finire…fa male, davvero!

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  6. Gloria
    Gloria 8 Agosto, 2013, 16:36

    Ho allattato quasi un anno il mio bambino, con grande gioia e sfinimento fisico, ma spero di ripetere l’esperienza se avrò altri figli.
    Ciò che non mi è mai andato giù è che almeno fino all’anno di mio figlio tutti, dagli amici, ai parenti, alle vecchiette sconosciute per strada, mi domandavano in qualsiasi conversazione se lo allattassi io. Personalmente, pur facendo sempre buon viso a cattivo gioco, l’ho trovato, soprattutto nel caso di sconosciuti, una grande invasione di privacy.. cioè ma cosa frega a loro di una cosa così intima da trattarla come primo o max secondo argomento di una conversazione?

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  7. mamma Ci
    mamma Ci 8 Agosto, 2013, 00:04

    ancora mi chiedo perchè la gente debba criticare gli altri.. ma si divertono o lo fanno come passatempo??? ma…
    ognuno fa quello che può e quello che si sente di fare… non quello che dicono gli altri…
    mi dispiace che tante persone feriscano le altre con poche parole… 🙁
    hai fatto bene ad ascoltarla e appoggiarla.. ora si sentirà sicuramente meglio!

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  8. Carrie
    Carrie 7 Agosto, 2013, 17:39

    l’allattamento, secondo me, è una scelta. a volte obbligata a volte voluta. ogni mamma deve sentirsi LIBERA di scegliere il meglio per sè: è questo che diviene il meglio per il proprio bambino, non regole, imposizioni, “così si fa”. un bambino ha un solo e vero bisogno: l’amore.. un bambino ha bisogno di una mamma serena (e di non morire di fame, of course!, ma col LA non muore). ribadisco : non è la tetta a fare la mamma e nessuno può giudicare/intromettersi nel rapporto mamma-bimbo fintanto che questo non toglie nulla di necessario al bambino.

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  9. carla
    carla 7 Agosto, 2013, 13:43

    Fa riflettere questa vicenda. Quanta gente c’è che ancora non ha capito cosa sia il rispetto per gli altri? Quanti ancora non capiscono che dietro a una qualsiasi scelta c’è un motivo? Quanta superficialità!
    Inoltre (in questo caso in particolare) si tratta di argomenti molto sensibili: è mai possibile che quelle critiche arrivino spessissimo da donne-madri? dovrebbero ben capire, no?
    Le scelte delle madri hanno sempre all’origine dei motivi, di certo non si sceglie una cosa simile…per noia!!!
    Tutto il mio appoggio.

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  10. Daniela
    Daniela 7 Agosto, 2013, 11:26

    Io ho allattato al seno due figlie, mia sorella non ha allattato al seno due figli, una delle mie migliori amiche ha rifiutato in partenza di partorire il suo secondo figlio naturalmente ed è andata dritta per il cesareo per evitare un altro travaglio lungo e doloroso. Abbiamo tutte bimbi belli, felici e mammaadoranti. Sono solo tre esempi, ce ne sarebbero molti altri per ribadire che siamo tutte diverse, che oggi, nel 2013, possiamo scegliere a cuore sereno. Se non fosse che ci sono le altre donne, le nostre peggiori nemiche che non perdono occasione di far notare che la tua non è mai la scelta giusta.

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  11. Trasparelena
    Trasparelena 7 Agosto, 2013, 11:26

    Grazie, è proprio un post confortante. Te lo dico da mamma che non ha allattato (cioè ho allattato per una settimana, poi ho mollato) e si è sentita dire le peggio cose, tra cui “tua figlia non sarà mai legata a te” che è una cattiveria che nessuna mamma dovrebbe sentirsi dire.

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  12. Cristina
    Cristina 7 Agosto, 2013, 10:51

    Io ho un ricordo terribile.. di parto sono quasi morta e anche Bimba. Non è stato un bel momento. Non è stata un’emozione positiva. Ricordo che quando finalmente ero in stanza e non riuscivo a tenere gli occhi aperti, vedevo ombre indistinte, ma sentii mia suocera chiedere ad un medico.. “Ma le verrà il latte?” L’incubo forse è iniziato da lì.. perchè di latte ne è venuto poco. E i sensi di colpa invece sono venuti a palate. Perchè lei piangeva e io non riuscivo e nessuno capiva, tranne mamma che aveva allattato me, ma non mia sorella. Non succede nulla diceva, ti devi riprendere tu per pensare a lei, non puoi farne una malattia e così dopo poco meno di due mesi ho desistito ed è stata la cosa giusta. Perchè non siamo tutte uguali e concordo con Mamma Piky “un bel tacer non fu mai scritto” diceva nonna 🙂

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  13. Mamma Piky
    Mamma Piky 7 Agosto, 2013, 10:35

    Ho allattato il mio primo figlio 20 mesi, la seconda ne ha tre e sto cercando di ripetere ma io per prima dico che allattare e’ faticoso, molto. Fisicamente, perché la sera sono così stanca da non sentire più i muscoli, psicologicamente perché e’ un mettersi a disposizione pressoché totale, di qualcun’altro. Perché lo faccio? Perché, per me, la gioia supera la fatica, perché quando attacco mia figlia al seno, sento le farfalle nella pancia e mi innamoro sempre di più. Non potrebbe essere solo un dovere, non ce la farei. A chi giudica cosa sia giusto e cosa no, facendo leva più che altro sui sensi di colpa, consiglio un mea culpa profondo (che forse son le prime a non avercela fatta!) e magari un corso di decoupage, bricolage, nouvelle cousine o qualsiasi altra cosa che le possa tenere impegnate meglio ancora se a bocca chiusa!!!

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