Una mamma per amica: like a Gilmore Girls

Ieri sono riandata a lezione di acquagym.
Dopo la lezione, nelle docce, ho notato che c’era anche l’adolescentella che mi sta una cifra simpatica.
E insieme a lei c’era sua mamma. Una donna curata, sulla cinquantina.

Erano vicine nella doccia. Scherzavano, ridevano, si scambiavano il bagnoschiuma.
Quando sono uscite, la mamma ha messo la crema sulle spalle alla figlia e continuavano a sorridere.
Si vedevano che erano complici.
Questo mi ha fatto riflettere per tutta la notte (perché come sapete di tempo per dormire ne ho ben poco).

Io ho sempre avuto un ottimo rapporto con mia mamma e ho cercato di costruire un rapporto simile con First.
Siamo complici, scherziamo, lui è legatissimo a me, sto cercando di insegnargli che di me si può fidare SEMPRE… anche quando crescerà.
Però è diverso. Il rapporto che lui potrà avere con me è diverso da quello che potrà avere Second
E la diversità l’ho capita ora.Finché non ho avuto una figlia femmina, non c’avevo pensato.
Ieri, quell’episodio mi ha fatto idealizzare il tipo di rapporto che io vorrei costruire con Second.

So che i pedagogisti di mezzo mondo dicono che i genitori-amici non esistono e non dovrebbero esistere per non perdere il potere autoritario sui figli, ma io credo anche che bisognerebbe un attimo capire cosa si intende per genitori amici.
A me piacerebbe che fosse una cosa alla GilmoreGirls maniera. Insomma, amiche che si confidano, complici e soprattutto presenti senza essere dei giudici della Corte Suprema.
Vorrei che mia figlia sapesse di poter contare su di me in ogni occasione senza pensare mai di essere giudicata male.
Ovvio che, il mio ruolo di genitore/educatore esisterebbe sempre, non si perde, né dovrebbe mai essere messo in dubbio, ma secondo me un comportamento non esclude l’altro, basta non sconfinare.
Insomma, non voglio dire che essere sua amica e complice significherebbe sbronzarci di nascosto dal padre o farci una canna in bagno con il deodorante spray a portata di mano.
Oddio, non sarebbe forse una cattiva idea. Scherzo, è ovvio!
Non intendo quello, ma intendo scherzare, essere complici, poterla consolare nelle sfortunate vicende amorose, durante gli interminabili pianti, scambiarci i vestiti (avrò “solo” 48 anni quando lei ne avrà 20), fare shopping assieme…
Insomma, niente di fantasmagorico. Ma tanto difficile.

Le giovincelle adolescenti di oggi (no ma come minchia parlo!! Oddio!), si vergognano di uscire con la madre, a fare shopping o a fare qualsiasi cosa, a me invece piaceva. Alcune, addirittura, si vergognano DELLA madre, e questa è una cosa che mi spaventa non poco.
Io, vorrei che i miei figli, fossero sempre fieri di me, esattamente come io lo sono di loro.
Qua sono entrata in crisi: sono una brava mamma?

Voi, che rapporto avete con i vostri figli? O che rapporto sognate?
Fatemi riflettere.

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Commenti

  1. pollywantsacracker
    pollywantsacracker 15 Marzo, 2010, 15:00

    io quel telefilm lo guardavo sempre, ma la figlia…che noia! e poi non si ubriacavano un po’ troppo spesso?
    comunque, sì, concordo con te: la figlia femmina è davvero un’altra cosa! io ne ho tre e il mio scopo nella vita è: aiutarle a diventare quelle che vogliono essere. accettarle. sempre.
    ma a modo mio. non sono una gilmore. sono valentina.
    quando saranno adolescenti vorrei essere più che altro il loro punto fermo.

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  2. MammainblueJeans
    MammainblueJeans 11 Marzo, 2010, 20:07

    Avendo solo un nano maschio mi sono chiesta spesso che rappaorto ci sarà tra di noi. Di rispetto, come era tra mia nonna e suo figlio, di sfruttamento puro e semplice?
    Sicuramente spero sia di fiducia. Di affetto smisurato e di confidenze, di consigli richiesti e anche dati.
    Vedremo…

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  3. Papàciaocacao
    Papàciaocacao 11 Marzo, 2010, 13:42

    io quel telefilm non lo sopporto… la storia della mamma amica non mi piace proprio. la mamma è la mamma, ciumbia!

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  4. bismama 2.0
    bismama 2.0 11 Marzo, 2010, 13:38

    E’ ovvio che bisogna saper ricoprire un certo ruolo e questa è una legge che vale non sono per la genitorialità. Essere genitori è difficile, ed essere genitori perfetti è impossibile.
    Bhe…non so se preferirei sapere che mia figlia esce con dei ragazzi che si fanno le canne e, magari provare a darle dei consigli, oppure non sapere proprio cosa fa e immaginare soltanto….non lo so!

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  5. Anonymous
    Anonymous 11 Marzo, 2010, 13:18

    Io credo nell’importanza dei segreti durante il periodo dell’adolescenza. Questo tentativo di essere amici dei figli spesso mi sembra un desiderio inconscio di controllo, poi nella giusta misura creso sia auspicabile un rapporto in cui sulle questioni generali ci si confida e si chiedono consigli, ma poi credo dipenda anche dalla personalità dei figli. E bisogna essere poi davvero capaci di ricoprire quel ruolo, non è facile, finché lo si immagina sembra bello, ma quando poi vostra figlia vi dirà che nella sua compagnia tutti si drogano vi voglio vedere a mantenere il sangue freddo e permetterle di frequentarli ancora.
    (non vuoi bene ai verbi eh? XD)

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  6. bismama 2.0
    bismama 2.0 11 Marzo, 2010, 11:45

    Grazie mille ogni vostro commento mi ha fatta riflettere.
    Più o meno abbiamo lo stesso pensiero…cioè io non dico che essendo “amici” dei figli loro debbano confidarsi in toto con noi….io non lo facevo su tutto…però su alcune delusioni amorose ho pianto sulle spalle di amiche ma anche su quelle di mamma….e lei ha saputo consolarmi con le parole giuste…
    Non le ho parlato di cose intime, ovvio, ma più o meno sapeva tutto di me. Ecco, questo è il tipo di rapporto che vorrei costruire…basato sulla fiducia reciproca…
    La vedo molto dura e guardando i ragazzini di oggi mi scoraggio sempre di più, ovvio che non generalizzo, ma i tempi mi sembrano moooolto mooooolto cambiati da quando ero io adolescente.
    Io ho avuto First a 23 anni e penso, forse sono troppo fantasiosa, di poterlo capire quando sarà adolescente, perchè ancora la mia memoria sarà fresca….o meglio io ancora “dentro” sono adolescente quindi forse per questo potrò “capirlo”…e consigliarlo al meglio qualora riuscissi ad avvicinarlo….questo intendo per “amico”….

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  7. mammanonlosa
    mammanonlosa 11 Marzo, 2010, 10:38

    io voglio essere anche amica non solo mammma, certo l’autorità va mantenuta ma avere un amico in casa aiuta molto soprattutto nell’adolescenza io l’ho provato. Ovviamente mi baso molto sull’esperienza personale, ma mi ha evitato tante bugie che le mie amiche invece dicevano ai genitori, mi ha evitato di fare cavolate a scuola e fuori,ma dall’altra parte sapevo bene che quando era no non si discuteva nemmeno quindi si w l’amicizia

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  8. mammalellella
    mammalellella 11 Marzo, 2010, 01:47

    ecco, devo dire che non sono dell’idea di mamma-amica.
    Per me, che ho avuto una mamma giovane (aveva 22 anni quando mi ha avuta), la mamma deve essere la mamma… le amiche sono un’altra cosa!
    poi però io adoro fare molte cose con lei… una su tutte:lo shopping! E’ esilarante andare per negozi con lei!
    buonanotte!!

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  9. Marlene
    Marlene 11 Marzo, 2010, 01:12

    anche io adoravo quel telefilm, anzi sai che ho letto da qualche parte che devono farne un film per il cinema…speriamo speriamo. Credo cmq tu abbia ragione, una cosa non esclude l’altra l’importante e sapersi sempre fermare prima di oltrepassare il limite che non fa di un genitore un amico e viceversa, a mio avviso tu sei sulla buona strada e poi hai first come banco di prova anche se una figlia femmina è tutta un altra cosa.

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  10. Airin
    Airin 10 Marzo, 2010, 22:02

    Onestamente non ci ho ancora pensato. Il mio bimbo non è ancora nato, e inoltre è maschio quindi…Però ti dico questo. Il tipo di complicità che hai visto in piscina tra quelle due, l’ho condiviso con mia mamma. Ridiamo, scherziamo, parliamo e spettegoliamo, e quando siamo insieme a parlare probabilmente diamo la stessa impressione che ti hanno dato quelle due. Ma in realtà non siamo amiche. Ci sono molte cose di me, e intendo pensieri e sentimenti, che non ho mai confessato a mia mamma, e viceversa mamma non è certo mai stata totalmente aperta con me circa certe sue sensazioni, pensieri, emozioni. Anche quando ho cercato il suo aiuto e mi sono confidata con lei, lei ha ascoltato e offerto supporto e consigli, ma la cosa inversa non è MAI successa. Solamente adesso, che sono adulta, inizia a condividere qualche preoccupazione con me.
    E sinceramente penso che vada bene così. Lei è mia mamma, punto. Credo che non sarei stata neanche a mio agio se lei fosse stata aperta con me, cuore a cuore come ero, durante l’adolescenza, e come sono, ora adulta, con la mia migliore amica.

    Poi, per quel che riguarda l’atteggiamento, posso essere abbastanza d’accordo, è meglio un approccio di questo genere rispetto a quello della madre autoritaria, che impone e ordina e pretende ed è totalmente distaccata.

    Al momento, questa è la mia opinione, poi vedrò quando il fagiolo saà cresciuto e se avrò anche figlie femmine, chissà…

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  11. mammavirgola
    mammavirgola 10 Marzo, 2010, 21:55

    Ho sempre desiderato una figlia femmina…forse perchè si accorda di più con il mio carattere. E te lo dice una che ha ben 3 sorelle..tutte donne..(ti dico mia madre quando ha avuto il suo primo nipotino maschio!!!)Eppure adesso mi pongo tante incognite sull’adolescenza futura di mio figlio…per dirla tutta ho paura!! Dicono che le femmine siano più problematiche dei maschi, ma generalizzare è troppo facile..ho sognato sempre un rapporto complice come dici tu, ma con un maschietto è diverso, ci sono delle barriere che tra mamma e figlia nn si creano.A parte tutte le chiacchiere credo che sia tutto relativo e che la differenza di sesso non significhi più o meno complicità,certo è che dipende da tanti fattori.Una cosa è sicura..ci sarà da faticare..

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  12. Apple
    Apple 10 Marzo, 2010, 20:24

    Eccomi cara,
    allora come ti dicevo pochi minuti fa’ io sono diventata mamma alla tenera eta’ di quasi diciassette anni !!!Marco e’ nato e io dopo due mesi ho compiuto 17!!!Nn e’ che io nn sia daccordo con il rapporto mamma amica …pero’ nel mio caso e’ piu’ difficile farmi credere ..sai lui e’ tosticello… l’adolescenza lo rende ribelle e la nostra differenza di eta nn ci aiuta…io ho paura che facendo troppo l’amica lui se ne approfitti e cosi alcune volte mi sembra che ci allontaniamo !!!Comunque tra alti e bassi riusciamo a venirci incontro …purtroppo io sono la ROMPI DI CASA lui vorrebbe stare piu’ ore al pc , che nn e’ giusto che gli metto dei limiti e cosi’ via!!! Cara nn so’ se tutte queste mie parole confuse ti saranno d’aiuto…ora corro a fare la cena ..baci bacetti!!

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  13. Miks
    Miks 10 Marzo, 2010, 19:06

    Ho una mamma giovanissima, ha solo 16 anni più di me… molte amiche quasi invidiando questa differenza d’età mi dicevano “siete come amiche?!”
    ecco, la risposta è NO…lei è la mia mamma e ne sono felicissima, son felice che lei mi faccia da mamma e non da amica…

    E così voglio fare con i miei figli… non sono per l’essere troppo amica dei miei figli.
    Preferisco essere mamma…e cercarlo di fare nel migliore dei modi.
    Come te, voglio che i miei figli sappiano che per loro ci sono e ci sarò sempre…ma per esserci sempre, non è necessario che io faccia l’amica.

    Da mamma non mi sognerei mai di raccontare i miei fatti privati ai miei figli…a meno che non ce ne sia di bisogno…e da figlia, non mi sarei mai sognata di raccontare certe cose a mia madre…ma non per questo non ho stima o fiducia di lei.
    Credo che certe volte le due cose (l’essere madre e l’essere amica) non possano coesistere. la mamma è quella che ti sgrida se fai una cretinata..e lo fa per il tuo bene e per farti capire che le cretinate non sono giuste…l’amica è quella che fa la cretinata con te, perchè ogni tanto c’è bisogno anche di sbaglaire…ma se non c’è nessuno che ti fa capire che fai un errore, se chi ti stà accanto ti asseconda sempre, come fai a capire che non sempre è buono sbagliare??
    Questo ovviamente èilmio parere…e ora che i miei bimbi son piccoli,mi sento di fare la mamma…poi faccio sempre in tempo a cambaire idea se mi accorgo che fare solo la mamma non dovesse bastare 🙂

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  14. cowdog
    cowdog 10 Marzo, 2010, 18:58

    credo che tu possa impegnarti fino ad un certo punto. nel senso che in questo rapporto siete in due (intendo tu e tua figlia) e magari quello che sogni tu, non e’ esattamente quello che desiderera’ lei. quando ti dico queste cose, non lo faccio per scoraggiarti, ma penso al rapporto che avevo/ho con mia madre. io amo mia madre e fino a che ero bambina, mi piaceva tanto stare con lei. poi, con l’adolescenza, le cose sono cambiate. non amavo andare in giro con lei, non mi piaceva piu’ stare con lei e – da adolescente normale e cretina – mi vergognavo di lei. io e lei siamo molto diverse, e queste diversita’ si sono acuite col tempo. e per quanto l’adolescenza sia passata ed io le abbia sempre confidato le cose importanti, non ho mai avuto con lei quel rapporto che forse lei – come te – sognava.
    pero’ esserci sempre e sapere ascoltare senza giudicare, e’ gia’ moltissimo per una figlia, e magari basta.

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