Di eventi Social e Librerie 2.0
Seguono infinite telefonate tipo:
“Ma le hai prese le cose da Zara? E la bombetta?”
“Bisssss la rana m’ha cancellato l’sms con la prenotazione dei biglietti!”
“Senti ma cioè, dobbiamo proprio andarci?? No perchè io mi cago un pò addosso ecco.”
“Penso proprio di venire in Converse. Alla Paola verrà un colpo!!”
“Marlene, sono vicino Foggia. Sei in stazione???”
E così io e Marlene ci siamo conosciute. Dal vivo.
Appena l’ho vista, anzicchè dirle “Ma che piacere, ma sai che aspettavo questo momento???”
Le ho detto: “Ma che bella la spilla a fiore sul cappotto!!!”.
Come biglietto da visita non c’è male. Abbiamo passato il viaggio tra pisolini -miei – e “come stai?”- di Marlene. abbiamo anche un pò spettegolato, parlato e riso. E quando parlavamo come se fossimo su Twitter, attiravamo una bella manciata di sguardi compassionevoli!!
Arrivate a Termini, Marlene ha impedito più volte che gli autobus mi stirassero con lo stira e ammira.
Io, per ricambiare il favore, ho imbruttito uno che faceva il marpione con lei. Marlene pensava che lui stesse parlando con l’auricolare del cellulare. Risate.
Dopo aver trovato la fermata del nostro autobus abbiamo scoperto che la freccia indicava di scavalcare i lavori pubblici. Ma ne è valsa la pena: lì dietro ad aspettarci c’era un autista filosofo metropolitano che ci ha illuminate sul perchè non riuscivamo ad obliterare i biglietti. “Dove finisce la logica comincia l’Atac.”
Si, lo abbiamo pensato anche noi, evidentemente era appena scappato via da Zelig. Fatto sta che è diventato un pò il motto della nostra #smwrme.
Finalmente scendiamo alla nostra fermata. Piazza Argentina, dalla quale cominciavano una roba come 5 o 6 strade.
Gli appunti dicevano: Proseguire dritte per Via Della Torre Argentina.
Ok. Facciamo la conta per sceglierne una??
Grazie a un edicolante di una gentilezza disarmante – dovete annà più avanti. – troviamo la nostra strada.
Io ho i tacchi 12 e per terra c’è il pavè! I porconamenti si sprecavano.
Questa volta io ho salvato Marlene dallo stiramento. 1-1.
Dopo un pò di ticchettii sui sanpietrini arriviamo al nostro B&B. E’ una porticina marrone, stretta e corta. Mi sono tanto sentita Gretel davanti alla casetta della strega! Al solo pensiero del marzapane, però, avevo una gran voglia di presentare all’intera piazza il contenuto del mio stomaco: mezzo cracker e un pocket coffee.
I due proprietari del B&B non sono proprio due rappresentanti dell’ emblema SPQR. Io e Marlene scommettiamo: saranno Rumeni o che altro? Non lo sapremo mai!
La camera è accogliente. I proprietari si sono offerti a tutti i costi di darci una quadrupla invece di una doppia.
“Ma noi siamo solo in due!”
“E ma così avete più spazio!”
Io e Marlene stavamo già facendo una lista di invitati e organizzando mentalmente un party.
“Dopo mezzanotte prega non fare rumore. Pecchè c’è altro inquilino che se sveglia a 9”.
Noi ce svegliamo a 6 e non diciamo niente.
Va be. Niente festa.
Il mio colorito cominciava ad avere sempre più le sfumature del bianco/grigio.
Arriviamo al Fandango Incontro, un caffè letterario fighissimo, e cerchiamo di capire chi c’è.
“Ah…ma voi siete quelli di Ottavo Piano?”
“No. Noi siamo quelli di Guryou!”
Ah ok. Non mi smentisco nemmeno in territorio capitolino e continuo a collezionare figure di merda. Bene.
Fuori, sulla porta, conosciamo Arianna. Cioè Marlene mi dice “C’è Arianna!”
“Ma sei sicura? Io non lo so se è lei.”
“Eh ma si che è lei!!”
Ok…proviamoci. Al massimo farò un’altra figurina delle mie e mi farò conoscere completamente.
“Arianna??”
“Si. Ciaooo”
Baci e abbracci, ma soprattutto, niente figure di merda.
Prima di cominciare, conosciamo Christian Floris che è abbastanza simpatico e che “regge” bene lo show nonostante si siano presentati diversi inconvenienti!
Poi gli inquilini di OttavoPiano, il restante staff di GurYou che pensavo fossero giovani, ma non così giovani!!! E poi hanno la voglia di cambiare il mondo che si legge nello sguardo. Mi sa che ci stanno anche riuscendo partendo dal basso.
Sono le 16.25 e la sala è ancora così. Semivuota.
Va bene: è vuota.
Ci prende un attimino di panico. Marlene, invece, è euforica ed è comandata dall’adrenalina che ormai ha sostituito qualsiasi altro ormone.
Io e Arianna chiacchieriamo e Marlene scatta foto. Non la si ferma più…è impazzita!!!
Si comincia. Marlene teme per la mia incolumità e mi chiede come sto ogni 30 secondi.
L’ho apprezzato. La mia faccia era quella di una che avrebbe vomitato da un momento all’altro. Avere Marlene vicina mi ha aiutato tantissimo. Quando si dice che on line non possono nascere amicizie eh!! Sembrava ci conoscessimo da una vita.
Ci sediamo cominciamo a parlare ma senza dire ciò che avevamo “preparato”. Seguendo ciò che Christian ci chiedeva. E’ stato capace di metterci subito a nostro agio e farci parlare.
Va beh, io non guardavo le persone sedute. Ho pensato (usando il trucco celeberrimo) che fossero tutti in mutande. Li ho immaginati davvero e mi son messa anche a sorridere in un momento in cui non c’entrava una mazza!! Eh va beh, ormai mi conoscete!
Risentendomi sul video, avevo la voce di papera castrata!!! (Ma le papere si castrano??)
Abbiamo parlato in tre. Io, Marlene e Adinolfi. La sua analisi del blogging (la mossa del cavallo a scacchi) mi è piaciuta tantissimo.
Anche secondo Adinolfi il blog è una forma di scrittura nuova che però, al momento, in mezzo ai tanti blog costruiti su un marketing plan, è quella più genuina e che si contraddistingue.
[Parentesi gossip: anche la moglie di Adinolfi, bellissima e altissima, ha un mommyblog. Voglio sapere il nome!!]
L’intervento si conclude con una domanda da parte di Christian.
“Ma se tu farai un terzo figlio, dovrai cambiare il nome del blog in trismamma?”
Io gli ho risposto con molta semplicità. Due parole: “Anche no!!!”
Ha concluso l’evento Mario Adinolfi che – già lo sapevo leggendo il cannocchiale ma ora ho avuto la conferma – è uno troppo avanti.
A fine evento avrei dovuto avere un mezzo incontro di lavoro. Con Emmanuela e un’altra persona.
La faccia color pantegana ha vinto. Ho lasciato Marlene e me ne son tornata al B&B.
A metà strada qualcosa non quadrava. Fortuna che c’era un gabbiotto con un poliziotto:
“Senta scusi, ma che hanno spostato via della Maddalena?”
“No, deve tornare indietro e prendere quella traversa là. Ha sbagliato strada.”
Alla fine, grazie al ristorante La Rosetta e a Ciro e Ciro, riesco ad orizzontarmi e a trovare il bunker.
Realizzo a un certo punto che Marlene non aveva le chiavi. E che nessuno rispondeva al citofono.
Porcc…
Lei era fuori al freddo e al gelo. Scendo a piedi nudi rischiando di catapultarmi senza usare le scale e le apro. In ginocchio sui ceci.
Marlene ha fame. Io no.
Ma non posso averla sulla coscienza.
Così tra una chiacchiera, un bicchiere d’acqua, una confidenza, un antipasto, uno spetteguless, abbiamo cenato.
“La mancia a vostro buon cuore…”
Ma se me lo chiedi che buon cuore è??
Va beh, facciamo una passeggiata. Arriviamo al Pantheon e “Bis, di là c’è Fontana di Trevi e Piazza di spagna. C’andiamo?”
“Si dai”.
Arriviamo in un luogo non bene identificato e alla fine capiamo che è il caso di tornare indietro. Potrei morire su un sanpietrino. Vincono il freddo e la stanchezza.
Dalle volte in cui hanno tirato lo sciacquone durante la notte, penso che i vicini di stanza abbiano avuto una diarrea fulminante. Eh, son cose!!
Ho fatto una dormita che non facevo da 19 mesi. Il risveglio, però, è stato traumatico.
Quando sono uscita dalla stanza, mi son ritrovata davanti una specie di panda umano. Color bianco latte, occhi cerchiati di nero.
“Puonciorno!”
“A salve. Noi andiamo via.”
“Ci vetiamo la pozzima volta”.
“Si si, arrivederci.”
Dovevamo prendere il 175. Abbiamo preso il 40.
A Termini dovevamo comprare assolutamente qualcosa ai nani.
Passando davanti alla vetrina di Silvian heach kids. Marlene stava per svenire! “Nooo devo entrarci.!!”
E’ entrata infatti.
“No cioè…perdiamo il treno eh!”
Dopo aver guardato due golf, una giacchina e uno scamiciato, mi dice: “Si si…tanto non devo comprare nulla.”
Avevo testimoni sennò le avrei tirato addosso il trolley!! Però da shopaholic quale sono io, non potevo non capirla.
Comprati 8uij regali ai nani eravamo sul treno.
Arrivati a Foggia io e Marlene ci salutiamo. Anche se ho dormito per tutto il viaggio e non vedevo l’ora di toccare terra coi piedi, mi è dispiaciuto lasciarla andare via.
Lei, s’è portata dietro i biglietti, me ne accorgo solo dopo che è scesa e già ci muoviamo…arrrgh!!
Bene!
“Biglietti!!!”
Di bene in meglio!
“Ehm, si senta….ecco….io avrei un problema”
“Si. Ma lei sa quanto storie problematiche conosco?”
Come inizio di conversazione non c’è male. Mi ha già appiccicato una tag #pallonara in fronte.
“No senta. La mia amica è scesa a Foggia e s’è portata dietro i biglietti e noi siam partite da Termini e poi stavamo per perdere il treno per comprare i regali ai nani e ho dato i biglietti a lei e lei non m’ha ridato il suo… e quindi…”
Lui mi guardava fissa: “Ma erano biglietti elettronici?”
“Ehm, si!”
“Ah, ok. Biiigliettiiiiii.”
Va beh, almeno posso continuare a dormire.
Comunque nausea a parte e serata mondana cancellata, è stata una bella esperienza… davvero!
Non vedo l’ora di fare il bis con lo staff di GurYou. Questa volta giochiamo in casa però eh!!!
Grazie a Emmanuela Petrarolo, a Miriam Torrente e a Marco Castellana di GurYou.
P.s. si accettano vari suggerimenti per ovviare al problema del mal di movimento.
P.p.s. Avete visto che ho tenuto fede alla mia promessa??
P.p.p.s. al ritorno la nana aveva la febbre alta. Certo… in ogni caso nani e marito mi son mancati tantissimo!
I post in cui le blogger si incontrano mi fanno sognare. Chissà perchè. Forse perchè si capisce che si può andare al di là di un monitor?
@Emmanuela: Anche io non vedo l’ora di ripetere l’esperienza 😀
Ma che belle che siete tu e Marlene certo siete lontanucce ma si capisce :).
Vi leggo sempre e mi sarebbe piaciuto essere lì, tanto che son pure vicina a Roma.
Sarà per la prossima volta.
Anche il tuo racconto cara Bismama è molto bello e simpatico!!
Non vedo l’ora di rivedere te e Marlene, magari con meno ansia addosso!
Grazie, grazie, grazie a te e alla tua voglia di raccontare e di scrivere!
A presto!!!
@puntoevirgola: ecco magari ci fossimo organizzate prima. Porca la zozza!
Brave e moooooolto coraggiose tutte e due!!!!…mentre leggevo mi venivano i brividi d’ansia per immedesimazione..grande biiiiiis!!!….ma senti un pò, visto che stavate a largo Argentina attraversavate il ponte ed arrivavate a casetta mia a farmi un salutino!!..e poi dico neanche una passeggiatina notturna a Trastevere…vabbè siete perdonate per lo strapazzo e le emozioni.
E poi guarda la casualità nel locale dove avete “conferenziato” dovevo andare a lavorare un neanche un mesetto fà ma poi è saltato tutto(..che c’era Vito al bar??? è un mio amico!!! ;P )….piccolo il mondo eh…magari vi portavo un caffè…………anzi mi sà che acqua&zucchero era più indicata!!!! Brave e alla prossima avventura romana!!! Bacinibacini
che orgoglio che siete!
mitiche ^_^
Eccomiiiiiii
Orgogliosissima per i tacchi 12…!(e anche per il tuo successo, ovviamente!)
(Però mi aspettavo anche una tua foto….uff)
Un bacio grande,
Paola
Ammmappete Biiiiiiis….che tacco e che s-tacco di coscia!!!!! Comunque sembrate super a vostro agio sul palchetto…
Dovevo venire con lo striscione, uff!
Bellissimo post!! Anche quello di Marlene !! Vi aspettiamo a Lecce!! Siete grandi… 🙂 Viva le Mamme 2.0 !! E’ stato un vero piacere conoscervi 🙂
Bellissimo post…l’ho praticamente divorato, anche se avrei voluto vedere una foto tua, giusto per associare a un nome che ormai mi è famigliare anche un volto e poi perchè sarei curiosissima di sapere che aspetto hai! Complimenti ancora per la tua fantastica avventura e ti auguro che ce ne siano tante altre così…
Un bacio
@Marlene: mi son scordata della cinese che in treno urlava di avere 500.000 euro! Ahahaha
@Carolina: ti do i dettagli…era centralissimo comunque, vicinissimo al Pantheon. Per il tacco c’avevo pure un modestissimo plateau. marlene diceva che i miei stivali erano fichissimi e poi, io 1.60, lei 1.70, dove andavo senza tacchi???
Sono convinta che abbiamo dormito nello stesso B&B a Roma! Perché io ho pensato le stesse identiche cose! Via mail o via DM i dettagli… 😉
No fammi capire, ma tu ti sei fatta tutta ‘sta tirata con tacco 12?! Io c’ho solo da imparare da te!
Racconto divertentissimo!
Un abbraccio.
no vabbè piu lo leggo e piu mi ammazzo dalle risate…..confermo che è andato tutto esattamente così!a quando il prossimo, viaggio?
Un bellissimo post una bellissima esperienza!!! 😀
@ZiaAtena: esperienza bellissima si!!!
@simplymamma: si…entrambe pugliesi. Terrone dentro!!
chapeau per il tacco dodici.non ce l’avrei mai fatta ( non oso pensare cosa possa dire paola di me:( )
quando sono stata a roma ho scoperto che il B&B prenotato gestito da una signor con sigaretta con bocchino e capelli turchini, era in realtà un B&B a ore ( ti risparmio i dettagli schifidi ). quindi tutto sommato voi sveglia 6 contro sveglia alle 9 siete state molto fortunate:D
se qualcuno aspettasse me per parlare in pubblico morirei.o forse alla fine no. si scoprono lati del proprio carattere che sono ignoti anche a noi stesse:)
iod avanti alle vetrine faccio la stessa cosa. se mai ci capiterà di dover prendere un treno insieme ricordatelo e portami in stazione con abbondante anticipo:D faccio lo stesso anche con le chiacchiere:D son logorroica si era capito?:D
eh…il tipo di zelig…un filosofo:D
bellissimo questo post, bellissimo il vostro incontro, io ho incontrato caia qualche settimana fa ed è stato come per voi, sembrava ci conoscessimo da una vita. posso farvi una domanda: ma siete pugliesi tutte e due allora? e quindi siamo vicine…
Ma che spettacolo è questo post???
Lo stavo aspettando sai, e me lo sono divorato.
Mi sono immaginata (più o meno) le vostre facce e immedesimate nelle vostre piccole disavventure…
Comunque, quello che traspare, è che è stata un’esperienza eccezionale!
EEEbrave le mamme avventuriere!!!!