Ho imparato a dire di no. Forse.

dire di noFino a poco tempo fa avevo un problema: non riuscivo a dire di no.
Prendete un momento di concentrazione massima. Quello in cui sei alle prese con delle formule nidificate su excel; quelle formule che se solo pensi di lasciarle per dieci secondi significa perdere il filo, mandare il lavoro a puttane incasinarmi all’ennesima potenza e dover ricominciare il lavoro daccapo.
Arriva una telefonata o una mail con oggetto: URGENTE. Cose che di urgente non hanno praticamente nulla. Nessuna questione di vita o di morte.
Parliamo di proposte di lavoro? Ok, parliamone.
Sono sempre stata molto selettiva riguardo alle proposte di lavoro ma se me ne capitava qualcuna bella anche in un momento di pienone accettavo sopratutto se si trattava di una bella sfida. Il risultato era poi quello di ritrovarmi a fare le notti in bianco bevendo tè doppio per poi farmi di melissa per riuscire a pendere sonno una volta finito.
La verità è che ho una predisposizione genetica all’incasinamento globale. È un talento innato forse.

Ecco, fino a pochi mesi fa, anche se mettevo il telefono in silenzioso per non essere disturbata, rispondevo ugualmente. Accorrevo senza battere ciglio e senza rendermi conto che stavo mandando all’aria il lavoro di ore. Come quelle che mettono la risposta automatica durante le ferie e poi, con uno scatto alla Fiona May, rispondono lo stesso dopo tre secondi netti dall’arrivo della mail (presente!).
Avete presente? Io facevo così. Prima. Perdendo il triplo del tempo che normalmente ci vuole per fare una cosa.
Quindi ho fanculizzato il multitasking che ho scoperto di essere una gran cazzata, e ho imparato a dire di no. Ed è bello.

Pronunci educatamente quel “No scusa, ora non posso, ho da fare” e ti senti più leggera.
Perché io ci ho provato. Mi sono cronometrata. Follia? No, filosofia giapponese.
Ho cronometrato un’attività fatta in contemporanea ad altre due e le stesse attività svolte singolarmente. Indovinate? Si impiega meno tempo a fare una cosa per volta.
L’ho scoperto rileggendo, dopo anni, la filosofia Lean e il metodo Kaizen.
E ora ve lo dico, col cuore, più Kaizen per tutti e meno multitasking.

Imparate a dire di no. Vi cambierà la vita.
Parola di girl scout.

Tags: ME, WORKLIFE
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Commenti

  1. FeniceSogna
    FeniceSogna 20 Novembre, 2014, 12:46

    Eh….! Fammi sapere quanto dura…!!! cioè… anch’io a volte ci provo…, ma tempo 2 ore…, forse meno…, butto all’aria tutti i miei propositi… Non sto capita insomma!!!! Forse bisogna apprezzare anche solo il tentativo??? Spero… Mah…

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    • Serena
      Serena Author 20 Novembre, 2014, 18:27

      Per ora dura da un po’. Secondo me finché non sei alla soglia dell’esaurimento nervoso non ti auto imponi di imparare a farlo 😀

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  2. firmatocarla
    firmatocarla 10 Novembre, 2014, 10:11

    porcapaletta io non riesco.
    forse non voglio davvero?
    non saprei mica.
    però a volte vorrei davvero riuscire a dire qualche no… mi annoto i libri, eh!?

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