La presentazione da Liberrima a Lecce

 

Oddio! Quante emozioni ho provato ieri?
Non chiedetemelo. Davvero, è impossibile da spiegare.
Come al solito sono una specie di pentola con la quale qualcuno continua a cucinare zuppe di sentimenti completamente opposti. Alla fine in testa ho una vellutata tipo quelle della That’s Amore.
Qualche giorno prima di questi eventi, mi lascio guidare dall’agitazione che poi si trasforma in goliardia e che, poche ore prima ritorna ad essere quell’ansia che ti prende la gola e ti farebbe vomitare anche la bile. Ecco. Una cosa così!
Per ieri ho fatto tremila prove di outfits. Nessuna mi convinceva.
Alla fine, ha trionfato la semplicità: tubino nero quasi skinny e peep toe (tacco 12 of course)!
Per il caldo ho aspettato gli ultimi dieci minuti prima di uscire per vestirmi e notare che la scollatura mi faceva fare, anziché la presentazione del libro, la presentazione delle mie tette! Una roba che shackerava l’ormone e mi metteva a disagio cosmico.
Panico!
Il cambio d’abito non era assolutamente contemplato. Non avevo considerato alternative.
Alla fine ho messo una canotta sotto il vestito in modo da coprire un po’ quella che sarebbe stata una prova schiacciante per una denuncia di “atti osceni in luogo pubblico”.
In macchina m’è presa proprio male; era come se avessi lo stomaco abitato da una ditta di pulizie. Fortunatamente dal parcheggio al centro città dov’è la libreria, ci vuole una bella passeggiata sul lastricato che col tacco 12 è una delle esperienze che ognuna di noi dovrebbe fare almeno una volta nella vita. Mi raccomando! Il dover evitare cadute con conseguenti figure di merda davanti a tipo cinquecento persone, mi ha distratta dai pensieri relativi alla presentazione.
Arrivata in libreria, la direttrice, persona squisitissima nonché presentatrice dell’evento, mi ha messa subito a mio agio. Senza fronzoli ma con tanta sincerità!

Mentre chiaccheravamo nel giardino, in attesa che la saletta si riempisse, arriva una mini troupe televisiva per un’intervista!
Ah! Mi sono scompisciata… ve lo dico: ho creduto avessero sbagliato location e persona!! Ah ah ah
Invece no! Cercavano me… cazzo! E adesso?
Ho respirato e registrato la mia prima intervista, che a quest’ora forse già galleggia sul web e della quale non so se sarò mai pronta a darvi il link!!
Comunque superato il pensiero che “oddio ma quello mi sta puntando una telecamera addosso!!” ho guardato costantemente la giornalista e cercato di sorridere.
Prova intervista superata. Si va oltre.
Questa volta, le dediche me le han chieste prima che cominciasse la presentazione.
Ma riflettiamo un attimo insieme [Don Lurio mode: on]. Ma ci avete mai pensato a quanto è difficile fare delle dediche a persone che non conosci e soprattutto una diversa dall’altra? No ma vi invito a pensarci… è una cosa di una difficoltà disarmante.[Don Lurio mode: off]
Mi veniva quasi da collegarmi con il BB sotto al tavolo su un sito di frasi d’auguri e copiarle spudoratamente!!!
Alla fine però, non l’ho fatto e mi sono inventata delle frasi carine mettendomi nei panni di chi riceve il mio libro in regalo, ecco.

Ho avuto anche proposte indecenti: mi han proposto due o tre temi da trattare nel prossimo libro! LOL!
No ma un attimo. Concentriamoci prima sulla promozione di questo eh! Anche se poi, non ditelo a nessuno, ma un po’, al secondo, ci sto lavorando anche solo mentalmente.
Mi ha impressionato positivamente, vedere tra i partecipanti, due nonni. Non accoppiati ma, un nonno e una nonna che forse, hanno pensato di riavvicinarssi ai panni di genitori ora che invece sono diventati nonni? E che comunque, erano quelli che accendevano di più la discussione con domande e interventi.
Nel mentre, IlMaritoIdeale, sembrava come impazzito e scattava foto alla fucking dog. Alcune, infatti, hanno dei soggetti che Picasso avrebbe senz’altro apprezzato!

Ho avuto il piacere di conoscere alcune persone per ora conosciute solo su Twitter tipo Monica Liaci.
Ho rivisto persone conosciute più di cinque anni fa sempre sul web, altre conosciute a febbraio alla Social Media Week di Roma e dato un volto ad alcuni nomi facebookiani.
A presentazione finita, ci siamo fermate a parlare per un’altra mezz’ora come se ci fossimo appena incontrate, e a guardare le foto dei nostri nani cercando di stabilire chi assomigliasse a chi.
È stato bello, si! Tra l’altro, ho anche avuto la conferma per un importante impegno estivo che riguarderà il libro… ho già comprato la bottiglia da litro di Maalox se ve lo state domandando!
Alla fine, sarà stata la tensione, ma ve lo dico, ero stravolta.
Non così stravolta, però, da rifiutare un aperitivo con spritz da sola con lui. Ma che scherzate?

Quindi aperitivo, breve passeggiata per il centro di Lecce (mano nella mano in modalità pischelli) e ritorno a casa dove un nano assonnato e una da esorcizzare, mi hanno accolto a braccia spalancate e labbra appiccicose

.Ora posso benissimo lasciarmi assalire dall’ansia per le presentazioni a Napoli e Sorrento.