Di sabato pomeriggio, di amiche e trattamenti hand made
Sabato pomeriggio.
Weekly beauty session home made.
Il bagno è quello di casa mia.
C1 e C2 sono le estetiste improvvisate. Mie amiche.
Ctua si aggiungerà a lavori in corso.
Inizialmente si parla dei miei capelli.
Non posso evitare di spendere qualche frase nostalgica e autocelebrativa.
Fin da tempi remoti, ho sempre avuto dei capelli bellissimi (the queen of modesty).
La parrucchiera che assecondava mia madre rendendomi periodicamente un paggetto della corte di Enrico VIII (che ancora c’ho il complesso della calzamaglia) si portava via ogni volta i miei capelli custodendoli in una teca di vetro (giuro!). Diceva che li avrebbe portati a scuola di parrucchieri per illustrare il concetto di perfezione. Quando ero piccola c’ho creduto, da qualche anno, invece, ho cominciato a pensare che avesse strane tendenze Voodoo o robe del genere. Mi sono spaventata non poco.
Questo era il periodo delle elementari. Che poi alla fine, insomma, non è che mi preoccupassi più di tanto della mia immagine. Mi sarebbe bastato non fare la sosia precorritrice del principe Cacca ma ero fashion dentro e questo mi bastava.
Poi le medie. E qui ci si preoccupava più di altro. Tipo dei baffi alla Magnum P.I. da estirpare anche col diserbante (che una mia amica ci ha provato sul serio e s’è ustionata il labbro. Non poteva nemmeno mangiare e dopo 1 settimana aveva perso 3 kg. #velopietoso).
O, altro problema, inventarsi improbabili giri del mondo a bordo di altrettanto improbabili mezzi di fortuna che il risultato sarebbe dovuto essere “Oh ma quanto sei figa?” invece poi in realtà era “Ma soffri di elettroencefalogramma piatto se pensi che io possa credere a queste stronzate. Va a cagare!”. Poi ritornavano a bomba nell’ora di geografia frasi tipo “Ah prof lo chieda alla Bis, lei in Srilanka c’è stata la scorsa estate in mongolfiera.”
Ilarità generale e presa per il culo globale. Come on everybody!
Durante le superiori, invece, l’apoteosi. Camminavo per la classe ricoperta da un sottile strato di invidia croccante. Invidia per i miei capelli!
C’erano i capelli della compagna di banco che si narrava venisse rapita ogni notte dagli alieni. Alieni senza capelli che tentavano di capire come farseli crescere (mi ricorda vagamente qualcuno… a voi no?) e che, nel tentativo di studiare il cuoio capelluto, la ispezionavano come fanno le scimmie, dando vita a dei vortici irrecuperabili nei punti meno strategici. Il risultato era una ramazza da spazzino floscia e piena di vuoti da colmare. Ovviamente guai a consigliarle di farsi vedere da un parrucchiere bravo. Lei, aveva i suoi prodotti della Bottega verde e questo le bastava per vivere felice.
Poi c’era la figlia della parrucchiera. Sembrava che ogni settimana inciampasse in un secchio di tintura per pareti cambiando colore. Ma mica cose normali. Un giorno fucsia che sembrava un cerino (avete presente i minerva no?), l’altro nera per poi ritornare a bomba sul biondo ossigenato come Cicciolina comanda.
C’erano i riccioli alla Remì e quelli alla macomecazzoliportisticapelli, c’era quella che aveva i capelli grassi e ogni mattina sembrava fosse passata sotto la lingua di una mucca e quella coi capelli secchi da avere invidia delle distese di sabbia del deserto dei tartari.
Eravamo la sezione S. S come “Se so normali non ce li vogliamo!”.
E poi c’ero io. Quella coi capelli magici. Quella che non aveva bisogno del parrucchiere ma era dotata di chioma automodellante e autolisciante. Quella che era riconosciuta anche dal lato B semplicemente da come tirava il ciuffo indietro (eh si!) e lo levava dagli occhi.
Quella è stata anche la caratteristica che ha fatto innamorare IlMaritoIdeale di me.
Il mio incubo peggiore, a oggi, è svegliarmi un giorno calva. Così, per dire.
E niente, praticamente da allora, a parte le parentesi gravidanze e allattamento in cui ho pensato seriamente di rivedere la mia testa in mode Nature, io sono quella coi capelli gagliardi.
Certo, la Kerastase mi ringrazia ogni mese organizzando dei party in mio onore. Praticamente devolvo una buona parte dello stipendio alla causa “salva il tuo capello dall’imbruttimento”, ma quando vedo i risultati, che vi devo dire, me ne scordo completamente.
C1 e C2 continuano (da anni ormai) a gufarmi la capigliatura. Fortunatamente senza nessun risultato visibile.
Vorrebbero avere i miei capelli, hanno provato i miei prodotti, hanno provato a usare le mie attenzioni, hanno provato a strapparmeli, ma niente.
Una sembra la sorella di Niccolò Fabi e l’altra ha i capelli così ondeggianti che a guardarli mi viene il mal di mare. Il problema è che ondeggiano ognuno per i cazzi propri, quindi, senza senso un logico né estetico.
Così mentre C2 me li asciuga stirandoli più che mai, C1 mi implora di farle usare la mia maschera. E sia! Oggi mi sento la Giovanna d’Arco di chi ha i capelli indisciplinati. Speriamo di non finire al rogo. Al massimo una doccia solare.
In posa 25 minuti con l’asciugamano caldo in testa.
In 25 minuti si fanno un sacco di cose.
Chiacchiericcio.
Manicure.
Smalto bordeaux ai piedi. Massì, anche alle mani. Che fa chic.
E Silkepil. Che come ho detto giorni fa su twitter, all’inventore del silkepil dovrebbero cadergli le chiavi del Cayenne nel cesso. È uno strumento di tortura autorizzato. C2 è riuscita a convincermi a usarlo anche nella zona bikini. Le ho messo in mano una lametta e le ho detto “Finiscimi tu. Io potrei morire…”.
Ma molto meglio la ceretta. Hai i tempi teatrali per prepararti l’urlo, il respiro e robe del genere. Il silkepil non ti fa dire ahi che già stai porconando! Dobbiamo soffrire per tante cose, autoinfliggerci le punizioni anche no dai.
Insomma i 25 minuti passano, e voi, lo so, state morendo dalla voglia di sapere come son venuti i capelli di C1.
Beh, è difficile trovare una similitudine che possa farvi capire bene bene la situazione.
Era un incrocio tra un riccio con la sindrome premestruale e Niccolo Fabi coi capelli bagnati e appiccicati al viso.
I suoi, però, erano asciutti.
Era orribile. Ho tentato di temporeggiare prima di farla guardare allo specchio, cercando una soluzione, ma il mio sorriso pieno di soddisfazione era troppo eloquente.
S’è messa a piangere. Era convinta che bastasse la mia maschera per trasformare una massa abnorme di capelli crespi e riccissimi in una lunghissima chioma liscia e disciplinata.
Praticamente una pazza di quelle che credono a ogni promessa delle pubblicità.
Basti dire che ha consumato una crema per rassodare il seno per mesi prima di ammettere che non le avrebbe regalato una taglia in più nè riportato le tette sopra il livello del mare.
Io e C2 ridevamo come due sceme. Però con troppa soddisfazione.
C1 mi guarda. Ha gli occhi insanguinati e le pupille che stanno per schizzarle fuori dalle orbite.
Houston, abbiamo un problema!
Alla fine esordisce con “Ma che minchia ti ridi? Ma le tue ascelle con le treccine jamaicane le hai guardate?”
Ho smesso di ridere.
Ma come si può essere così crudeli?
Dopo aver passato quello che ho passato con il silkepil che mi ha messa in ginocchio, si può dire una cosa del genere a una donna?
Era rimasta solo C2 a ridere. Odiosa!
Un’onda di gelato alla nocciola, ha spazzato via i malcontenti generali, ripristinando sorrisi e indivie tricotiche.
Questa sono io nei pomeriggi da beauty farm. Chi vuol venire al prossimo?
sempre fantastica, sono riuscita anche a visualizzare la scena! io passo… anche perchè non oso pensare cosa potrebbero dirmi…..
baci baci
Ho la fortuna/sfortuna di averli ricci. Ciò vuol dire che non li pettino mai. Testa in giù e scossa con la mano. Stop. Da fine aprile a fine settembre li asciugo all’aria… I lati negativi, però, oggi non te li racconto che mi sono alzata bene. Per quelli ripasso lunedì… ;D
Buon fine settimana bis!
@IlGiova: :)))
Ho le lacrime agli occhi… me fai mori’!!! ^__^
Ma mi sarebbe piaciuto esserci sai? Anche se sarei morta d’invidia per i tuoi capelli. Potrei odiarti per questo…
@Owl: se una donna lo facesse, sarebbe senz’altro misogina!
@sfollicolatamente: io andavo di lama prima, ma mi scoccio di essere vittima del “oddio dopodomani saranno di nuovo lì”
hahaha che ridere la baffuta alla Magnum P.I. che usa il diserbante hahaha!!! E quella che sembra passata sotto la lingua della mucca bleeah!!
Mi hai fatta morir dal ridere!
Io ero della categoria capelli secchi che manco un cactus in testa.
Ed ero anche un’accanita fan del Silkepil: non solo all’inguine, ma pure sotto le ascelle! Ora fortunatamente ho superato la fase masochismo e vado di lama. tie.
Uhm, anche i miei capelli ondeggiano ognuno per i cazzi propri. Una volta ogni tanto dopo che li ho lavati e dotati di mille creme ricostituenti sembrano rinati a nuova vita… ma è una mera illusione. La vota dopo ritornano bastardi per i mille anni a venire! Mi asssocio all’augurio al signor silkepil, che tra l’altro sarà sicuramente uomo. Una donna non partoribbe tali crudeltà (o no?)
@julez: ti manderò invito ufficiale 😀
@valepi: eh si, ti conviene di più passare.
@lamammaèsemprelamamma: ma si, alla fine è divertente eh!!
@PaolaFrancy: io ho sempre avuto dei capelli così, solo che dall’adolescenza ho cominciato a usare i prodotti della kerastase e, ti assicuro, che vengono ancora meglio di come sono già! Nemmeno io li stiro di solito, ma phon e via. a volte, però, passo la piastra quando mi va. L’estate il mio phon è l’aria.
@Navigo_A_Vista: O_o
@Sara: ehm, se rispondo no grazie sono scortese??? 🙂
Ti prego io io io voglio venire io!
Fammi sapere la data!
L’invidia corre anche sul web 😛
Se mai ti stancassi dei tuoi super capelli e ti volessi mettere alla prova con i miei,io faccio cambio volentieri 😀
con il mio ginocchio che non ne vuole sapere di snellirsi???
Giammai!
DOmani inizio il digiuno… anzi facciamo dopo domani..
Quando ero nella pancia, mia madre ha pregato e ripregato perche’ a me venissero dei capelli belli, non quei peli crespi che ha lei.
E cosi’ e’ stato, ho preso da mio padre: tanti capelli lisci.
Io pero’ non ci faccio niente di niente. Niente maschere, niente trattamenti.
Li asciugo al “naturale”, non li stiro. Passo il phon e via.
Non li ho mai nemmeno tinti…solo che da un po’ ho qualche capello bianco; mi sa che tra poco dovro’ cominciare e gia’ mi viene l’ ansia.
Detto questo, sappi che d’ ora in poi ti chiamero’ Bis bellicapelli 😀
Paola
Ma che culo…la ragazza coi capelli gagliardi!!! io è da quando sono bambina che vorrei avere capelli lucenti folti e lunghissimi e invece mi ritrovo con spinaci in testa che non appena sono un po’ più lunghi formano due orecchie da cocker inguardabili…aggiungici pure che se ho un momento no vado dalla parrucchiera a farmi tagliare i capelli e il gioco è fatto…l’estate scorsa ho detto:”Basta, ora non li taglio più”…siamo a marzo e io ho i capelli corti stile caschetto Carfagna…comunque, fossimo vicine io verrei ad un tuo pomeriggio da beauty farm…chissà quante risate!
Bacio
io passo, grazie… però se ci racconti anche il prossimo passo di qua a leggere 😀