Distrutta
Annientata, distrutta, sconvolta.
Eh…esagerata.
Eh si.
Pessimista? Si. Anche!
Il problema è che succede tutto insieme. Concentrato come il Coccolino. Lo diluisci e ne ottieni 4 litri.
E succede da mesi. Che diluiti sembrano anni.
Succede che non dormo. Non dormo da quando ero agli ultimi mesi di gravidanza perchè non trovavo una posizione adatta a me che avevo ingoiato una mongolfiera gonfiata ad elio.
Non dormo dal puerperio. La nana mangiava anche di notte e “grazie” alle ragadi non riuscivo ad allattare distesa senza tirare giù un calendario.
Non dormo dallo svezzamento. Perchè la nana, che la notte mi usava come un ciuccio, ora non trova più il suo antistress e allora pensa bene di urlare. A volume crescente, come un cellulare. Quando, poi, la sottoscritta schizza in piedi comandata da un fascio di nervi – perchè se si alza IlMaritoIdeale lei aumenta il volume delle urla e si lascia andare a una lezione di corpo libero – e la culla a oltranza finchè i suoi occhi non sembrano appiccicati con l’attak, lei si calma e accetta di essere riappoggiata nel letto. Nel NOSTRO letto, del quale occupa i 3/4 dormendo in diagonale.
Io e IlMaritoIdeale, oramai, dormiamo abbracciati alle rispettive abat-jour. Sul comodino.
Succede che tra la babysitter e i nani, non s’è creato il feeling. Loro andavano in autogestione e Second inquinava acusticamente per ore il vicinato. Piangeva fino a vomitare.
Succede che, da 15 giorni, ho quattro nani a cui badare. I miei due non si sono moltiplicati per scissione cellulare. Ho i miei nani più i miei nipoti.
In tutto fanno quattro pargoli equamente distribuiti per sesso, età e frequentazioni scolastiche.
Devo preparare i panni per quattro nani, cucinare per quattro nani più tre adulti. A pranzo e a cena. Siamo in modalità pensione completa.
Dopo pranzo, devo seguirli durante i compiti e senza poter arieggiare la stanza col gas, prima di chiuderceli dentro. Il tutto, OVVIAMENTE, pensando anche al lavoro, alla casa (con i panni da lavare/stirare moltiplicati per un numero esadecimale) e al resto delle scadenze e degli impegni che avevo. Da prima. Da prima che NonnaM. e NonnoC. partissero alle terme. Che poi, se non tornano ringiovaniti di almeno dieci anni, col cazzo che ce li lascio andare di nuovo!
Succede che se mi guardo allo specchio, mi rendo conto che nelle mie borse sotto gli occhi, ci posso infilare la spesa settimanale atta a sfamare due famiglie.
Succede che First lunedì comincia la mensa scolastica e io vorrei che la giostra si fermasse. Dovrei essere felice, e invece no ok?
Succede che ci sono dei momenti in cui, veramente, mi metterei a piangere e mi sembra di diventare piccolissima. Schiacciata da tutti gli impegni e le scadenze che vorrei cancellare dall’agenda.
Succede che come al solito stringo i denti e vado. Anche se poi la mandibola mi fa male.
Succede che prima o poi crollo e provo a derogare e rimandare all’infinito il momento.
Succede che ieri sera non ho cenato. Ero sazia di stanchezza e affamata solo di sonno.
Succede che IlMaritoIdeale mi aiuta fino all’inverosimile e se non ci fosse, non so cosa farei. Più penso a quando ci siamo conosciuti e più sono certa che il colpo di fulmine e l’amore (quello vero) sono due cose compatibili e complementari.
Succede che, in mezzo a tutto sto casino, poi, ogni tanto c’è qualche momento “to save”.
Oggi, dopo pranzo, mentre rimettevo a posto la cucina, First era seduto a fare i compiti.
In tv c’era Uomini&Donne. Io ascoltavo cosa dicevano. Disinteressatamente.
Ok. Guardavo Uomini&Donne con gli over 50 che mi fanno una tenerezza infinita con il loro modo utopistico di approcciarsi all’amore.
A un certo punto hanno messo su Sei Nell’anima della Nannini.
Ho preso First, con le mani piene di schiuma dei piatti. L’ho abbracciato e abbiamo ballato.
Lui mi guardava. Imbarazzato ma con un sorriso felice.
Poi mi ha fissata e mi ha detto “Mamma… per favore! – tipo Datti un ritegno please – io devo pensare a fare i compiti.”
Io, con i miei guanti di gomma e con i cocci dell’idillio distrutto, me ne sono tornata con le mani ammollo. Ancora più distrutta di prima.
Succede che ho passato periodi migliori.
Menomale che sabato torna NonnaM. e che, forse, porta con sè nuove su una nuova babysitter.
@serrenett: Ma grazie. Almeno le mie disgrazie servono a qualcosa di Buono LOL
Mi hai fatta sorridere .. risollevandomi la giornata..
Ti mando anch’io un pat pat di solidarietà. Dalla mia ho 2 nani in meno (ma ce li hai ancora per poco, vero?!) ma la stessa insonnia, lavatrici, stanchezza e in più il computer in clinica (e quindi senza la mia oretta serale di chiacchiere e vicende altrui)…
Baci!
Tanta solidarietà da una nostalgica cronica del sonno, quello vero:-)
@Sibia: ma accetto volentieri!!
verrei io a farti da baby sitter.. ma è ancora un po’ prestino…
ti penserò!!! 🙂
confesso, non credo che ce la farei mai a questi ritmi! in compenso somatizzo. nell’arco di una settimana ho infilato congiuntivite, herpes, due attacchi di emicrania coi fiocchi e anche la bronchite.
….succede che alla fine le pile si scaricano ma basta una canzone per ritrovare la forza e la gioia in un piccolo giro di danza…dai che manca poco e rientrano i Nonni.
ciao
ecco, ma i piatti farli lavare alla lavastoviglie no? 🙂
oppure piatti di plastica per tutti finchè l’emergenza non rientra!
si scherza per sdrammatizzare eh, coraggio!!
@Ska: grazie per questo punto di vista. Ma se non lo raccontavo giuro che sarei esplosa come una pentola a pressione con la valvola tappata.
…pensa che sei talmente forte che riesci anche a trovare il tempo di raccontare tutto sul blog.. 🙂 Altro che destroyed!
Ah panz…se dovessi entrare nel cast dovrebbero cambiare titolo.
I disperati!
😀
un abbraccio di sostegno. a te non succede mai di chiederti: “ma se lo avessi saputo?” e visualizzarti tu – sola – su una spiaggia deserta??? a me succede anche quello…poi per fortuna, succede anche che si fa un bel respiro e ci si ricorda di essere umani e che qualcosa può anche andare a farsi fottere (tipo la baby sitter ;-))
un abbraccio grande.
se mai vieni anche tu nel cast di Lazzaretto Panzallaria.
Successone assicurato!
Ma che è, la settimana nazionale della mamma distrutta? un solidale abbraccio da un’altra mamma che si venderebbe un rene per un’ora di sonno.
Ti abbraccio forte forte.
Però dai hai IlMaritoIdeale…non è poco.
E i nonni tornano. Ce la farai!
momenti così ci sono e spesso… speriamo che trovi presto una nuova e capace baby sitter…comunque come sai anche tu xfortuna questi periodi passano…. certo che ti mancavano solo i nipoti e veramente come si dice hai fatto “scopa”.
Mi fai morire dalle risate!
un abbraccio
debbie
Io finisco ora di stirare e credevo di essere stanca prima di leggerti. Sei fin troppo brava a trovare il tempo anche di raccontarcelo: un abbraccio…
Cara,hai tutto il mio sostegno e la mia comprensione. Mal comune mezzo gaudio non ti consola? lo so, ma spero che la consapevolezza di non essere sola a riporre la spesa nelle occhiaie possa farti sentire empaticamente la vicinanza di noi mamme sull’orlo dello sfinimento.
@Emy: mmm per la giornata alle terme DEVO organizzarmi. Mi andrebbe bene anche l’ostello della gioventù al momento!!!!
@mammalellella: e me lo chiedi? È ovvio ^_^
Grazie a tutte….mi risolleverò. Come al solito. Ma sono davvero fuori fase…
Tieni duro e sorridi! Baci!!
Ti leggo, mi ritrovo.
Forza Bis… ce la possiamo fare!
non sei wonder woman! sei una mamma unama!! però dai..tutto migliorerà!!!
sei nell’animaaaaaaaaaaaaa!!!!!!
baciotti bis!!!
quando mi sento stanca, quando mi sembra di non farcela più… penso a tutte quelle mamme che, per i più svariati motivi, non possono più sentire i loro piccoli strillare, non hanno pannolini da cambiare, non hanno pile kilometriche di panni da lavare/stendere/asciugare. non saremmo noi senza i nostri nanetti! detto questo, è normalissimo avere dei momentacci così, posso solo darti tutta la mia comprensione e solidarietà! forza e coraggio cara!
Come ti dicevo su Fb: Sono tutta orecchie!
Purtroppo i cedimenti capitano, siamo umane, non possiamo reggere il mondo… solo farlo girare.
L’importante è accorgesene, cercare una valvola di sfogo… o solo fermarsi e urlare ” Non ce la faccio più” e poi correre a tranquillizzare i vicini prima che chiamino il telefono azzurro.
Visto che la nonna sta x tornare che ne dici di partire tu x una giornara alle terme?
Un abbraccio, tieni duro, dopo la pioggia spunta semore il sole 🙂
succede che sei umana!
e succede che capita anche a me, quindi ti capisco benissimo!
ps. domenica esce l’intervista, vero che compri Avvenire? 😉
baciuzzi