Incontri, mutazioni genetiche e grattate scaramantiche

P. è una signora. Di mezza età. Probabilmente geneticamente modificata.
Credo che, inizialmente, nella fase embrionale, fosse un uomo. Poi, nel corso della gravidanza gli saranno spariti gli attributi maschili. Nella sua vita di donna OGM, però, s’è fatta crescere le palle. Si sarà fatta il bidet con la Red Bull.
Mi ricordo di lei da quando avevo più o meno sei anni. O forse meno. Avete presente quelle personalità che rimangono impresse nella mente di un bambino come una Polaroid? Ecco!
Da allora, non è mai cambiata.
Ha quest’andatura mascolina. Da cowboy.
Cammina come un’amazzone con il cavallo incorporato ancora in mezzo alle gambe.
Come se il ginecologo le avesse lasciato il divaricatore applicato!
È sempre stata una tipa un po’ nature.
Che ne so, immaginatevi che fosse stata Eva! Probabilmente Adamo piuttosto che guardare sotto la foglia di fico, si sarebbe fatto un ornitorinco, dando vita a una serie di mutazioni genetiche che nemmeno Quark.
Insomma, c’ha i baffi come Yosemite Sam. Col risvolto.
Ma anche il capello. Lei, preferisce portarli in modalità pidocchio.
Le sopracciglia rigorosamente incolte e ben folte. Con inarcatura congenita.
Credo abbia qualche mania di persecuzione. Non una roba seria ma pensa, spesso, che il mondo sia incazzato con lei. A prescindere.
È fatalista. Non pessimista. Magari un po’. Magari in una vita precedente, era uno dei Maya che hanno previsto la fine del mondo.Quando attraversa la strada, la zebra sull’asfalto si gratta pesantemente.

L’altra sera, mentre io e lui stendevamo i panni, lei era appostata sotto al balcone.
“Buonasera.”
“Salve!”
“Eh… che romantici che siete.”
“…”
“Anche mio marito quando eravamo giovani mi aiutava sempre nelle faccende. Arrivavamo a casa insieme dopo aver lavorato entrambi e così ci dividevamo i compiti. Lui faceva qualcosa e io preparavo la cena. Bei tempi!”
“Ah si? Beh, quando si è in due a lavorare, è necessario dividersi i compiti. Perché altrimenti il ricovero ti aspetta dietro al palo della luce eh!”
“O la morte!!!”
Arrrgh!
“Si, mio marito è morto. Ora non mi aiuta più. L’ha ucciso lo stress! Prendetevi delle pause eh. Lo stress fa brutti scherzi!!”
Sbam. Persiana chiusa.
Lui, dall’altra sera, si sta ancora grattando.

Categories: My life
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Commenti

  1. rOBERTA (mammafotografa)
    rOBERTA (mammafotografa) 20 Settembre, 2011, 14:39

    Beh, ti credo poveretto! Io mi gratterei fino ad Halloween per sicurezza! Certo che una vicina così è veramente una rottura di palle! Non potevi fargli l’esempio che anche una tua prozia si è rifatta una vita dopo la morte del marito ed invece di stendere i panni con quello nuovo, ci faceva un sacco di altre cose??? No perchè di messaggi subliminali ne avresti mandati parecchi, eh??

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  2. bismama 2.0
    bismama 2.0 19 Settembre, 2011, 09:02

    @Alice: si, può essere. Ma anche grattarsi fa bene no? ^_^

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  3. Anonymous
    Anonymous 18 Settembre, 2011, 19:29

    magari voleva solo farvi un augurio del tipo “beati voi che siete ancora insieme, non fate gli errori che abbiamo fatto noi, prendete la vita con filosofia, state sereni” (sono ottimista per natura :)). lo ha solo detto in modo un po…. rozzo??

    Alice

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  4. veru
    veru 16 Settembre, 2011, 17:45

    Amo il trash e il pulp 😀

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  5. bismama 2.0
    bismama 2.0 16 Settembre, 2011, 17:15

    Ma proprio quella?? Ahahahah. Era meglio Yosemite Sam :DDD

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  6. veru
    veru 16 Settembre, 2011, 17:11

    Occhio che c’ha pure la rogna 😀

    [mi sto figurando l’immagine del divaricatore… ]

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