Mamma at work. Luoghi comuni VS meritocrazia
“Ma che bella bimba.”
“Grazie.”
“Ma tu cosa ci fai al lavoro con la mamma? Dovresti stare al nido. La mamma deve lavorare sai? Mica correre appresso a te!”
ESticazzi? Ti ho chiesto qualcosa? Mi paghi le ore lavorative che dedico alla nana? Partecipi al lavoro del commercialista che mi fa il 730?
Dimmi. Spiegami. Illuminami d’immenso!
“No. Lei preferisce stare qui. Io, poi, lavoro meglio in questo modo. Ho un occhio alla nana e uno al pc.
Nonostante ci sia la bimba, io ho sempre un atteggiamento professionale. È difficile, ma, finora, va a meraviglia!!!”
Mento spudoratamente. Sono a un passo dal cornicione del terzo piano, ma dare soddisfazione a uno sconosciuto scassamaroni mai! Piuttosto mi lancio nel pieno della notte senza farmi vedere da nessuno.
“Ah. E ora cosa fa distesa?”
“Ehm. Stiamo cercando di fare…di fare…”
“…un pisolino?”
“…si. Vorrebbe fare la ninna!”
No. Non ci posso credere. L’ho detto. Che stronza: ho detto NINNA!!!
Non uso mai questa parola. Dico sempre “Metto a dormire la nana”. Ok la chiamo nana ma non è ninna!
L’ho usata subito dopo aver detto di avere un atteggiamento professionale al lavoro. Che figura di merda.
Che giornata di merda!
Ecco. Questo accade.
Per potermi costruire un alone di professionalità e non essere etichettata come “quella che ha la nana con sè al lavoro e quindi non fa un cazzo e non ha la concentrazione”, devo lavorare il doppio. Anzi il triplo.
Perché se non lo sapevate una che diventa mamma ha un esodo neuronale di massa. Diventa una deficiente e il QI gli si abbassa ai minimi storici mai registrati. Questo è essere mamma per la gente che ti guarda dall’alto in basso. Questo è essere mamma lavoratrice a tempo pieno.
Cado su una frase e mi tocca ricominciare da zero. Noto quasi il ghigno di soddisfazione nel mio interlocutore.
Sembra che pensi: “Eccola là! T’ho sgamata. Sei pure tu una MamminaTiFaIlPaninoConLaNutella?”.
E invece no. Cazzo!
Perché nessuno capisce che lavorare con la nana che gira per l’ufficio è si una faticaccia ma non pregiudica per forza la qualità del mio lavoro? Perché essendo una mamma devo essere additata come inaffidabile perché “e ma sai e se la piccola s’ammala…”?
Se s’ammala sticazzi. Io so come. So quando. So perché. So cosa c’è da fare e mi porto anche il lavoro a casa quando ce n’è! E allora?
Le scadenze son quelle? Ok io le rispetto. Ma perché la gente da fuori – perché nell’ufficio fortunatamente no, tutti capiscono la mia posizione fin troppo bene! – ragiona divorando pregiudizi confezionati e messi lì nel banco frigo ad aspettare che qualcuno li tolga fuori?
E basta! A questo punto cominciamo a parlare del fatto che non ci sono più le mezze stagioni e lavoriamo di luoghi comuni ad libitum no?
Quando la meritocrazia sarà davvero un modus vivendi, allora, pioverà Ciobar!
Avete mai visto una pioggia di cioccolata? No? Appunto!
La gente non si sa fare i caxxi propri(scusa il linguaggio ma visto che anche tu non ti trattieni…)per le piccole cose(Tipo:Fagiolo che urla lungomare, io SO che ha sonno ma non vuole addormentarsi nel passeggino e cerca di convincermi a tornare a casa e a metterlo nel lettino, estranei che si accostano e pretendono di dirmi cos’ha che non va e cosa dovrei fare a riguardo…)figurati un argomento così succoso…che ira!! Hai tutta la mia simpatia!
Impossibile per me lavorare con i pupi intorno; fattibile alcune volte se ho del tempo per restare a casa, ma sempre davvero impensabile. Sarebbe meraviglioso se in questo paese i nidi aziendali fossero più diffusi e ci fosse la possibilità tra una riunione e l’altra di passare a trovare i bimbi, stare con loro o solo guardarli giocare.Ma se e mai succederà mi sa che sarò già nonna. Per il resto c’è sempre qualcuno che dice stupidaggini che ci feriscono perchè ci sentiamo in difetto per il 99.9% del nostro tempo, senza motivo ma è così. La sfida è quella di schivare quanto più possibile la stupidità diffusa e questo ti auguro.
@Francesca: grazie mille del consiglio ma, c’è un ma. C’ho provato. L’ho portata in via esplorativa. Appena l’ho appoggiata a terra mi si è ancorata alla gamba ululando come un licantropo alla luna. Ecco…non ce l’ho fatta a lasciarla. Sono una debole, lo so.
Poi ci sta il fatto che anche First l’ho mandato alla materna (sez. primavera) a due anni e poi baby sitter al pomeriggio. Mandare prima la nana mi sembrerebbe discriminare. SONO SCEMA. Me ne rendo conto. Ma è una cosa che proprio non riesco a superare…..argh!!!
Comunque lei qui si trova bene…perchè ci sono molte persone con cui “gioca” a turno; apre i cassetti e li svuota sul pavimento…e robe così. Più da esaurimento per me che per lei. ahahah
Comunque prometto di lavorare su di me e prendere in considerazione la ludoteca… (solo a dirlo mi viene l’orticaria!!)
Premesso che comunque i tuoi clienti dovrebbero farsi i fatti loro, mi chiedo: non è che tua figlia si divertirebbe di più ad andare al nido? Lo so che la mamma è la mamma, ma se devi lavorare magari la pupa si rompe pure le scatole a stare con i grandi e ad avere solo un pò della tua attenzione. Te lo dico perchè io sono libera professionista e lavoro da casa: fino a qualche mese fa riuscivo fare come te, poi quando mia figlia ha iniziato a camminare e ad essere “indipendente” mi sono resa conto che il tenerla con me era solo ed esclusivamente da egoista…ora va al nido (solo al mattino)ed è felicissima, davvero. Poi oh, non tutti i bimbi sono uguali: se tu mi dici che tua figlia non è molto “socievole” e si trova bene in un ambiente così, allora come non detto!
Francesca
Ps. complimenti per il blog, ti leggo sempre!
@elavantin: si esatto. E’ quello che dico io. Insomma sono stanca di dover dimostrare per forza più di prima solo perchè ho due bambini e perchè li ho con me al lavoro….
io l’avrei lasciato semplicemente…in una pozza di sangue…ahahaha…certa gente dovrebbe imoarare a farsi i cxxxi suoi….baci
Ma scusate, ma perchè dico PERCHE? non dovremmo reagire? Perchè dovremmo pensare “non ti curar di loro”? COL CAVOLO!! Perchè io devo dimostrare di riuscire a fare le cose lavorando il triplo di un’altra persona solo perchè ci sono dei pregiudizi? E starmene pure zitta?? Mi sono stufata (per non dire altro) che è “normale” che se c’è da rinunciare al lavoro deve essere la mamma, che dopo che hai un bimbo si dà per scontato che non potrai più rendere come prima, non è normale e non è giusto! E allora PARLO e discuto e mi arrabbio con queste facce di bronzo che ti fanno il sorrisino e ti dicono “complimenti” come se ti dicessero “eeeh che sfigata”…. E quello che piove non è Ciobar, anche se il colore è lo stesso!!
Si, Pamen, accade. Lo fanno apertamente e spesso. Questo mi urta i nervi. Sai cosa? Non posso neanche essere brusca e rispondere come vorrei perchè sono clienti e si sa, il cliente ha sempre ragione (o quasi).
So che durerà poco, finchè la nana non andrà a scuola materna ma che palle….
Va beh, fortunatamente ho voi che sopportate i miei sfoghi!
Grazie a tutte per i complimenti 😀
LAVORARE CON BELVETTA?!!?
Non ce la farei! Già vuole il mio pc…figuriamoci in ufficio. E poi da dipendente è impossibile…verrebbe l’orticaria a qualunque datore di lavoro.
Sei molto brava e fottitene di chi non capisce. W Baby Boom!
Ti ammiro davvero tanto.
Chissà che bello vedere crescere la propria piccola sotto i propri occhi tutto il giorno, ma chissà che fatica concentrarsi…sei davvero una grande!
se piove Ciobar chiamami…
un bacio
Ma davvero ti criticano?
Che non ti lodino, me lo aspetto (ma mi sa che nessuna di noi riceve manate di pat pat, ce le dobbiamo dare tra di noi…)
ma mi stupisce che ti critichino apertamente…
Io credo che la tua famiglia condivida le tue scelte: se è così credo che dovresti fregartene maggiormente degli altri: tanto ognuno ha la sua opinione su tutto: fare i figli, non farli, stare a casa, lavorare, allattare, fare un cesareo a’ la carte o sputare sangue per tentare un VBAC (ogni riferimento…)…Ma la vita è la TUA, e le conseguenze delle tue scelte pure…
Se sei inappuntabile dal punto di vista professionale
lascia che pensino quello che vogliono, no?
🙂 buona giornata!!
P.
è ora di iniziare a distribuire alle persone moleste padelle piene di caxxi loro!
Io lo dico sempre!
@Pamen: in realtà io me la prendo con me perchè lascio che i pregiudizi condizionino il mio comportamento e vorrei che così non fosse.
Il mio lavoro mi permette di avere la bambina appresso perchè ha molte sfaccettature e riesco a gestire le riunioni o nella pausa pranzo, e mando la nana dalla nonna, oppure quando tratto direttamente col pubblico affido la piccola alla babysitter. Non ho tempi “morti”. Diciamo che lavoro molto al pc e ho la casella mail sempre aperta. se arriva una mail di notifica, e posso farlo, rispondo. Se non posso, come negli ultimi due giorni, non lo faccio e amen. Non muoio mica.
Quello che francamente mi scoccia è che io – come molte altre mamme – non ho grandi alternative.
No maternità.
No part time.
Lavoro in orari pazzeschi a volte anche nei week end (quello scorso e quello a venire ne sono un esempio. e quando dico Lavoro non intendo che lo faccio da casa. Intendo “vado a lavoro”). Spesso, anche da casa la sera perchè quando sai di “dover guadagnare” lo stipendio è diverso. Non ho permessi per le malattie dei bambini e via dicendo…ho flessibilità da altri punti di vista. Non sputo nel mio piatto e non mi lamento. Mi da, però, moltissimo fastidio venire additata senza motivo solo perchè cerco di essere una brava mamma e, contemporaneamente, lavorare bene. anzicchè lodare un comportamento del genere vengo criticata sotto diversi punti di vista….
@mannalisa: la pubblicità della mellin con la mamma col nano in marsupio che fa le riunioni mi fa morire. Sembro io!
vorrei rispondere a @pamen se posso. io non credo che avre bambini al seguito possa compromettere la concentrazione e quindi il risultato sul lavoro. cade a fagiolo con il post di oggi quello che mi è successo poco fa. stavo preparando la cena per la nana, in ritardo, you tube a palla, fornelli, cellulare scarico attaccato alla presa… bene, mi chiamano dall’ufficio e risolvo un problema in situazione di panico.
capisco o credo di capire quelo che intendi con “poco professionale”. forse apparirebbe poco professionale se io mi mettessi a dare il latte durante una riunione di cantiere, ma lo è perchè nell’immaginario comune, stereotipato, la mamma è casa. fine. la mamma oggi, non primi 900, è anche questo… tetta, pc e telefonino. solo che ancora non ci abbiamo “fatto l’occhio”.
Senti ma…perché te la prendi così tanto?
Anche con te stessa per aver detto una cosa COSI’ sconveniente come ninna?
Se sei sicura della tua scelta, perché ti arrabbii?
Secondo me dipende molto dai lavori.
Insomma, diciamo la verità, tu andresti da una dentista che, trapano in mano, ha una nana avvinghiata alle ginocchia?
La maestra di musica dei miei figli ha una nana classe 2009, che porta sempre in aula. A me non dà fastidio, anche se non trovo professionale che alla bimba sia concesso arrivare e prendersi la tetta quando le pare.
So che molte mamme per questo sono sconvolte.
Non ci trovo nulla di male, solo che non è professionale, perché non è mai concentrata al 100% su quello che fa, e un occhio ce l’ha sempre per la figlia (ovviamente). E se tu paghi 15 euro ogni 45 minuti di lezione vorresti
che questi 45 minuti fossero dedicati a tuo figlio, non al suo.
Però il tuo caso è diverso, se, come credo, quando tratti con un cliente, hai chi ti può dare un occhio alla bambina.
Come tu faccia a concentrarti sul lavoro, sulla bambina e su una intensa vita web sociale per me è un mistero, ma immagino che il tuo lavoro ti lasci dei tempi morti, altrimenti non me lo spiego.
Lo so che ognuno cuoce nel suo brodo,
però quando ti fanno incazzare…prova a pensare
a tutte le mamme che vengono fatte sentire incapaci e maltrattate in ogni modo e i loro nani sono in qualche nido (a 600 € al mese), non lì.
Io sono una privilegiata perché autoimpiegata (ma in passato anche io ho mangiato la mia bella merda, per due gravidanze su due mi sono trovata trombata sul posto di lavoro. Ma anche la tua situazione, mi sembra, ti permette scelte precluse ai più…
Take it easy, lascia che dicano le loro cazzate.
Tu sai che vali, e glielo puoi dimostrare, no?
baci P.
quanto ti capisco! mai come in questi ultimi 3 gg il mio mostro a tre teste sputaveleno mi sta rendendo la vita un inferno! è vero che ho il pt, ma prima di tutto me l’ha dato l’azienda si sprecassero poco a fare frecciatine, seconda cosa in 5 ore faccio quello che altre non fanno in 8! e che cavolo! per un anno intero mi sono portata il lavoro a casa, sono andata in uff il sabato e la domenica, ho fatto mesi di straordinari non pagati…ma ora basta! tanto ti fanno sentire l’ultima ruota del carro cmq, inutile sbattersi! ma almeno non rompessero sul lavoro che faccio! hai ragione c’è chi crede che la maternità comporti uno spegnimento del cervello, quando la maggior parte dei cosiddetti dirigenti della mia azienda non sa dove cercarsi i neuroni neanche a pagarli oro!!!
scusa ma è un argomento che mi tocca molto, specie in questi giorni..e la prossima volta rispondigli che noi mamme siamo capaci di fare due cose contemporaneamente, non siamo mica limitate come loro!!!
@PaolaFrancy: il fatto è che la situazione non è semplice. Al pomeriggio c’è la babysitter ma tutta la mattina la nana è con me e al sabato (perchè io lavoro anche al sabato) c’è anche First.
Mi faccio in 4, a volte anche in 5, e sono a un passo dall’eplosione psicologica, però non mi va che me lo dicano gli altri. So io quando sarà il momento di mandare la nana al nido. Mai!
A settembre la iscrivo alla materna nella sez primavera….prima non se ne parla. Almeno finchè non sbrocco!
senti bis … la prossima volta rispondi davvero “esticazzi???”.
poi vedrai che si faranno i c…i loro veramente.
poi pero’ voglio un post 🙂
paola
Bismama, ma quale ufficio ti fa portare la bimba con te?
No perchè se per caso c’è un posto di lavoro da te, io mi prenoto.
Qui non posso portare neanche me stessa, a meno che non mi camuffi da persona responsabile.
(a prescindere da come lavoro, eh!)
Avresti dovuto rispondergli: “certochemifaccioilpaninoconlanutellaetigarberebbepureatestronzo!”. 😀
Però anch’io vorrei farti i complimenti. Io faccio fatica a stare in redazione da sola, figuriamoci con pupo in dotazione?!
hai tutta la mia ammirazione perchè riesci a lavorare con la tua bimba che ti gira intorno. il mio capo ha detto che per lui gli orari non sono un problema e che se voglio qualche volta posso anche lavorare da casa… ma io so bene che a casa con mio figlio non concluderei niente. prima di tutto vorrebbe guardare le canzoni su youtube e giocare a pet society tutto il tempo, fregandosene delle mie relazioni su word e dei miei fogli excell. e poi starebbe tutto il tempo a chiamarmi e cercarmi. detto questo, la gente dovrebbe imparare a farsi i cavoli propri. se non è un problema per i tuoi colleghi, se riesci ad organizzarti e a rispettare le scadenze… perchè no???
carissima, che nervo che mi tocchi.
sai che io e una mia collega abbiamo perso il titolo di studio durante il travaglio? ieri eravamo l’arch.xxx, oggi “la signora, quella che ha partorito.”
io non uccido perchè sono madre ma alle volte vorrei affondare le squadre nelle costole.
annalisa
Io invece ti faccio i miei complimenti.
Le poche volte che ho lavorato a casa alla fine non ho combinato nulla. Ci impiego il doppio del tempo a fare il lavoro, e gli errori si moltiplicano.
Decisamente non fa per me.
@ con il ♥ e le mani: beh diciamo che lavoro in proprio e ho a che fare con trasporti e commercio…e con tanta, tanta gente!
anche un’inguaribile ottimista come me pensa che dovremo ancora aspettare un bel po’ prima che il colonnello giuliacci preveda una pioggia a base di ciobar . purtroppo.
per lavoro ci sto sempre in mezzo a pregiudizi, stereotipi e luoghi comuni. non sai che rabbia mi viene, quindi ti capisco in pieno! sono troppo curiosa se ti chiedo di cosa ti occupi? una abbraccio pieno zeppo di comprensione e solidarietà! linda
io ti vorrei vedere con second per tutto l’ufficio. No davvero, non ho mai visto nani a lavoro. In ogni caso, mitica. E duro stargli dietro in casa, non oso pensare mentri lavori!!
@LuigiScerre: no, rimanendo in tema, proprio INCAZZATA. Non arrabbiatina. Diciamo le cose come stanno. LOL
Oddio Chiara. Empatia???
arrabbiatina eh ? prima che andasse all’asilo me lo sarei portato volentieri … ma di fargli fare + di 100 km al giorno non me ne va. E dire che l’avrebbero pure preso al nido aziendale !!!
grande bis!!!^_^
Sembra che ci siamo telefonate l’argomento del post… maremma quanto sono incaxata pure io 🙁
Ok…si è vero. Però oramai mi conoscete. Sono così…irruenta e imprevedibile…in tutto.
Quando mi toccano dei nervi scoperti mi infervoro come il krakatoa!
Che linguaggio “forbito” oggi Bismamy: si vede che t’hanno fatta arrabbiare…. 😛