Odi(av)o i Pokemon. Prima.

Odio i Pokemon. Anzi, li odiavo. Prima.
Ma facciamo un passo indietro.

Spesso faccio da tester a cose hi-tech molto molto carine. Ma ne parlo poco. devono proprio prendermi per la gola per costringermi a parlarne, soprattutto qui.
Ho una categoria tech creata apposta per segnalarvi quello che mi piace e quello che lancerei dalla finestra. Poi lì ci ho messo solo poca roba. Perché in realtà, finora, non c’è stato nulla che mi ha sedotta a tal punto da. E neanche nulla che realmente avrei lanciato sul bancone della casa di fronte.
Oggi invece scrivo di una cosa hi-tech. E dopo tutta questa premessa potete capire perché.

Qualche settimana fa ho ricevuto una Nintendo 3DS da provare con dentro Pokemon X.
Avevo una Nintendo DS comprata nel periodo in cui spopolava il Brain Training. Ci passavo le notti. E comunque mi succede ogni volta, con tutte le console e i nuovi giochi. Finché non li finisco non cedo.
E litigo anche con i bambini eh. Sono una brutta persona, lo so.

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Insomma ho provato Pokemon X e ci ho rifatto le notti.
Ho seguito gli altri videogame della saga e l’ho trovato estremamente migliorato e molto più alla portata dei bambini.
Facciamo il punto.
Pokemon X e Pokemon Y sono i due capitoli di sesta generazione che rivoluzionano la saga. La novità principale è l’uso del 3D.
Grafica di qualità migliore, gameplay innovato, nuovi personaggi e un comparto online davvero completo e intuitivo.
Un inizio diverso con animazione in 3D come test per la nuova grafica.

Un gioco coinvolgente, io e Francesco ce lo rubiamo a vicenda e spessissimo.
Divertente ma soprattutto più dinamico grazie al viaggio e al contorno che rendono più movimentato il gioco che risulta più snello e meno macchinoso. L’azione ringrazia.
E appunto: il movimento.

I pattini, avete presente i pattini? Consentono di eseguire delle figure particolari da apprendere durante il gioco e la bicicletta è talmente ben dettagliata che quando freni la vedi inchiodare sulla ruota anteriore. Una figata.
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Un’altra delle cose che mi sono piaciute un sacco c’è  la visuale “adattiva” che crea varietà nelle città, nelle grotte e nei boschi e soprattutto cambia a seconda dei luoghi in cui ci troviamo, permettendoci di esplorarli meglio.
Sembra di essere lì.

Un neo. Sì uno c’è. Il 3D.
O meglio, lo trovo poco adatto ai bambini, quantomeno se non supervisionati da un adulto. Anche se ci gioco io che so come e dove guardare, la vista si stanca molto presto e rischi un attacco d’aura da un momento all’altro. Escludendo il 3D, invece, il gioco ritorna perfetto. Pure troppo.

Devo ancora terminarlo. Se notate le occhiaie di dubbia provenienza, ora conoscete il perché.

 

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Categories: Recensioni, Tech
Tags: RECENSIONI
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Commenti

  1. Paola
    Paola 20 Novembre, 2013, 09:10

    ma te lo ricordi il periodo in cui Pickachu spopolava più di Hamtaro? Era una cosa pazzesca e io l’amavo, in controtendenza rispetto a tutte le mie amiche

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  2. Mary
    Mary 13 Novembre, 2013, 12:30

    Non sei la sola, consolati. Anche io litigo con i bambini soprattutto per la PSP ed è divertente

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