Orgoglio e Pregiudizio
“Ma poi l’hai trovata la babysitter?”
“Ehm si. Ha già fatto un quattroPERquattro.”
“Ha comprato un SUV?”
“Quattro giorni per quattro nani.”
“Un’amazzone!”
“Eh beh si! Un’avventuriera e pure temeraria! Certo ancora deve capire come farsi rispettare dai più grandi. Anche da Second per dire la verità, comunque sembra che “per ora”, vada. Perché me lo chiedi?”
“Ah no nulla. Ti ricordi Giocondo (nome di fantasia ovviamente)? Il marito di Ermengarda (come sopra)?”
“Ah si…faceva l’infermiere!”
“Si. Beh ha perso il posto. Ora viste le sue conoscenze in materia di pronto soccorso vorrebbe aprire un asilobarraludoteca. Solo che, per un anno, vorrebbe prima fare un pò di babysitting con bambini di età diverse per prenderci la mano.”
“Asilo? Ludoteca? Giocondo il babysitter dei miei nani? MaCcheSseiMatta?”
“Perché?”
“….ehm…..boh….non lo so perché…”
“Ma lui è un tipo paziente. Dolce. Affettuoso…”
“Uomo!”
“Embè? Ha anche conoscenze in materia di pronto soccorso antisoffocamento e rianimazione. Sai quanto staresti tranquilla?”
“Va bé. A parte che spero che non debba applicarle mai. A questo punto ai prossimi colloqui pretendo la laurea in medicina e stiamo apposto.”
“Se va beh. Comunque a te non serve. Ce l’hai già. Se conosci qualcuno, passaparola.”
Questa la conversazione tra me e la mia amica A.
Dopo m’è rimbalzata in testa, per tutto ieri.
Ho pensato al mio sconcerto totale di primo acchitto. Poi, riflettendoci ho detto – tra me e me: “Ma che c’è di strano?”.
Insomma, perchè mi fa talmente strano che un uomo possa fare il babysitter?
E’ anche questo un regalo preconfezionato dagli archetipi della società?
Guardiamoci attorno. I maestri alla materna sono rari come una Talpa Nuda Africana.
Ci han fatto anche il film con Schwarzenegger. Chi se lo ricorda? Lui, il maestro, portò lo sconcerto fra le mamme. Mamme americane, mica mamme del terzo mondo eh!
Alle elementari va un pò meglio. Qualcuno in più.
Sembra, però, che siamo le prime a “rifiutare” il connubio uomo-bambino.
Perché?
Vogliamo la parità. Vogliamo che gli uomini ci aiutino. Non appena lo fanno, però, ci sentiamo spodestate
dal ruolo di “DolceForno SfornaNani” e punte nell’orgoglio femmineo!
Ci ho pensato e rimango dell’idea che sarei meno tranquilla ad avere un babysitter maschio. Soprattutto se si trattasse di un diciannovenne, proprio l’età della BabysitterDeiNani.
Voi cosa ne pensate?
P.s. notate la nuova tag nata apposta apposta per queste riflessioni: Luoghi Comuni. Mica cotica.
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ESSERE MAMMA
@edoardo: grazie veramente mille per il tuo commento. Il mio post era volutamente “polemico”. Nel senso che mi sono domandata e (ovviamente messo in piazza i miei dubbi) il perchè della mia reazione.
Grazie, perchè come hai detto tu, i pregiudizi per essere scardinati, hanno bisogno di gente moivata!
Salve a tutte/i, sono un educatore maschio ed ho aperto un MIO ASILO NIDO da circa 4 anni! Credo sarò in grado di rispondere almeno ad alcune delle Vs perplessità con “cognitio causae”.
Senza nascondere che in primis ad avere dubbi et remore è stato il sottoscritto non appena ha deciso di dedicarsi ai bimbi ed al loro meraviglioso mondo… Debbo ammettere che lo scoglio, se così si vuol chiamare, sono state proprio mamme “intimorite” più dai miei peli sul petto piuttosto che dal mio modus operandi: in un solo concetto: esse partivano prevenute.
Ora però debbo dichiarare che dopo i primi inserimenti dove ci siamo scaldati (le mamme ed io!) il rapporto con i genitori è decisamente migliorato e stabilmente maturo; i benefici di un uomo al nido sono sulle migliori dispense di studiosi di Psicologia ed affini, e sinceramente non avrei ricevuto tutte le lodi che ho raccolto fin ora se ciò non avesse avuto un certo valore, ed io non fossi stato all’altezza.
Per decoro non entro nel merito di dicussioni tipo:” esistono solo mamme serie padri degeneri”, o peggio:” solo noi donne capiamo i figli” etc.etc. ritenendole mere questioni di lana caprina e non volendo offendere chi abbia fatto di tali concetti “pregni di filosofia” il proprio CREDO! (sarebbe come sparare sulla crocerossa!)
Siamo tutti ottimi oratori, ma quando si decide di agire controcorrente ridivientiamo tutti pecoroni, del tipo: “Oh cielo un uomo con mio figlio?! GIAMMAI!” e via discorrendo.
Non ho mai temuto il pregiudizio, semmai lo contestualizzo, lo analizzo, lo rendo mio e ne assimilo gli aspetti utili al suo scardinamento. Si, sono molto sicuro di me, ma quando si ha a che fare con un mondo tutto “rosa” e ti rendi conto di valere, e ti accorgi di essere in minoranza, tiri fuori unghie e denti per affermare le tue ragioni, sapendo che in fondo destabilizzeranno, si, ma sono gli altri a doversi reggere in precario equlibrio tra ignoranza e incapacità a cambiare le proprie posizioni.
Sembrerà uno sfogo e potrà avere il sapore della scialba rivalsa, ma ho letto post davvero assurdi per essere redatti da uomini/donne dotati di raziocinio nel 21° secolo!il mio non salterà all’occhio per imbecillità!
Detto questo, ammetto che: le supermamme esisteranno sempre; i dementi si moltoplicheranno, e gli uomini al nido scarseggeranno sempre…
Ma finchè c’è VITA c’è SPERANZA di cambiare le cose!!!
Edoardo. Roma
Ci sono elementi interessanti:
perchè affidare un bimbo ad una adolescente, seppure figlia di amici, o alla vicina di casa, che possono essere tanto buone quanto cattive come baby sitter?
io personalmente preferisco la struttura pubblica, come si diceva sopra, mi permette di sapere che vi è un intento educativo chiaro e persone che in qualche modo vengono valutate professionalemnte.
maschi e femmine, non conta.
ho lavorato con educatori maschi in ambito di minori e di disabili, ve ne erano di ottimi e molto attenti e altri no, ma questo valeva anche con le educatrici femmine….
mi chiedo quale paura faccia un maschio che si occupa di un neonato …
@bismama 2.0
Grz x il tuo sostegno!
Devo essere sincero: una cosa è un uomo baby sitter, una cosa è un uomo alla materna e una cosa è un uomo alla scuola primaria.
Il primo è un contesto privato, gli altri due contesti pubblici.
Anche io avrei una certa apprensione a lasciare mia figlia ad un uomo che non fosse ad esempio mio fratello o mio padre… anche in quel caso bisogna vedere che opinione avrei di mio fratello o mio padre.
Vale la regola dell’analizzare il caso specifico. Come tanti uomini bavosi, ci sono tante donne esaurite che attuano dei veri propri ricatti emotivi nei bambini o forme di violenza psicologica (nulla a che vedere con la pedofilia, ovvio, ma comunque talvolta devastanti).
Ri-cito mio post:
PS: diffidate dei “bravi/e ragazzi/e”, spesso il miglior indizio è la sincerità anche nei comportamenti… Buono il commento di prima, le persone è bene vederle all’azione: dimostrano se sanno trasferire veramente sul campo quello che sanno (una forma di intelligenza… ).
guardando la mia esperienza personale, posso dire che mio marito, modestamente parlando, sarebbe un’OTTIMO baby-sitter, non lo dico con ironia. Non chiedetemi come o perchè ma in tutti gli anni che lo conosco non ricordo un solo bambino con cui lui non sia entrato in sintonia da subito, anche prima di diventare padre. Però io ho l’incubo pedofilia sempre stampato in testa, per cui mi verrebbe A TORTO da pensare ogni volta che un maschio sceglie di fare questo lavoro lo fa per essere facilitato nelle sue perversioni…ma questa è una mia fissazione…..
supermamma mi sembra che esageri un po’… Invece, ottima analisi Mammabradipo (e Anonimo dopo), non ci avevo pensato ma probabilmente è una considerazione da fare, senza nulla togliere alle “tradizionali” maestre con tanta passione. Bismama, anche il mio babbo nonchè ora nonno ci ha salvato parecchie emergenze… fosse per lui ci starebbe anche tutto il giorno. I supernonni esistono e sono benedetti!
la mia teoria é:
una ragazza se non sa che lavoro fare va spesso a fare la maestra (sopratutto di asilo) perché é un lavoro da donne. un ragazzo se va a fare il maestro (sopratutto d’asilo) lo fa perché ha veramente piacere a lavorare con i bambini!
nella mia “carriera ” di mamma con bimbe a asilonido e asilo ho incontrato 2 maestri ( e in una sezione vicina un’altro) e TUTTI e 3 snon persone stupende, sensibili, corretti… forse meno precisi sulla gestione dei bavaglini grembiulini ecc… ma attentissimi ai bisgni dei bambini…
a differenza di certe maestre di asilo (non del nido.. li sono tutte carinissime) che sembrano voler far passare la settimana piu veloce possibile per arrivare a venerdi!!
beffy2
@AF: Ma cia. Innanzitutto benvenuto e grazie per la testimonianza maschile. E’ davvero importante.
Trovo che tu abbia ragione nel dire che, spesso, il modo di approcciarsi di chi ha figli sia diverso da quello di chi non ne ha. Non significa essere più o meno bravi, semplicemente significa avere più esperienza sul campo. Ti dirò: io spesso parlavo per preconcetti e frasi fatte mentre i miei nipoti crescevano e incontravano i problemi che ogni età pone. Ora, che ho due figli, il mio punto di vista è cambiato moltissimo. Eppure, si tratta sempre di bambini….
P.s. non credo che chi insegua i propri sogni sia uno sfigato. Anzi!!!
Penso che vivere con i “se c’avessi provato” nel cassetto sia molto più frustrante.
@supermamma
Non penso che lo scopo sia quello di “sostituirsi alla figura materna” ma esserne complementare in ambito lavoratico così come succede nella genitorialità.
Se un uomo si “trafestisse” (in senso metaforico) da donna… perderebbe la sua identità di uomo.
DEvo dirmi d’accordo per quanto riguarda il ragazzo 19enne. E’ innegabile la precocità femminile rispetto a quella dei maschi.
I ragazzi (ammesso che ci arrivino e non rientrino nella caegoria degli eterni adolescenti) “mettono la testa a posto” più tardi. Tuttavia ci possono essere ragazze di dubbio comportamento che, cme detto prima, svolgono lavori nell’infanzia per puro ripiego senza saperci fare.
Altro spunto di riflessione: avete mai notato se ci sono differenze fra baby sitter / educatrice o maestra donna che hanno avuto figli rispetto quelle che non l’hanno avuto?
Io ritengo che ci sia (così come anche negli uomini) nel modo di approcciarsi ai bimbi, nel capire le loro fasi di crescita, i loro comportamenti etc. Non che chi non ha avuto figli sia meno bravo!!! ATTENZIONE… forse è solo che quando hai un figlio cambi e ci metti meno tempo, rispetto a quello che ci metteresti per capire alcune cose. Forse mi sbaglio, ma è un mio parere personale.
PS: diffidate dei “bravi ragazzi”, spesso il miglior indizio è la sincerità anche nei comportamenti… Buono il commento di prima, le persone è bene vederle all’azione: dimostrano se sanno trasferire veramente sul campo quello che sanno (una forma di intelligenza… ).
Scusate l’interruzione donne!
Ale
Ciao, io sono un UOMO di 33 anni (ehm.. passatemi la presunzioen di dire ancora… ragazzo…)…
Supportato da mia moglie e dopo la nascita di mia figlia, tre anni fa… mi sono iscritto all’università per diventare MAESTRO ALLE ELEMENTARI!!!
Ho un lavoro fisso, ho già un laurea eppure qualcosa mi ha spito a cercare di coronare il VERO sogno della mia vita: fare l’insegnante e sentirmi davvero utile per qualcuno.
Nella ditta dove lavoro mi sento un numero, tutto va bene, ma le cose, si sa, cambiano e potrebbero lasciarti a casa da un momento all’altro…
Voglio fare l’insegnante perchè sento di poter donare qualcosa ai miei futuri studentelli… e spero di riuscirci, di trasmettere qualcosa di positivo a qualcuno nonostante questo mondo ti remi contro.
Al lavoro mi vedono come un matto e mi remano contro… sarà forse perchè sono un povero UOMO – SFIGATO – CHE vuole fare il MAESTRO??? “Ma non avrà mica qualcosa che non va…?”
GENTE: I PREGIUDIZI CI SONO ANCORA NEL
2010… pure da noi!
Grazie per i vostri commenti, è incoraggiante vedere gente a posto ogni tanto in giro!
Ale
No va be! Qui è fantascienza!!!!
I nonni dei nani sono affettuosi. Ci giocano, ma da qui a dire che li terrebbero per più di 5 minuti no!!!!
fortunata te!!!
ieri sera cena fuori con il dottor Ross, grazie al nonno che ha preso le gambe ed è venuto a casa nostra per tenere sotto controllo la situazione mentre noi eravamo fuori. tutto perfetto, Superbaby ha dormito tranquillo. comunque, penso che sì, sia un problema di luoghi comuni. anche se nella fascia d’età dei 19, 20 anni, riesco a pensare solo ad unA babysitter.
hai ragione credo che anch’io sarei meno fiduciosa verso un uomo soprattutto un ragazzo crediamo di avere solo noi l’istinto materno e comunque è un fatto che siamo noi che ci occupiamo dei figli e quindi abbiamo più esperienza in questo campo e in più l’infermiera con ce l’ha l’esperienza vuole farsela con i tuoi figli decisamente no! e poi perchè ha perso il lavoro?
Questa riflessione, nata anche un pò per scherzo, ha generato molti spunti. Soprattutto quello di MammaBradipo è interessantissimo!!!
Grazie a tutte. Ora che (forse) dovrò ricominciare la ricerca perchè le esigenze son cambiate, terrò conto dei vostri consigli!
Io sono dell’idea che se un uomo decide di fare questo mestiere è proprio per passione dato che aleggia comunque il pregiudizio che sia un lavoro da femmine, al contrario molte ragazze lo possono fare anche per ripiego…quindi paradossalmente credo che ci sia più dedizione ed impegno da parte di un uomo in questo caso! Mia figlia al nido per un periodo ha avuto un educatore, ne era letteralmente innamorata! e conosco altri 2 ragazzi che fanno i maestri d’asilo, uno addirittura è specializzato come maestro di sostegno: bravissimi entrambi! da parte mia quindi IL BABYSITTER avrebbe tutta la mia approvazione! 🙂
E’ anche questo un regalo preconfezionato dagli archetipi della società? SI
io non mi fiderei di nessuno al di sotto dei 25 anni, meglio se 30.
uomo o donna non mi farebbe differenza, guarderei più altre cose(ad esempio se lo/la conosco, se ne ho sentito ben parlare, se mi piace come si rapporta col nano, …)
è vero, a volte è solo questione di pregiudizi.
io a palermo in prima elementare avevo il maestro, forse lo temavamo un pochino, di certo lo rispettavamo tutti, ma ripensandoci ora era bravissimo!
peccato che ora ci siano pochi maestri…
ps. cmq credo che un baby sitter uomo sia tanto cool 😉
noi alla scuola dell’infanzia abbiamo il maestro uomo, io lo adoro, è bravissimo! ci mette un impegno pazienza e dedizione che non sempre trovo nelle insegnanti donne, però non so se un babysitter lo vedrei allo stesso modo, se lo conoscessi da prima e non fosse un ragazzino però sì sì e sì!!!
(Continua da prima, scusate ho cancellato un pezzo prima di postare) e dicevo, tra le persone che hanno cercato di sopportare il mio piccolo mostro indubbiamente gli uomini sono stati i più pazienti e soprattutto più sinceramente coinvolti nel giocare e seguire il piccolo. Come se non fosse solo un lavoro, ma proprio una passione. E questo, unito al fatto che sembrano possedere più sangue freddo in caso di emergenza, a me dà più affidamento. Magari sono stata solo fortunata…
Il baby sitter ufficiale dei miei Bubini è il Nonnoprof. E davvero non potevo capitare meglio. Se tutti i baby sitter maschi fossero come lui non ci sarebbe più mercato per le donne.
Indubbiamente avrei più pregiudizi se fosse un uomo sconosciuto piuttosto che una donna. Ma non lo esludo a priori. Piuttosto, non arrivo a dover valutare il sesso del/della babysitter perchè la mia diffidenza mi ferma molto prima: non lascio mio figlio con nessuno/a che non conosca bene o che qualche altra mamma non mi abbia consigliato… 😉
Lo scorso anno al nido di Tigre c’è stato un sostituto maschio per qualche giorno. Confesso che li per li son rimasta stupita però poi ho pensato che fosse cosa buona per i piccoli avere anche una figura di riferimento maschile che sempre ‘ste donne! Ed in effetti anche i bimbi gradivano 🙂
Io per il mio Pietro ho un babysitter maschio! E’ molto solare e Pietro si trova benissimo con lui. Ogni volta che lo dico la gente mi guarda scioccata….
July
Anche io ho avuto un maestro alle elementari e lo adoravo!
Non avrei pregiudizi con Belvetta infatti la lascio molto volentieri a mio suocero (cosa che fa inorridire sua moglie e DaddyBear).
Un diciannovenne no, certo, perchè i 19 di un ragazzo sono i 13 di una ragazza e si sa, ma un adulto, serio, referenziato che piaccia a Belvetta perchè no? Non è che le baby sitter femmine non abbiano “un passato” (e pure un presente e un futruro a essere precisi!).
ti dirò, io il pregiudizio ce l’ho alcontrario. nel senso che d’istinto mi fiderei di più di un maschio (se infermiere o medico, poi, ancora meglio).
non so, mi danno sicurezza, mi sembrano capaci di intervenire meglio anche in caso di emergenza. mio figlio lo lascerei sempre e solo ai mie amici maschi!
poi, chiaramente, dipende da persona a persona.
una volta avevo mamma in ospedale e avevo bisogno che qualcuno prendesse i mostri da scuola. un mio amico aveva perso il lavoro e si è offerto volontario. io avevo un po’ lavorato con lui ed era l’idolo dei bambini, faceva le imitazioni di paperino ed era dolcissimo. ma poi mi è venuto in mente quando mi aveva raccontato le sue avventure sessuali con la sua ex. mmmhmmm. bè, ero veramente indecisa. per fortuna mia mamma s’è ripresa.
Io ho avuto una babysitter di 32 anni a cui mancava un esame per laurearsi in psicologia infantile:in un raptus neanch’io so di cosa ha tirato il secchiello delle lego in testa a Scienziatino (aveva 7 anni ma lo ricorda ancora),lasciandogli un bernoccolo sulla fronte.Da allora niente piu’ baby-sitter
io l’ho avuto il maestro maschio alle elementari. Era fantastico. A volte lo sento ancora (pure se le elementari le ho finite quasi trent’anni fa!!!)
sul fattore maschio, anch’io ho dei dubbi. ma sono selettivi: tipo, a mio papà lascio volentieri Superbaby, che ha addirittura un ‘tato’, il nostro amico Jack, con cui gioca volentierissimo e che si sta applicando ad imparare anche il cambio dei pannolini. a dir la verità mi piacerebbe anche un insegnante maschio alle elementari. ma la babysitter, ecco, no. niente maschi, non mi torna proprio. sono vittima del luogo comune.
@elevantin: beh anche IlMaritoIdeale e NonnoC. sono molto attenti. Ma io parlo proprio di chi farebbe il babysitter per lavoro. Cioè, tu, assolderesti un babysitter (estraneo) allo stesso modo se fosse donna? Senza pregiudizi?
In modo del tutto generale, penso: non importa età o sesso, importa vederli “all’opera”. A me danno molto affidamento gli uomini, forse perchè mio padre e mio marito sono sicuramente pazienti e premurosi e “attenti” quanto me e mia mamma. Saremo atipici noi. Il mio dubbio maggiore resterebbe, nel caso sull’età: …DICIANNOVE anni, mamma mia… questo sì che mi perplime!