Questioni genitoriali
La situazione nani mi sfugge di mano. E questa è una certezza.
È un periodo in cui sono sotto pressione che nemmeno fossi in una pentola della Lagostina.
I nani mi osservano, mettono alla prova la resistenza del mio sistema nervoso e poi sghignazzano di fronte alla resa. La mia!
Ci sono stati momenti, registrati dai sismografi, in cui ho pensato di dare forfait e far vincere la partita a tavolino agli avversari.
First è il solito bambino tranquillo di sempre, quando però viene punto dall’ape regina Second, diventa incomprensibilmente isterico pure lui. Si contagiano come fossimo nella Milano pestilenziale ai tempi dei Promessi Sposi. Lei è un’untrice di irritabilità e a lui, vengono delle pseudo crisi di gelosia post datate.
Piange oggi perché la scorsa settimana ho chiamato la nana “Amore!”.
Piange oggi perché ieri ho abbracciato una volta in più la nana rispetto a lui.
Piange oggi perché ieri l’altro non l’ho preso in braccio aprendo l’autostrada del mio disco lombare all’ernia!
Robe del genere.
Capirete che lo sbrocco mi alita sul collo e a volte si appiccica dietro l’orecchio come un insetto fastidiosissimo.
Devo tenere una Moleskine con appunti su quante volte abbraccio uno e l’altro. La mia vita è un grafico a crocette, vivo in una battaglia navale infantile.
A questo, si aggiunge una Second più ribelle che mai e che sembra si stia allenando nella specialità olimpica della Paradiso (se metto il nome completo mi arrivano qui, tramite google, orde di pervertiti in preda all’ arrapescion moment): lo svenimento a comando.
O tu le obbedisci oppure si lancia, di faccia, sul pavimento. Rimane un po’ così, come svenuta e nel frattempo trattiene il respiro – perché andare in apnea è una cosa che sarebbe bene tutti imparassimo a fare #imparalarteemettiladaparte – quando ritorna in superficie, lo fa urlando come un’aquila alle prese coi crampi ulcerosi. Attiva per 3/4 secondi il silenziatore, ti guarda con lo sguardo alla John Wayne e mette le mani alle tasche cercando le pistole. Nel frattempo parte la musichetta tipica delle sparatorie western e le scintille fra sguardi.
Se continuo a ignorarla, parte con le testate. Devo dire che ha il buongusto di prediligere gli spigoli: se deve farsi del male, che almeno lo faccia per bene. Se nei paraggi non ci sono spigoli velocemente raggiungibili, allora ripiega sul pavimento. La testata è una costante irrinunciabile.
Ho provato a sgridarla, a ignorarla, a far finta di darle una pacca sul pannolino, a distrarla e a parlarle pacatamente. Niente.
Si spegne solo ed esclusivamente, se e quando ottiene quello che vuole. Mai prima.
Il problema serio è che queste scene si verificano sempre in momenti e luoghi imprecisati ma sempre affollati. Al ristorante, al supermercato, nel negozio di giocattoli piuttosto che in farmacia.
IlMaritoIdeale l’altro giorno mi ha detto: “Sei sicura che alla materna dove abbiamo iscritto la nana non esista il Diritto di Recesso? Secondo me ce la espellono dopo il primo giorno!”
Così, per dire.
Fino a poco tempo fa ero una che se assisteva a una cosa del genere, pensava nell’ordine “Oddio, poveri genitori” prima “…eh ma è colpa loro che non hanno polso” dopo.
Ora, invece, lo so. Non è colpa dei genitori. Non sempre almeno.
Insomma, io ho cresciuto un altro nano, non sono alle prime armi. Lui è un bambino educato e per nulla capriccioso. Gli stessi metodi sono stati usati per crescere la scimmia selvatica che risponde al nome di Second. Dove e cosa ho sbagliato?
Ora, davvero, mi viene quasi il panico a uscire con lei. Io a ‘ste cose non ci sono abituata e mi viene la sindrome del nervo antipatico. Avete presente la moglie del tizio nel film “Le comiche”? Quella a cui venivano trecentoventisette tic? Ecco mi sento così.
In più è un periodo felice ma stressante, pieno di incombenze, scadenze e todolist lunghe quanto papiri egiziani.
Quando si verificano queste situazioni e non riesco a venirne fuori se non accontentandola, giuro, mi sento un fallimento totale.
Anche l’era mesozoica era un periodo! il medioevo era un periodo! il problema e’ proprio il fatto che, per definizione un “periodo” e’ un lasso di tempo variabile!
Noi, qua, siamo soggetti a variabilita’ da quasi 2anni! Sob
Coraggio, coraggio!
Son periodi…
Bis, argomento interessantissimo.
Quando dici che la colpa non sempre è dei genitori, dici una cosa sacrosanta. Ho due gemelle, una calma, pacata, tranquilla. L’altra una peste, irrequieta, dispettosa e testarda. Ad una basta un rimprovero per ottenere ciò che voglio, l’altra mi sfida in continuazione. A volte non so che fare, mi sento una mamma fallita. Ti capisco! Ora siamo nella fase “mamma ti sputo in faccia, sui pavimenti sui divani e sui cuscini, sui vetri e tappeti se non mi dai ciò che voglio” ed io più la ignoro e più lo fa, più la rimprovero e più lo fa, più la sculaccio e più lo fa. Che fare? Noncelapossofareneancheio.
Pat pat solidale.
@Francesca: ecco diciamo che a me madre natura m’ha preso per culo la prima volta ;-))
A me la scimmia selvatica e’ capitata per prima, il che mette anche a repentaglio la possibilita’ che abbia fratellini/sorelline…io li vorrei pure, ma ci dev’essere una parte del mio cervello che e’ troppo spaventata da quello che fa il mio pargolo quando lo porto in giro! Diciamo solo che oggi, mentre rinnovavo il permesso per il parcheggio, lui ha risposto al telefono di un impiegato del posto, e i tedeschi non sono molto contenti di queste intrusioni!e se non facciamo come dice lui si/ci picchia, quindi……COME TI CAPISCO!!!!!
cara ci siamo capiatae tutte noi bimamme! Il mio First è un angeloSecond se avremmo potuto forse l’avremmo rimandato indietro 😉 hai provato a fare i capricci anche tu? a me a volte funziona facciamo a chi urla di più così almeno ti sfoghi e non ti viene l’ulcera
Oddio l’adolescenza… io pensavo di abbandonarla in autostrada legata ad un paletto oppure mandarla in irlanda in un collegio 🙂
Lo so che è difficile, ma l’unica è resistere, resistere e resistere. Ascoltare tutti e fare di testa propria.
@caia: gli spasmi affettivi,un incubo, li avevo rimossi.
A presto
Io queste le chiamo “prove di forza” ovvero “fammi un po’ vedere fino a che punto posso arrivare?”.
E’ una delle fasi che attraversano i bambini (non tutti ma alcuni si). E’ capitato anche a me di vedere certe scene al supermercato e arricciare il naso per poi ritrovarmi a trascinare il nano fuori dal negozio/parchetto/casa. Per fortuna e’ durata poco (anche se a me e’ sembrato un’eternita’).
Comunque la “tecnica” che adottiamo (tutt’ora) e’ quella di tendare di distrarlo con altro e mai rifiutare un abbraccio anche se l’ha combinata grossa.
Per il resto: spero che il tuo libro mi arrivi oggi dato che risulta “spedito”:)
Mia cara Bis, anche io ero talebana prima: sto ragazzetto che fa casino è proprio lo specchio dei genitori! Invece non è sempre così, e ci sono millemila casi. So per certo che non aggiungerò niente a quello che già sai ma la tua principale forza dovrebbe essere la pazienza; quando serve intervenire perchè ci sono problemi di sicurezza (houston abbiamo un problema!) io direi di spiazzarla: certo magari non tirare delle bombe a mano, ma cantare o proporre una cosa alternativa che a lei piaccia molto, o ridere, o raccontare una storia, insomma dovresti trovare tu la chiave. Certo che se cedi e lei ottiene quello che vuole, alla fine non fa bene a nessuno. Tieni botta!!!
Bianca non scusarti per la prolissità, anzi grazie!
I francesismi nel mio blog li uso spesso io, figurati 😉
Per il resto, che dirti, a volte gli esperti e le tate, mi fanno quell’effetto ma altre volte, ascolto e valuto più pareri!
In questa situazione non so cosa sia il meglio! Io spesso la lascio “sfogare” facendola piangere, quando si tratta di capricci. Se si tratta semplicemente di coccole la accontento.
Però è difficile
A volte, penso che quando avrò i problemi che danno gli adolescenti rimpiangerò queste scenate…
Ciao, scusami ma il tuo post mi ha fatto ridere. E’ che è una femmina, no? Il melodramma, l’isteria e la tragedia si coltivano fin da nane, un allenamento inconsapevole alle grandi scenate che farà in età adulta. Battute a parte, la mia, che adesso ha sei anni, era così e mi ha fatto fare delle figure di emme che non ti dico, io facevo finta di niente e dicevo che non era mia figlia… e poi mi ripetevo come un mantra passerà, passerà è solo una fase. E’ passata, poi sono arrivate le altre fasi. Però mi ricordo con nostalgia quel periodo, quando cercano di dimostrare in modo plateale la loro autonomia e la loro personalità, sono meravilgiosi anche se ti portano sull’orlo della follia.
Pardon per la logorrea!
ps: ti sconsiglio vivamente tata lucia, gli esperti dei forum et similari. A mio modesto avviso amplificano in modo esponenziale il senso di inadeguatezza e generano ulteriori sensi di colpa.
Anzi fanculo a tata lucia
(si possono usare francesismi nel tuo blog?)
quelli sono spasmi affettivi
momo ne soffre in maniera piu’ o meno manifesta da quando e’ nato.
alleggerire, ignorare, minimizzare e’ l’unico sistema.
poi bisogna capire anche quale sia il capriccio. se e’ per essere preso in braccio ok, se vuole la luna, e’ giusto che sfoghi la frustrazione del rifiuto.
Caia anche io provo spesso a ignorare. Solo che quando diventa blu, devo intervenire!!
hahah
come ti capisco…
io credo non ci sia soluzione e neanche un errore da parte tua.
lei e’ cosi e basta.
devi solo continuare a tenere duro e non cedere, altrimenti degenera. e poi a un certo punto, improvvisamente, cambiera’. e tu vedendo quelle scene fatte da altri ritornerai a pensare che la colpa e’ dei genitori.
io ormai mi gioco la carte dell’ignorare. quando son caprici, lo ignoro. e infatti a un certo punto la sua richiesta dal capriccio diventa l’abbraccio o la coccola e ritorniamo felici e contenti.
la cosa mi interessa alquanto, quindi tengo d’occhio i commenti!
Quindi il segreto sarebbe accontentarli?
Ecco però dovrebbe esserci una soluzione, una via di mezzo, un pulsante cazzo!!!!
Uff
sai capisco come ti senti..
oggi mio figlio ha avuto un momento di isteria.. ma non a casa.. AI GIARDINI!!!!! giuro non sapevo che fare.. a casa lavrei messo sul tappeto e lasciato piangere.. ma li…….. non mi sembrva il caso
Io ho solo una First che come il tuo First non ha mai, FINORA (sento i vetri che già tremano… oddeoo cosa ho scritto!!), dicevo non ha mai FINORA piantato delle scenate simili, con svenimenti annessi e testate al muro! Mi ritengo beata e fortunata, FINORA, ma so che se avrò mai un Second, per quella che è la più famosa legge del Mondo, quella del Contrapasso Dantesco, sarà uguale uguale alla tua Second, mi ci gioco il marito :-)))
Quindi, mi segno a fuoco questo link sul braccio e ripasserò tra qualche anno a leggere i saggi consigli che, spero, le altre mamme ti stanno scrivendo!!!
bacio Bis!
Manu
..Forse è proprio il caso di non sputare! 🙂
Il mio nano è ancora piccolo ma già tremoooO!
Prima di avere Giada guardavo in cagnesco “certi genitori” e sai coe si dice? Nun spuntà ncielo che nfaccia te torna (non sputare in cielo che in faccia ritorna):saggezza popolare
La mia mini befana ha più o meno l’età della tua, è praticamente ingovernabile; le uniche cose che la calmano sono: i cracker, andare a lavarsi le mani, andare sul vasino (spesso per niente), guardare il calendario con le foto sue e di suo fratello, dirle che usciamo in macchina… Quando decide di piantare la grana si butta a terra e diventa un corpo solo col pavimento, inutile cercare di scollarla. Avevamo appena finito coi terrible two del fratello (festeggiati con morsi e pianti strazianti) e ota siamo sotto con lei. Voglio una vacanza.
Hai provato a leggere qualche articolo di MammaImperfetta, nella categoria L’esperto risponde?? 🙂
@Sara: spiegami sta cosa del contatto. Cioè dovrei offrirmi al posto dello spigolo immolando il mio naso? Ho già subito un intervento di rinoplastica, farei giusto a meno di un secondo! ^_^ No davvero.
Cioè intendi che se vuole stare in braccio devo prenderla? Ah per quello c’ho due…anzi un bicipite gajardissimo!
Per il resto…lei non vuole il contatto, vuole comandare.
cara bis,Samu e Second sono complementari.
Lui i 5 minuti di isteria se li fa venire solo in casa.
Come direbbe Tata Lucia (di cui vorrei vedere come son venuti su i figli,se li ha) è un gioco di potere.
Ignora,ignora,ignora,ignora,ignora.
A parte Tata Lucia,me l’ha detto anche la peddy l’altro giorno aggiungendo
1) evitare che si spacchi la testa
2)se cerca il contatto dobbiamo darglielo
3) sopportare,sopportare,sopportare che passa
..mentre leggevo avevo il sorriso sulle labbra….poi ho pensato…tra un’ora vado a casa!!!:@
e se trovo la stessa situazione!!?!!!
Che bella fotografia di momenti che non torneranno più..e da vittima dei terrible twos ti dico che non li dimenticherai mai !! Caspita, devo fare pure io un passaggio in libreria…….
No no aspetta. Io non è che non esco. Evito di uscire nanomunita quando posso!
Mal comune, mezzo gaudio!
E pensa che, qui in Libano, se non accontenti immediatamente il bimbo piangente, ti lanciano certe occhiataccia dispregiative che ti fanno sentire una fallita-crudele-pazza, in un secondo. Qualche volta vado in crisi anch’io e penso di non uscire mai più. Fortuna che rinsavisco presto e vado dritta per la mia strada.
Bacio di solidarietà :*
Anche per “esaurimento nervoso 2: la vendetta!!”
Che dire … ce n’è già in abbondanza per il primo capitolo di “Mamma non si nasce 2” :))) PS devo ancora trovare il tempo di passare in libreria !!!