Il sapore degli appunti: non pensavo lo avrei mai detto
L’estate è sempre stato per me il periodo più produttivo. Appuntavo idee nuove e centimetri e centimetri di parole una dietro l’altra.
Quest’anno, invece, mi manca scrivere. Mi manca scrivere appunti. Tanto.
Ho anche condiviso sui social il fatto di avere una specie di vuoto di memoria: ho scritto così tanto che non so più dove ho scritto cosa.
Eppure mi manca scrivere, sì.
Il fatto è che da un po’, ho sostituito i millemila taccuini che mi portavo appresso, con delle app sullo smartphone.
Pensavo di risparmiare tempo e di riuscire a cogliere sempre l’attimo.
Pensavo che usando Evernote, per esempio, avrei recuperato subito gli appunti copiandoli e incollandoli senza doverli trascrivere.
Ma mi manca un passaggio.
Quello in cui i pensieri fluiscono nell’inchiostro della penna che li ferma sulla carta bianca.
Emozioni e idee che scivolano dalla testa al braccio e diventano parole.
Mi capitava di svegliarmi in piena notte, prendere la Moleskine che avevo sul comodino e scrivere. Scrivere tanto. Per poi dover trascrivere quelle frasi messe lì alla rinfusa costretta a fare un lavoro di editing e di scrematura anche di sensazioni. E partorire altre idee e nuove formule.
Un processo lungo ma indispensabile.
Così mi ritrovo a tornare sui miei passi. A tenere le app solo come salvagente ma a riempire di nuovo la borsa di taccuini, quaderni e penne colorate. A ritrovare l‘emozione di appuntare, fare mappe mentali, di innervosirmi quando non capisco la mia stessa calligrafia che viene fuori dalla paura frettolosa di perdere un’idea.
Mi ritrovo a scrivere. Di nuovo con la penna in mano.
E mi sento di nuovo ispirata e serena. Non solo di nome.
E non pensavo lo avrei mai detto.
non ho mai smesso di scrivere sulla carta… penso che andrei in astinenza 🙂
Io ho fatto il tuo stesso percorso e, come te, assaporo di nuovo i miei appunti scritti a mano.
Se pure gli effetti su di me siano diversi devo dire che anche io ultimamente vivo un ritorno alla carta. Non farei MAI a meno di Evernote per gli appunti perchè amo il fatto di poterli scremare con una semplice ricerca, poterli organizzare, taggare, raccogliere spunti con una foto e tutto quello che sappiamo di bello, però mi sono resa conto che le cose più durature, i ricordi, hanno bisogno della carta e niente potrebbe sostituirla. Forse è perchè è tutto più personale o forse è che io alla carta mi ci affeziono, alla sua trama, alle fibre, alle imperfezioni e non è così facile disfarsene come si fa con un click, o forse è che con certe “malattie” ci si nasce e non se ne andranno mai via 🙂