Acquario di Cattolica: il parco edutaiment per i bambini

ACQUARIO DI CATTOLICA - UNA GIORNATA FRA I PESCI
L’Acquario di Cattolica è uno dei posti da vedere almeno una volta nella vita, una di quelle mete che non potete non visitare se siete in vacanza sulla riviera romagnola con la vostra famiglia. Quando poi, complici le condizioni meteorologiche, non si può andare in spiaggia a fare il bagno, si va comunque al mare ma a guardare i pesci e tutte le tantissime specie di animali presenti in questo posto meraviglioso.
Noi ci siamo stati in quattro e le facce estasiate dei miei figli mentre guardavano i pesci e tutti gli altri animali mi ha fatto capire che, sì, avevamo proprio fatto la scelta giusta.
A rimanere a bocca aperta, a dirla tutta, non sono stati solo loro… anche io e Lui siamo tornati un po’ bambini guardando i pinguini e abbiamo fatto i deficienti con le riproduzioni a grandezza naturale degli squali.
È per questo che ho deciso che, se non ci siete ancora stati, voglio convincervi a visitare questo parco edutainment perché, fidatevi, è un’esperienza coinvolgente dal punto di vista emotivo e anche formante da quello didattico. Una vera full immersion (eh lo so, lo so, sognavo di dire da tempo full immersion parlando di un acquario!) nel regno animale.

Sul sito ufficiale trovate tutte le info istituzionali ma, chiaramente qui vi racconto quello che ho provato io, i commenti di Francesco e Swami e le poche frasi di senso compiuto pronunciate da Lui tra gli infiniti “Wow” e “ma è fantastico” (Lui ama la fauna ittica).

Acquario di Cattolica: quattro percorsi colorati, quattro tipologie di esperienze emozionali diverse

Prima di entrare è stato deciso, all’unanimità di lasciare il percorso blu per ultimo. Ovviamente, essendo l’attrazione principale, volevamo tenerla come ciliegina sulla torta. Così abbiamo cominciato dal percorso Viola, quello che ritenevamo il più noioso, e invece…

Percorso Viola: ma che davvero?

Lo avevamo sottovalutato. Ma ora vi racconto.
Il percorso viola è in realtà una mostra dal titolo “Squali: predatori perfetti”. Per quanto la ritenessimo interessante, noi eravamo lì perché volevamo vedere i pesci. Quelli vivi. E non delle riproduzioni a grandezza naturale.
Ci sbagliavamo.
La mostra non solo era interessante ma era anche emozionante e divertente; io e i bambini abbiamo infilato la testa nella bocca di uno squalo bianco, per esempio.
Più di 30 rappresentazioni da toccare con mano, dal più grande, lo squalo bianco, fino al più piccolo, lo squalo pigmeo. Tra questi lo squalo toro, lo squalo zebra e altri che non avevo mai né visto né sentito nominare neanche per sbaglio nei vari documentari visti in tv.
Il modo in cui era costruito il percorso consentiva di guardare non solo le riproduzioni dei predatorima anche la loro anatomia. Ho potuto osservare da vicino un pezzo di fegato di squalo e altri organi (veri!).
In più, anche tutte le tradizioni popolari e le curiosità legate al mondo degli squali, come la preziosità della zuppa di pinne di squalo che costa come un diamante di De Beers.
In uno dei corridoi erano esposti anche vari denti di diverse specie di squalo. Insomma, io che il giorno prima avevo guardato Open Water 3 – Cage Dive avevo quelle botte d’ansia che non potete capire.
Qui, quello che abbiamo visto. Perdonate la qualità delle foto ma l’ambiente era piuttosto buio ed era vietato l’uso del flash.

Acquario di Cattolica percorso viola

Acquario di Cattolica percorso viola

Acquario di Cattolica percorso viola

Acquario di Cattolica percorso viola

Acquario di Cattolica percorso viola 5

Acquario di Cattolica percorso viola 5

Acquario di Cattolica percorso viola

Percorso Giallo: ah ma quindi quelle cose lunghe sono le lontre? E da che parte si guardano?

Acquario di Cattolica percorso giallo 2

Il percorso giallo dell’Acquario di Cattolica me lo aspettavo diverso. Avevo aspettative molto particolari in realtà, perché non avevo mai visto dal vivo una lontra o un caimano.

Vedere il caimano è stata un’esperienza surreale: sembravo una deficiente che, mentre gli altri visitatori scattavano foto a raffica, cercava di capire se il caimano fosse vero o fosse una riproduzione immersa nell’acqua.
Guardavo prima a fior d’acqua e poi sottacqua, a momenti alterni. In loop.
Lui, il caimano, se ne stava lì, immobile, probabilmente a prendermi, neanche troppo velatamente, per i fondelli.

Acquario di Cattolica percorso giallo

Acquario di Cattolica percorso giallo

Assodato che si trattasse di esemplare vivo e vegeto di caimano, siamo passati alle lontre.
I cartelli le dipingevano come animali molto aggressivi mentre io me le immaginavo della stessa pasta dei coniglietti nani: morbide e polpettose.
Probabilmente avevamo ragione entrambi. Erano polpettose soprattutto nella posizione in cui dormivano (tutte!) e sarebbero diventate aggressive se qualcuno le avesse svegliate. Esattamente come succede a me.

Abbiamo aspettato circa 10 minuti, il tempo di vedere un mini documentario dedicato a questi simpatici animaletti ma alla fine non siamo riusciti a vederle sveglie.

Percorso Verde: oddio oddio oddio che schifo, non lo posso guardare! Ok solo un’altra sbirciatina…

Tra tutti i percorsi dell’Acquario di Cattolica, quello verde è stato senza alcun dubbio il più divertente.
Nel percorso verde, infatti, si possono osservare camaleontiraneinsetti, serpenti e alcuni animali esotici.
Alcune teche, come quella contenente le blatte, facevano davvero schifo e ribrezzo, ma erano allo stesso tempo così affascinanti da attrarre lo sguardo come una calamita. Per un attimo mi sono sentita una protagonista delle prove di coraggio di Ciao Darwin.

Acquario di Cattolica percorso verde

Acquario di Cattolica percorso verde

Acquario di Cattolica percorso verde

Acquario di Cattolica percorso verde Acquario di Cattolica percorso verde

Acquario di Cattolica percorso verde

Acquario di Cattolica percorso verde

Acquario di Cattolica percorso verde

Acquario di Cattolica percorso verde

L’enorme iguana è stata quella che ci è piaciuta di più in assoluto. Si metteva anche in posa per le foto. Mitica veramente!

Ma anche i camaleonti, le tartarughe, le mini rane gialle e quelle blu, piccole come il tappo di una penna Bic.

Percorso Blu: [bocca a saracinesca e occhi a cuoricino]

In ultimo il percorso blu: squali e una enormità di specie di pesci impossibile da ricordare. Ma anche tante nozioni sparse qua e là in finestrelle apribili per attirare l’attenzione dei più piccoli che imparavano tanto sul mare e sui suoi abitanti.

Acquario di Cattolica percorso blu

Acquario di Cattolica percorso blu

Acquario di Cattolica percorso blu

Acquario di Cattolica percorso blu

Acquario di Cattolica percorso blu

Acquario di Cattolica percorso blu

Acquario di Cattolica percorso blu

Acquario di Cattolica percorso blu

Acquario di Cattolica percorso blu

Acquario di Cattolica percorso blu

Acquario di Cattolica percorso blu

Per esempio lo sapevate che il 97% del globo è coperto d’acqua e che di questo 97% solo il 2% è d’acqua dolce? Lo immaginavo ma non in queste percentuali. E dopo aver saputo questo, guardare il mare inquinato dal basso, la prospettiva dei pesci, ha avuto senza dubbio un sapore ancora più amaro.

Acquario di Cattolica percorso blu

Acquario di Cattolica percorso blu

Acquario di Cattolica percorso blu

Acquario di Cattolica percorso blu

Infine abbiamo anche infilato la mano in un foro oscuro che rappresentava lo stomaco di uno squalo per scoprire quanta di questa spazzatura viene ingoiata dai pesci.Il percorso blu è suddiviso in tre tranche: il mar mediterraneo, la zona dell’Africa e i Mari Tropicali e la sola visita al percorso blu dura circa un’ora e mezza. Se considerate che impiegate circa due ore e mezzo (senza particolare affollamento) a visitare tutti i percorsi, è tutto dire.

Acquario di Cattolica: qualche consiglio

Noi abbiamo approfittato dell’offerta combinata Costaparchi: due biglietti vi costano molto meno se acquistati insieme che uno per volta (abbiamo scelto Acquario di Cattolica e Italia in Miniatura).
I biglietti non hanno una data – ma hanno una scadenza di lì a 12 mesi se non sbaglio – ma vi consentono di arrivare direttamente all’ingresso e saltare la coda.
Sebbene esista un ristorantino che prepara sia un menu mare che i menu kids, l’esterno è pieno di tavoli da picnic e mangiare con le anatre che fanno da sfondo è sicuramente più caratteristico. Quindi, il pranzo al sacco, è più che consigliato.

Per info più dettagliate e più tecniche – ovviamente – fate riferimento al sito ufficiale dell’Acquario di Cattolica.

Categories: Viaggi
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