Attacchi di panico
Non so se avete presente. Ah si? Ok.
Allora non devo stare qui a spiegarvi la sensazione dello stomaco che si arrotola su se stesso come se nuotasse in una vasca piena di limonata e subito dopo la sensazione che abbiate ingoiato mille formiche e che adesso stiano vagando senza meta risalendo su per l’esofago. Niente respiro, solo cagotto.
Ecco, non ho l’influenza, ma una paura che sfocia nell’impotenza. La totale consapevolezza di non poter cambiare le cose e ritrovarti da Yamamay (senza sapere come ci sei arrivata) di fronte a una sconosciuta che riflette sul dilemma “attizza di più la coulotte o il tanga” a parlarle di come ti senti. Delle formiche affogate nella limonata, delle notti insonni in compagnia del Maalox, del potere della caffeina e di Morandi, Tozzi e Ruggeri che continuano a ripeterti nelle orecchie Si può dare di più per tutto il giorno da mesi.
Tutto questo per dirvi che oggi, con soli 4 giorni di ritardo
(faccio progressi), ho consegnato le ultime pagine del mio libro (che ancora a pronunciarlo mi vergogno come non mai).
Di solito, quando ho lavorato a progetti importanti, arrivata a questo punto, arrivata a capire che “ok, potevo farcela”, facevo marcia indietro e tutto il lavoro fatto fino a quel momento se ne andava a puttane.
Questa volta, fosse stato per me, avrei fatto uguale.
Arrivata a oggi mi sarei fatta avvolgere da un’aura dorata di beata inconcludenza e me ne sarei tornata dov’ero. Felice e senza sogni infranti ma ancora belli lucenti.
Penserete che sono scema. No, non sono scema, di più.
Il problema è che spesso tendo a pensare “vediamo se ce la faccio”. Quando arrivo quasi in cima, poi, la paura di confrontarmi con me stessa e di poter guardare in faccia un fallimento vince.
Ora, però, devo affrontare il momento e contrastare la paura, che tradotto vuol dire che non ho potuto nuotare nell’autocommiserazione grazie a un contratto al quale dovevo tener fede.
Non è che abbia scelto una prova facile per iniziare. Inizio col botto, ma da qualche parte dovevo pure cominciare!
Dopo la consegna pensavo seriamente di scrollarmi di dosso quei pacchetti premium di ansia che mi hanno fornito alla firma del contratto. Non è stato così.
Stasera IlMaritoIdeale, rientrando, mi ha trovata seduta in mezzo allo studio con una roba tipo quaranta libri aperti sul pavimento. Non era assolutamente un invito alla FamoloStrano ma lottavo contro un complesso di inferiorità che voleva a tutti i costi avere la meglio. Non so se alla fine io abbia vinto, so solo che contrariamente al mio alterego (maledetto!) che continuava a ripetermi di chiedere alla mia editor altre 24 ore e riscriverlo in una notte, ho dovuto consegnare.
Ovviamente, sono convintissima che avrei potuto fare di meglio e che anche voi me lo farete notare alla seconda pagina. Ma ormai il danno è fatto.
Alea Iacta Est diceva qualcuno…
Adesso, però, seriamente ditemelo, sono attacchi di panico? No perchè, diamo un nome a sta cosa e leviamoci il pensiero.
Adesso, vado a mettere a posto le bozze e a impacchettare un faldone di autocritica che è fermo all’ingresso di casa.
Argh!
io sono nuova e non conosco le cose di cui tutte parlano, ma il tuo blog mi sembra interessante per quanto riguarda la tua esperienza di mamma anche se all’età di 33 anni quasi, non ho ancora figli..per scelta direi.. Comunque da stasera ti seguo 🙂 Ho visto il tuo commento sul mio blog.Mi farebbe piacere se passassi ancora da me 🙂 ciao ciao,Kiki
troppo carino il tuo blog…mi aggiungo subito ai tuoi sostenitori così imparo a fare la mamma…e magari metto in progetto il secondo! Se ti fa piacere aggiungo anche il tuo banner sulla mia pagina…molto carino!
ma dai non farti ste paranoie, che sono assolutamente normali, ^_^ sei una grande e non vedo l’ora di leggerloooo!!!!^^
Grazie ragazze…
mi conosco, nel tempo ho imparato a farlo e so che questo momento passerà lasciando spazio a altre sensazioni!!
Baci
Penso che se io fossi al tuo posto avrei già dato di matto. Probabilmente è più che normale che tu ti senta così, è una dura prova ma credo che sarai capacissima di affrontarla. E poi non vedo l’ora di avere il tuo libro sul mio comodino, ho già fatto spazio.
Baci
Elena
Stai tranquilla….insomma io credo che sia tutto normale e di attacchi di panico non me ne intendo ma penso che proverei la stessa cosa.
io comunque ti penso molto e ti faccio sempre in bocca al lupo. andrà tutto bene. stai tranquilla…..respira…un abbraccio
Ehm, spiacente ma, con cognizione di causa, vista la mia esperienza, mi sento in dovere di confermare la tesi: SI. Trattasi di Attacchi di Panico. Sai qual’è la cosa buffa? Io ci sono stata in analisi per due anni, e la frase che più di ogni altra mi ha aiutata a riemergere è stata questa (detta dall’analista): “il fatto è che tu hai paura di farcela. Hai paura che poi non puoi più commiserarti e ti tocca ammettere che ce l’hai fatta”. Ecco. Visto? Siamo uguali… 😉
Non mi sembra un attacco di panico, ma un momento di confronto con la realta bellissima che ti spaventa.
Ancora in bocca al lupo!
è decisamente normale come ti senti, considerando il bellissimo e grande passo che hai fatto! e comunque andrà alla grandissima! 😉
@Monica: ah…ma sai che non suona come un complimento?? E neanche come una rassicurazione… Oddio!!
cara bis, non potrà essere peggiore di un libro di moccia!
secondo me solo noi donne abbiamo questo brutto vizio di tagliarci le gambe da sole! sono contenta che il tuo editore abbia creduto in te sono sicura che il tuo libro sarà un successo 🙂
bravisssima!!! e complimenti !!! sarà un successo!!
eh, sì, bis…mi sa che ti è venuta la cagarella….!!!
e beh? che cavolo vuoi??? scrivi un libro e vuoi andare avanti tranquilla come se niente fosse?
dai, dai…che questi sono solo i primi momenti.
poi sarà tutto molto più facile.
un bacio paola
@Lamammaèsemprelamamma: ahaha Io tifo Bis è meglio di un ansiolitico!!!
Io la chiamerei ” Ansia da prestazione”…ma sono sicura che non ne hai motivo..E’ normale sentirsi così anche perchè, CAVOLI, non è mica roba da tutti i giorni trovarsi a consegnare un libro scritto da te….per quel che mi riguarda sono felice tu non abbia chiesto altre 24 ore, prima lo consegni, prima esce e prima lo compro!!! IO TIFO BIS!!!!!!!!!!!!!!!
@Anto: speriamo che non caghi! 😉
@sfollicolatamente: eh…appena lo decido ve lo dico eh! 😀
@bussola: stay tuned 😉
@Ondaluna: si, parlo di me. Della mia esperienza e dei miei pensieri. Spesso un pò anticonvenzionali…
@ZiaAtena: ahahah come “cresimasanta”…ahahah
@francesca: perchè non trovano una cura??? LOL
@Mia: maddai? Che libro hai pubblicato?? Dai dai dicci!! :DDDD
@PAMEN: con questa frase “Ci sono molte persone che ti apprezzano
e compreranno il tuo libro, e non ti diranno che fa schifo anche se fosse così (ma così non sarà)…
” mi hai messa KO. Sappilo.
Cioè lo sapevo già che è così ed è proprio questo che temo. Se qualcuno lo trova una cagata vorrei saperlo!
@cowdogo: ah i lunghi bagni profumati. Si…si!!!
@Lucia Lubucc: infatti so già che dopo, nei mesi a venire, non me ne starò ferma. Sono troppo scema….
Ma come farei senza di voi??
No ditemelo eh?? Come farei???
Grazie per ogni singola parola. So che il cagotto in questo momento è più che normale e come dice @Pamen alla fine non ho nulla da perdere. So che non si tratta di attacchi di panico ma ne volevo la conferma ufficiale.
Soprattutto ciò che mi è piaciuto di questa esperienza è che ho avuto modo di riflettere e versare tutti i miei pensieri su carta, un pò come Joyce con il suo Ulisse. Una cosa che mi mette a nudo davanti a tantissime (spero) persone…che un pò mi spaventa, ma alla fine so che sono sempre stata una persona che o odi o ami. Niente vie di mezzo. Anche questa volta, sarà così.
E dopo che sarà finita l’ansia da elaborazione inizierà quella da risultati, e poi vorrai confrontarti con altro, e poi ancora…Mi sembra di capire, in fondo è semplicemente la molla che ci mantiene sempre meravigliosamente attive! In bocca al lupo!
concordo, si chiama cagarella.
e mi ha preso ogni volta che ho fatto un esame, soprattutto gli ultimi fatti di corsa e con mille altre cose per la testa.
e poi vabbe’: le tesi. il segreto e’ non rileggere piu’ quello che si e’ scritto. il problema e’ (e adesso ti faccio cagare sotto io) che il tuo libro non lo leggeranno solo quattro professori nerd, ma una popolazione piu’ vasta e piu’ varia. che forse e’ anche meglio: nel mucchio SICURAMENTE a qualcuno piacera’ piu’ che a te 😉
in bocca ai lupi!
e adesso: lunghi bagni profumati e maschere al cetriolo.
PS gli attacchi di panico sono un’altra cosa, ben piu’ brutta, piu’ triste, piu’ destruente.
Carissima, si chiama ansia da prestazione, è umanamente comprensibile….a me non frega più di tanto perchè so che sarà un SUCCESSONE !!!!!
La cosa bella è che, da esordiente, non hai nulla
da perdere.
Non diventerai la rivelazione dell’anno?
Non vincerai il campiello? Non arriverai al supermercato?
La tua vita andrà avanti lo stesso.
Già il fatto di aver consegnato è un traguardo di cui essere fieri.
Ci sono molte persone che ti apprezzano
e compreranno il tuo libro, e non ti diranno che fa schifo anche se fosse così (ma così non sarà)…
Relax e take it easy…
tanto se qualcosa può essere migliorato ora ci penserà la editor…
Ora è il momento di pensare a come VENDERLO, e di pregustarsi tutto il divertimento che ne verrà dopo, e tutta la vita mondana, le presentazioni, le trasferte…
Bis!Congratulazioni!
Ci credo che ti senti così! Ma è una cosa meravigliosa e un gran traguardo!!!!
Poi un editore che cerca te e non il contrario è da urlo!
Io ho fatto la pallina da flipper con un sacco di case editrici e alla fine mi sono autopubblicata…non è proprio la stessa cosa….
Mi raccomando dimmi dive trovo il libro perchè lo vogliooooooooooooooooooooo!!!
Ancora complimenti!
Mia.
Attacchi di panico no, di paura si…e in quello che hai scritto mi ci rivedo fino all’ultima virgola, il provare a vedere se ci si riesce e poi all’apice lasciar perdere…oddio soffro dello stesso male! Ma da lettrice posso rassicurarti su una cosa:il lavoro che ahi fatto e’ un buon lavoro, ottimo, ne sono sicura!!!
Credo che si possano definire attacchi di “INCREDIBILITà”…perchè ti sembra incredibilmente incredibile che tu ce la possa fare ma alla fine INCREDIBILMENTE ce la fai…
Insomma…per me sei ultracredibilissima altrochè…io sto aspettando ‘sto libro come una “cresimasanta”!
Non ti piacerà, troverai mille errori…eppure sarà il tuo libro e ne sarai fierissima! Ne sono sicura!
Forza e coraggio BIIIIIIIIIIS… che dopo questo ti chiederemo anche un Bis-Libro!!!!!
mi dispiace per te, ma sono attacchi di assoluta normalità… e testimoniano maggiormente la tua grandezza: perchè pur essendo una donna normale sei riuscita in un’impresa tanto grande…
… io avrei reagito nello stesso identico modo, con l’aggravante che faccio sempre tutto all’ultimo momento…
… come si dice? comunque vada sarà un successo… ed è vero, non è tanto per dire. Invece di concentrarti sul perchè e per come non dovrebbe andare bene, concentrati sul fatto che hai fatto una cosa grandissima!!!
:))
aspetto i dettagli!
Beh, mia cara, quando si pubblica un libro non è che prendi quello che hai scritto così com’è e lo metti dentro a delle pagine patinate. qualcuno supervisiona per te. E “se non erro” stai scrivendo un libro su un’esperienza personale, e nelle esperienze personali, o nei modi di esprimerle, non c’è “giusto o sbagliato”.
C’è semmai piace-non piace, ma di quello è pina la vita, e fa parte del gioco (non è mica questo che temi, giusto?)
quindi respira, e vai serena.
Sei al traguardo.
o ca**o…. ma è meraviglioso….. facci sapere poi subito i dettagli che corro in libreria a comprarlo
Mi spiace deluderti ma no, non sono attacchi di panico.
Con quelli ti trovi bloccata in auto in mezzo alla strada incapace dei premere l’accelleratore perchè sicuramente se lo fai uccidi qualcuno e poi tanto la connessione testa-piede è a zero. E poi non respiri. Che non è roba da poco.
Mi sa che quello che capita a te è un terrificante attacco di “farsela sotto”. Che non è che è simpatico nè! Ma almeno ti passerà la prima volta che leggeremo il libro e ti diremo che è SPLENDIDO (lo so, vado sulla fiducia ma conosco il mio pollo!).
Sono momenti indimenticabili, come partorire credo (non che io sappia cosa significhi veramente) – e’ un parto della mente, o almeno questo e’ quello che ho provato io quando ho consegnato la tesi di dottorato. Ma come si intitola il libro?? Non vedo l’ora di leggerlo!!
Questo commento è stato eliminato dall’autore.
sono convinta che andrà alla grande…in culo alla balena!Anto
a casa mia si chiama “cagarella” (ops… si poteva dire?!) ed è quella sensazione che ti prende quando fai un passo un po’ oltre al tuo limite… quel miscuglio di emozioni che ti accompagna quando inizi una nuova avventura, in bocca al lupissimo!
p.s. se tu fossi tranquilla ci sarebbe qualcosa che non va… così mi sembra più che normale 😉
Credo che sia più che normale dovresti preoccuparti se non fosse stato così! d’altronde è la senzazione che si sente ad ogni forte prova d’esame!
in bocca al lupo e crepi il lupo ovviamente!
baci