Di commesse e shopping on line
Pensavo: dopo più di un anno durante il quale vi inondo di tweet sullo shopping on line, vi siete mai domandati perché spingere carrelli nei corridoi virtuali degli shop on line sia il mio sport preferito? Una delle cose che mi da grasse soddisfazioni?
Capisco che non sia una delle preoccupazioni principali della vostra vita nè tantomeno la domanda che uno si pone prima di addormentarsi, però, ecco, io un giorno me lo sono domandato.
Diciamo che a voler trovare una spiegazione credibile e verosimile al fatto che sono una shopper on line addict e odio fare shopping dal vivo, si potrebbe parlare della mancanza di tempo.
Ho orari impossibili, il lavoro mi ruba tempo, quando esco i negozi son già chiusi e bla bla bla.
Il fatto vero è, invece, che da anni conduco una specie di crociata personale contro una razza crudelissima:
la commessa.
Adesso, non so voi ma io con le commesse ho sviluppato negli anni un particolare rapporto fatto di invidia e odio.
Invidia perché lavorano nel mondo della moda e hanno a disposizione tutte le ultime novità in campo di moda e estetica. Odio, perchè le odio a prescindere.
Che poi, la mia crociata non è proprio contro tutto il genere delle commesse in toto ma ce ne sono due in particolare che farei estinguere con un meteorite termoatomico: le commesse nei negozi d’abbigliamento e quelle delle profumerie.
Forse son sfigata io e le becco sempre nei giorni in cui stanno aspettando il ciclo e hanno bisogno di esternare la stronzaggine per non implodere. Comunque si ripete sempre la stessa scena.
Io entro nel negozio. Mi guardo in giro per capire quanti minuti ho prima che arrivi Lei. Troppo tardi. Incrocio il suo sguardo ma soprattutto il suo sopracciglio inarcato col quale vorrebbe dirmi: “No spiegami: e tu vorresti indossare cose comprate qui? Ah!”
Lei si avvicina e nelle mie orecchie parte in sottofondo la musica de Lo Squalo!!
Ta na na na na na na na na na (un pò di immaginazione eh!!!).
È lì, di fronte a me e mi guarda. Sperare che il faretto che pende sopra la sua testa si stacchi e le spenga quel sorriso da simil paresi che ha sulla faccia è inutile.
“Buonasera, come posso esserle utile?” tradotto “Ah bella, vedi d’annattene che qua non c’è trippa per gatti”.
“Ehm si, guardi do un’occhiata in giro, se magari ho bisogno la chiamo” tradotto “Ah bella vedi un pò te d’annattene o ti ruoto a 90° il sopracciglio normale. Senza photoshop.”
Lei fa finta di assecondarmi con un altro sorriso di quelli in stile “belli senz’anima” ma alla fine rimane lì. Impassibile. Vicino a me e mi sfiata sul collo ad ogni capo che prendo dallo scaffale. Sbuffa e non fa nulla per nasconderlo.
Sfiata come Furia cavallo del west e alla maglia marrone sui pants neri non regge e sbotta:
“Cerca qualcosa in particolare? Se ha già qualche idea può chiedermi qualcosa e io le creo gli abbinamenti adatti” tradotto “Stronza non si abbina il marrone col nero!!”.
“Ah si, magari. Sarebbe gentile!” tradotto “Chi cazzo ti ha detto che se compro questi pantaloni neri e questa maglia marrone li indosserò insieme?”.
In questo preciso istante, ogni volta che accetto l’aiuto della commessa, ho firmato in automatico la mia condanna a uscire dal negozio incazzata e senza vestiti che mi piacciono.
“Allora, vediamo un po’, cosa sarà lei? Una 46?” mentre lo dice arriccia il naso e picchietta col dito le labbra a canotto color Hellokitty tradotto “Lo so che sei appena una 42 ma quella bella e strafiga sono io. Tu taci e stottomettiti!”
“46? Ma se a volte la 42 mi va larga!” tradotto “Vuoi la guerra? Pur di non dartela vinta trattengo il respiro, mi faccio venire un infarto, ma entro in una 38!”
Insomma alla fine, quella che doveva essere una rilassante seduta di shopping, diventa una guerra fredda dove sono consentiti anche i colpi bassi.
Alla fine la mia autostima cerca di trascinarmi in tribunale urlando a pieni polmoni.
Due alternative: fare shopping nel negozio dove fa la commessa una mia cara amica… e quindi ayeah! Oppure scegliere negozi senza commesse. La terza alternativa, la più comoda, rilassante e gajarda è lo shopping on line.
Niente sopraccigli inarcati, nessun paragone con l’omino Michelin e, soprattutto, nessun torcicollo legato ai soffi sul collo. Anzi, da Zara.com se compro la S mi sta anche bella larga. Se mi iniettassero il siero del buonumore non farebbe lo stesso effetto, ve lo assicuro.
E niente, poi c’è l’altra categoria. Le commesse delle profumerie.
Ora ditemelo: avete mai visto una commessa di Douglas o anche di profumerie più “in”, essere fisicamente lontana dal prototipo Barbie Luce di stelle?
Io no!
Non solo ti fanno credere che se compri le loro creme, quel determinato fondotinta (che di solito è quello che costa di più. Che caso eh?), il mascara allungante che ti fa anche il boccolo sexy alle ciglia diventi una Barbie pure tu, ma lo fanno con una naturalezza e un cinismo che se esci senza una scazzottata ti santificano.
Io adoro le profumerie ma quando le commesse cominciano a prendere confidenza con te e si lasciano andare a consigli non richiesti, mi scazzo ecco.
“Mmm questo fondotinta meglio evitarlo. Invecchia la pelle!” la mia pelle ha visto solo un Giubileo. Uno!
È paragonabile a un petalo di tulipano. Più o meno. Utilizzando larghe vedute e molta interpretazione. Però non invecchia. Certo, se mi dai un fondotinta Pupa che va bene per le quindicenni che devono coprire l’acne non so se incazzarmi o sentirmi lusingata. Ma visto che sai quanti anni ho, mi incazzo! Ayeah!
“La scelta dei profumi è molto personale, il profumo risveglia memorie inconsce.”
“Se!”
“Ecco. Io non sceglierei quello che ha in mano. Potrebbe fare l’effetto feromone. Sa quella bufala che vendono su ebay”
“Se!”
“Nella peggiore delle ipotesi, invece, fa l’effetto della passeggiatrice rumena.”
“Se!”
“Che facciamo, vuole sentire un’altra fragranza?”
“No!”
Queste cose, con lo shopping on line non succedono. Ricevi sempre delle mail lusinghiere. In alcuni siti vi proporranno di diventare azionisti di maggioranza per ringraziarvi della vostra “partecipazione” nel bilancio del brand.
E poi, della sensazione di ricevere il pacco per posta facendo finta di non sapere cosa c’è dentro, ne vogliamo parlare?
Lo shopping è una cosa rilassante, è un antidepressivo. Una terapia contro i mali della nostra società.
E’ una Master Terapy (dal nome della famosa carta di credito), ed è meglio se si fa in gruppo.
Ci si difende meglio dalle commesse.
Se siete da sole: mouse in una mano, trovate un’amica su skype, elenco di siti di vendite private nell’altra mano e via, verso l’infinito e oltre!
A voi come piace fare shopping?
Nella prossima puntata lo shopping con lui: trucchi e strategie.
Il problema è che io odio comprare vestiti senza provarli, poi mi stanno sempre larghi 🙁
Non è che potremmo cominciare la conferenza qui e ci fai un elenco di siti testati dai quali acquistare? Dicci dicci
cappotto dalla sedia.ma frequentiamo gli stessi negozi?dimmelo che vivi in zona,e ti offro al volo un litro di caffè.poi,belle cariche andiamo da douglas insieme!
preferisco vedere,toccare annusare,provare,ma devo essere dell’umore giustissimo,o mi incupisco/incazzo/dò di matto/sfanculizzo la commessa-barbie del caso.
se sono presa bene bene bene(non accade dalla taglia 40 di metà 2008…)sono così carina che poi mi ripresento al negozio coi caffè per le commesse.ma appunto non accade dal 2008
Non so perchè non mi convince proprio…a me piace guardare,toccare,indossare…una soddisfazione che non si può sostituire ;D
Un abbraccio e a presto
beh… ancora non ci riesco. non per tutto almeno.
mi piace ancora provare le cose, sentirle…
vabbò sono un caso disperato.
‘notte
Cavolo, ma c’hai sfiga! Tutte te le hai beccate le commesse rompiBIP! Seriamente, a me non è quasi mai capitato di trovare commesse rottura, sinceramente. Di solito un sorriso, un”Do’ solo un’occhiata” e loro sorridono e mi lasciano in pace. E concordo con Marlene, il piacere di passeggiare con mille buste, di provarti ottomila cose e farti giudicare dalle amiche, dal vivo e non, truccarsi a scrocco coi tester, non ha prezzo!
On-line, e se poi addosso non ti fa lo stesso effetto che credevi, anche se la taglia è perfetta? Mi sa che ho bisogno del corso in videoconferenza pure io, LOL!^^
Ciao
complimenti per il tuo blog!
Volelo invitarti a visitare un nuovo blog nato come laboratorio ludico-creativo per bambini e genitori.
E’ appena nato ma arriverà carico di attività.
E’ previsto anche uno spazio di condivisione con mamme creative, interviste, giochi e attività.
Se ti va,
ti aspetto!!!
@Lamammaèsemprelamamma: ti blocchi? Facciamo una session di shopping on line in videoconferenza su skype e vedi come ti sblocchi. il problema è che poi non ti blocchi più 😀
@Marlene: si anche quello dal vivo ha il suo fascino ogni tanto ma io odio provare i vestiti nei camerini che se non son quelli di YSl puzzano di piedi sudati 😛
@sfollicolatamente: ah ah ah bello schiaffo morale!
@mammaparttime: benvenuta :DDD e grazie per i complimenti!
Ciao a tutte! Mi consola sapere che non sono la sola shoppingonlineaddicted.
Anch’io causa problemi di tempo ma, tocca ammetterlo, soprattutto di fetida timidezza (che mi impaccia parecchio con commesse inopportune che ti stanno con gli occhi addosso o intervengono direttamente col classico “Posso aiutarla??”) ho trovato il mio paradiso degli acquisti sul web. Compro di tutto. Tanti libri, cosmetici, prodotti bio, spesa a domicilio, biglietti per concerti,cose per bimbi (abiti, giocattoli, umidificatori, carillon etc etc etc), viaggi, regali..
Adesso ci si mettono anche gli outlet on line e i siti di occasioni quotidiane e le tentazioni sono infinite!!
Bel blog, complimenti bismama.
Un saluto a te e a tutte le tue lettrici
Uhh che ridere! hai delineato il personaggio egregiamente. E a chi non è capitato?
vistodalei.splinder.com
Evviva lo shopping online!
(ma anche quello fisico, dai, ogni tanto…)
Mi ricordo di una commessa di John Lewis (=Rinascente inglese) che mi vede con in mano un reggiseno taglia prima e mi dice, senza che io le abbia chiesto nulla, ‘ma a te questo sta largo…’.
A brutta cafona cerebrolesa, e secondo te allora cosa mi devo mettere, la – 10? cmq poi il reggiseno me lo sono provato, e mi stava…stretto (di circonferenza, non di coppa, ma vabbe)
Tie
Ma come si permette??
Io invece non riuscirei mai a prendere le scarpe online come fa Julez – e’ proprio l’unica cosa che non riesco a fare…
bis scusa ma mi dissocio, concordo con l’odio feroce per le commesse, ma vuoi mettere la bellezza di girare per i negozi, accarezzare i vestiti, provartene 20 e magari fotografarti anche e mandarlo alle amiche. Avere 10 saccehtti diversi sotto il braccio e sentirsi in sex and city, fermarsi a bere i caffe e poi ricominciare. Provare tutto e comprare niente. Testare tutti i cosmetici e uscire perfettamente ritoccata nel trucco che nel frattempo era svanito……non io non rinuncerei mai a tutto questo, e proprio in questo il bello dello shopping e non bastano le commesse a farmici rinunciare!
Ogni volta che decido di dedicarmi allo shopping on line mi blocco…non ridere ma è proprio così: IO MI BLOCCO!
Sarà perchè forse sono un po’ provincialotta o sarà perchè, come tu ben sai con il computer sono una frana ma avrò già tentato almeno un milione di volte di fare shopping su Zara.com e niente…non ho mai comprato un emerita mazza!!! E se poi non mi va? e se sul pc mi piace e poi quando me lo mandano mi fa cagare, e se non riesco a pagare??? Insomma, per evitarmi questo stress io mi sciroppo le commesse fighe e le Barbie luci di stelle…c’è speranza per una come me????
Bacio
@la tina: guarda io col tempo ho imparato a scegliere i colori che mi stanno bene e quelli che sembro mortisia (sono bruna) e anche i capi che accentuano i difetti piuttosto che quelli che accentuano i pregi. Poi sono very easy nel vestire. Cioè scelgo capi basic e vado d iaccessori più “eccentrici”. Quindi shop on line forever. L’altro giorno ho preso un tubino nero di LasChicas, alla fine è un tubino nero…cioè very basic appunto!
@Waiting: fammi dei corsi!
@julez: io ho notato che un pò tutti i siti ora mettono le tabelle delle misure con il rapporto taglie. A me aiuta. Tipo per Zara sono una S e a volte mi va grande, per Kiabi sono una XS. Per dire.
@PaolaFrancy: si!
@geng: ^_^
Vedo che anche a te le commesse piacciono molto…per me fanno anche dei corsi di addestramento o delle selezioni particolari, non è facile trovare persone tanto indisponenti da far passare a chiunque la voglia di comprare!
Evviva l’e-commerce:-)
e ti devo anche rispondere??? :DDD
Ho cominciato a comprare online da quando lavoro in un sito e-commerce, però i vestiti ancora non ce la faccio. Non sono una taglia specifica, ho un sacco di tette, la vita stretta il culotto e le cosciotte, dunque faccio fatica a trovare robe che mi stiano bene “taglia 42 o 44” a volte mi stanno strette a volte larghe… Questo è il motivo per cui praticamente NON compro vestiti. Solo scarpe. Quelle non ti deludono mai
Giuro Bis io faccio così 🙂
E tra poco che arriva la mia stagione (l’estate) cammino a testa bassa per guardare i sandali che ci sono in giro 😉
ah Bis, io ammetto che ci sto per l’elettronica come acquisti online e tutto ciò che riguarda i viaggi, ma non ce la posso fare coi vestiti. Sono del parere della protagonista di “The blind side”, lo devi provare nel negozio ed essere sicura che ti piaccia lì, perchè sarà il luogo in cui te lo vedrai stare meglio!
non ce la posso fa….
@Owl: non si tratta di esser sociopatiche o antipatiche si tratta che certi comportamenti mi indispongono allo shopping. E l’immagine della BloomWood messa lì non è a caso… sigh!
@Veru: si anche io a volte amo acquistare on line in orari in cui sono tranquilla a casa e secondo me (sepse a parte) si spende meno perchè vagli meglio le cose…
@mammabigne: oddio come fai?? Io se potessi farei pure la spesa alimentare on line ma qui il servizio non c’è!
@elavantin: io vorrei farlo con esselunga ma qua non c’è. Secondo me non fa degenerare. Muove il mercato e ti fa scegliere bene e vagliare con calma le opportunità d’acquisto. Almeno credo, di questo provo a convincermi!
@Waiting: O_o davvero??? Cioè tu assoldi le personal shopper per strada. Ma tu sei il mio mito donna!
@Anonimo/Tania: Grazie ^_^ dello shopping con lui ne riparliamo… arrgh!
Mi sono sentita un groppo alla gola mentre leggevo…mi vedevo lì con la commessa che mi stava a guardare…ed ho ricordato una scena accaduta tanti anni fa, avrò avuto 20 anni a malapena, ero un’acciughina, una taglia 40 entro da Benetton e chiedo un vestito, la commessa insiste a darmi la 44, lì per lì mi son detta “Cappero devo essere proprio ingrassata” e invece sospirone di sollievo, ci navigavo dentro il vestito. Sono uscita dal camerino e le ho detto “Glielo avevo detto che ci stavamo in due qua dentro, guardi io spesso uso la 38”. E’ da lì che è iniziato il mio odio verso le commesse!!!!! E infatti acquisto on line 🙂
Benedetta
Io ultimamente ho il conto in rosso e per non spendere non è che sto lontana dai negozi…semplicemnte cancello le mail dei siti di shopping on line.
Per dirti come faccio shopping.
Mi piace andare per negozi, ma o vado dove conosco la commessa o vado con un’amica che mi “difenda”.
Pienamente d’accordo.
Riesci a rallegrarmi le giornate in ufficio, thanks! Io invece le commesse ormai ho imparato ad “eliminarle” subito, un bel sorriso e “no grazie, do solo un’occhiata” e via tra gli scaffali… Anch’io appena posso vado di shopping on line ma spendo ancora + che per negozi! E comunque per oggetti che non trovo vicino casa o che sono particolari.
Lo shopping con lui? Sono io che mi spazientisco!!! Tania
io on line riesco a comprare solo libri 🙂
Il mio shopping è così: vedo una maglioncino di un’amica, collega ma anche di una passante
Le chiedo dove l’ha preso e quanto costa.
Nei primi due casi Le dò i soldi e le chiedo di comprarmelo.
Ayeah! Questo è un signor post, brava, bello, che ridere!! Abbasso le commesse supponenti, le commesse fighe, le commesse ficcanaso. Voglio parlare (perchè io sono “anziana”) di quelle che ti danno del tu quando traspare da ogni loro parola che ti considerano una babbiona e pure di quelle che ti danno del lei con premeditazione (il rispetto fasullo che si deve ai vecchi) mentre si vede che pensano “ma non vedi che qui non c’è niente per te????”. Ahahahah autostimaaaaa dove seiiii??? Bis ti dico solo: ok l’e-shopping ma attenta che si degenera… io faccio anche la spesa all’esselunga online… vedi come sono diventata…
Io amo lo shopping on line.. e cerco negozi dove le commesse non ci sono e se ci sono le fulmino appena entro e anticipo: “do un’occhiata e SE mi serve la chiamo io, grazie”. Dopo di che..non viene neanche se urlo disperata!
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Mi fai morir dal ridere..
Sinceramente non ho mai acquistato on-line, però mi succedono le stesse cose che a te, soprattutto dopo la gravidanza, quando entravo con la gnometta nella carrozzina… dopo il tuo post credo comincerò ad usare lo shopping on-line…
Io pure ormai solo shopping online: non solo non amo le commesse che si intromettono per forza ma odio fare la fila per provarmi qualcosa, odio spogliarmi nei camerini, odio dover andare nei negozi solo in determinati orari. Online se mi alzo la mattina alle 4 posso comprare senza dover aspettare che tirino su la serranda e posso farlo pure alle 5 del pomeriggio senza rischiare di essere travolta dalle “professioniste”.
On line di brutto!!! Pensavo di essere sociopatica, perchè quel tipo di commesse mi fa venire a dir poco l’orticaria! Mi hai fatto morir dal ridere 😀
Attendo lo shopping con lui (da noi impraticabile: “ma come, ci metti così tanto a scegliere?” 2 nanosecondidopo che siamo entrati… sgrunt