Diventare mamma a 20 anni: i miei 5 buoni motivi
Ogni volta che conosco una nuova persona (accade molto spesso grazie al mio lavoro) e viene fuori che sono mamma di due bambini rispettivamente di 11 e 6 anni, dopo pochi secondi di smarrimento durante i quali fanno un rapido calcolo mentale tipo: “questa c’avrà sì e no 30 anni – me ne danno sempre di meno a causa di abbigliamento e statura da adolescente – e c’ha un figlio di 11. Ok è chiaro che è rimasta incinta senza volerlo…” li vedi lì che ti guardano mentre sulla bocca gli si dipinge un sorriso sornione che sembra urlare: “t’è piaciuta la bicicletta eh eh?”.
Glielo leggi proprio in faccia come se lo avessero scritto in fronte con i led luminosi.
Non hanno alcun dubbio, la possibilità che io abbia scelto di diventare mamma così presto non li sfiora neanche.
Eppure è semplice. Quando ho modo di spiegare raccontare il perché io abbia deciso (insieme a Lui, ovviamente) di diventare mamma così presto (avevo 23 anni quando è nato Francesco), quella smorfia subdola sparisce lasciando il posto a un vero sorriso di stima.
Sì perché poi, in fondo, non è difficile capire la mia (nostra) scelta.
Io e Lui ci abbiamo pensato soprattutto quando vedevamo le vite dei nostri amici cambiare completamente e loro lamentarsi in continuazione di quanto fosse bello prima e del fatto che ora le nottate in bianco non le passano con un cocktail in una mano ballando musica tecno ma con un biberon in una mano dondolando al ritmo di una ninna nanna sperando che si addormenti il prima possibile e si svegli dopo che il gallo avrà cantato tre volte… ah no, questa è un’altra storia.
Eravamo davvero sconvolti da questa cosa ma eravamo giovani. Molto.
Così ci abbiamo pensato ancora e ancora e ancora… e beh, avevamo comunque la voglia di avere dei bambini, insomma, rientravano nel nostro progetto di vita insieme. Ma cosa avrebbe significato avere dei figli a 20 anni invece di aspettare?
Per noi, i pro battevano nettamente i contro.
Un esempio? Eccone 5.
5 motivi per diventare mamma a 20 anni
1. reggi meglio le nottate in bianco
I postumi di una nottata in bianco anche a vent’anni sono molto simili a quelli da hangover ma hai dalla tua una pelle luminosa e una maggiore resistenza al sonno.
2. loro crescono e tu sei ancora giovane
Ho un figlio di 11 anni e io devo ancora compierne 35. Mettendo un secondo da parte il catastrofismo che deriva dalla mia ipocondria, ho comunque ancora tutta la vita davanti e posso cominciare a viverla adesso senza dover rinunciare a viaggi, trasferte lavorative, hobby o anche ritagliare del tempo per me per studiare o fare laqualunque insomma.
3. i giocattoli, le mollettine colorate e i Lego
Le mollettine colorate se hai una femmina ma anche solo poter comprare i giocattoli senza essere guardati male perché c’hai un’età.
4. se foste sul Titanic avreste il posto assicurato sulla scialuppa di salvataggio
Prima le donne e i bambini. E beh, mi sembra già un ottimo motivo.
5. impari a dare più valore alle piccole cose
Poi ci sono i motivi più profondi che, se scavi sotto sotto i sacrifici, trovi una specie di sentimento che va al di là dell’amore e che non pensavi di poter provare. In realtà non sapevi neanche che esistesse e no, per me, non ha un nome perché è un big bang di emozioni che esplodono e implodono contemporaneamente liberando farfalle, libellule, mandorli in fiore, profumo d’arance mature e di biscotti appena sfornati. E succede a ogni nuova scoperta: quando sorride la prima volta, quando ti chiama mamma, quando cammina da solo, quando cade il primo dentino e perfino quando si innamora per la prima volta e tu vorresti tanto conoscerla questa tipa qua che prima o poi te lo porterà via.
E anche se è difficile, questo sentimento a volte è meglio delle endorfine.
Questi i miei 5 motivi non solo per diventare mamma a 20 anni, ma anche per diventare mamma in generale.
Sicuramente l’età in cui si sceglie di diventare mamma ha un peso non indifferente su questa esperienza così sconvolgente e tsunamica (è l’unico termine che secondo esprime appieno la cosa) perché trasforma la percezione della donna che la vive rendendola più matura e meno incosciente.
Ma a prescindere dall’età in cui, per diversi motivi, si sceglie di avere un figlio e costruire una propria famiglia, quali sono i motivi per i quali voi avete deciso di fare questo passo?
Qualche giorno fa ho partecipato a un’intervista/tweetchat sull’argomento e la cosa mi ha appassionata, mi ha fatto riflettere e ne è venuto fuori questo post.
Lo sapevate, per esempio, che da una ricerca del Censis dal titolo «I valori degli italiani», elaborata in occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia (2011), la famiglia è risultata essere al primo posto dell’universo valoriale per il 65,4% degli Italiani.
La famiglia al primo posto. Io, per diversi motivi, non lo avrei mai detto che una percentuale così alta avrebbe risposto in questo modo. Per dire. Perché poi i commenti e ciò che viene detto rispecchia poco ciò che probabilmente si prova davvero.
E così mi è piaciuta questa iniziativa, lanciata il 18 Febbraio, che si rivolge a chi una famiglia prova a costruirla davvero, tra difficoltà, speranze e voglia di diventare genitori.
Dacia e Udinese hanno lanciato un contest, il Dacia Family Project: un’idea pensata sia per supportare simbolicamente (e psicologicamente) chi desidera formare una famiglia che per riempire la nuova Dacia Arena dell’entusiasmo, del sano tifo e dell’energia positiva che solo una famiglia, unita più che mai dalla fede calcistica, è capace di sprigionare.
L’argomento sport e bambini mi tocca da vicino e quanto lo sport riesca a far vivere a tutta la famiglia emozioni fortissime, lo sperimento sulla mia pelle ogni volta che partiamo in trasferta con Swami per una gara o con Francesco per un torneo.
E forse sono proprio i momenti così, quelli in cui ci ritagliamo del tempo da dedicare alle nostre passioni che rinforzano e stringono il nodo che ci tiene uniti.
Vi va di parlare di tutto questo e di ciò che vi ha spinto a formare una famiglia tutta vostra? E cosa pensate che possa emozionarla?
Buongiorno… Rispondo anche io forse un po in ritardo… Sono diventata mamma per la prima volta a 34 anni la seconda a 37 adesso ho 42 anni, sono una delle mamme più grandi rispetto alle altre però sono quella che ha più energia più voglia di fare, voglia di giocare con i propri figli di condividere le emozioni… quando dico la mia età mi guardano tutti stupiti. Non mi cambierei con nessuna trentenne, io li ho proprio voluti i miei pargoli, certo non sono sempre rose e fiori. …ma la mia vita è perfetta così.
È una bellissima cosa 🙂 ed è il risultato di maternità consapevoli. Io, se tornassi indietro rifarei le stesse scelte soprattutto perché, come dicevo nel post, oggi posso ancora avere tante possibilità da sfruttare 🙂