L’educazione dei giovani al centro del piano di sviluppo italiano
La visita del premier Draghi ai ragazzi del Punto Luce Save the Children di Torre Maura, a Roma, è stata l’occasione per sottolineare alcuni concetti fondamentali, come la necessità di combattere la povertà educativa in Italia.
Il 23 novembre, i bambini e ragazzi che frequentano Save the Children nel quartiere di Torre Maura hanno ospitato Mario Draghi per un incontro che ha coinvolto anche le mamme dei bambini più piccoli. Dopo l’incontro il Presidente si è trattenuto con i presenti, ed è nato così un bel momento di confronto nel quale sono state esposte le tematiche più rilevanti delle periferie.
L’intervento
L’intervento del premier è un indicatore molto importante, dal momento che sottolinea l’interesse del governo per le realtà nelle quali è difficile crescere i bambini. A detta del Presidente, le nuove generazioni devono essere messe al centro del piano di sviluppo italiano, perché saranno loro gli artefici del futuro del paese.
Senza dubbio la pandemia ha influito negativamente su questo aspetto, limitando molto i giovani nell’apprendimento e nelle relazioni sociali, costringendoli nelle loro abitazioni senza le opportunità educative delle quali avrebbero necessità. Si sta parlando di attività insostituibili per i giovani, soprattutto nelle prime fasi della loro vita, dal momento che permettono di trarre insegnamenti che sicuramente non potrebbero acquisire da un qualche gioco online.
I giovani sono il futuro
Mario Draghi ha affermato che per moltissimi anni i giovani sono stati trascurati, causando in questo modo un “invecchiamento” globale; tuttavia ora la situazione sta cambiando, come testimoniano i considerevoli investimenti di moltissimi paesi per ridurre le emissioni e migliorare le condizioni climatiche.
Il premier ha sottolineato l’importanza di investire sull’educazione richiamando la sua stessa gioventù, durante la quale l’Italia si sviluppava ampiamente, la competizione era nettamente inferiore e i posti di lavoro non mancavano.
Concludendo il discorso, il Presidente ha sottolineato nuovamente la necessità di educazione, scuola, università e lavoro, rimarcando l’interesse del governo verso questi aspetti, per preparare i giovani, il futuro dell’Italia, a superare le impegnative sfide del mondo di domani.
