Io contro me
“Dai è lì, ce l’hai davanti e finalmente puoi riscattarti di tutte le figure di merda fatte al liceo. Dai clicca su quel pulsante e chiedile questa cazzo di amicizia!”
“Ma no, dai. E poi ti stava pure antipatica no? A cosa servirebbe parlarle ora. Non avreste argomenti in comune e vi sentireste in imbarazzo. Ricordati che hai trent’anni”
“Sì ma guarda che foto di merda. Al posto dei capelli ha due pale di fichi d’india rinsecchiti, una sua caviglia sfamerebbe l’Africa centrale e si veste come una che fa i test per i daltonici. Clicca su quel pulsante santo cielo!”
“Eh però dai. Non ha gusto, ok. Si veste di merda, ok. Ha i capelli alla Edward Mani di Forbice però alla fine sarà cresciuta anche lei no? Non sarà mica rimasta la stronza cinica di una volta… le persone cambiano.”
“Sì le persone cambiano come le stagioni #signoramia. Guarda il profilo lavorativo e muori. Questo è il momento di renderle pan per cellulite. Ora puoi. Falle vedere che hai fatto qualcosa, che hai una vita felice e che ora lei su di te non può più nulla. E divertiti un po’ no? Non era lei che ti prendeva in giro perché eri più bassa? Non era la persona che ti prendeva in giro per le tette non pervenute all’alba dei sedici anni? Non era quella che si truccava come un emo con la rinite allergica e nonostante tutto si cuccava tutti quelli che ti piacevano? Bene è la stessa che ora paga l’occupazione di suolo pubblico ogni volta che esce di casa. Vai e colpisci.”
“Ma a cosa ti serve questo riscatto morale? Ok, l’hai scoperta per caso e la fortuna ha voluto che te la trovassi di fronte su uno schermo, ma questo riscatto morale lo hai avuto già solo guardando le sue foto e leggendo il suo profilo pieno di link al saccarosio e frasi preconfezionate come le merendine. A cosa ti serve infierire?”
“Perché lei non lo faceva con te? Lei non infieriva sulla mancanza di tette e su quella leggerissima estensione acneica che ogni mese ti ripopolava la faccia? Lei non infieriva sugli occhiali demenziali che insistevi a comprarti? (che pure tu, però eh!)… vai. Colpisci.”
Click!
“Ciao L. come stai?”
“Oh Sere ma sei tu? Ma sei cambiata un sacco… che figa questa foto del profilo. Dove l’hai presa?”
“Su ebay”
“Davvero?”
“Ma sono io!”
“Ah, ma come sei cambiata. Quasi non ti riconoscevo.”
“E sei cambiata anche tu. Molto. A me son cresciute le tette e a te quelle che avevi son lievitate fino a riempire lo schermo!”
“Eh sì, ho preso qualche kg!”
“Eh beh lo so dai… con la gravidanza è normale!”
“Ma quale gravidanza?”
“Ah perché non sei incinta?”
“No.”
“Ah.”
“Ok. Vado che ho da lavorare eh. A poi.”
E niente. Ha vinto la stronza che è in me. L’angioletto buono non ce l’ha fatta.
Ma quello cattivo aveva ragione. Non si vive mica di solo pane e figure di merda. Ogni tanto ci vuole pure qualche soddisfazione.
Quanto ti riesce bene sparare cattiverie eh?
Eh, probabilmente, visti i tuoi commenti, abbiamo frequentato la stessa scuola 🙂
Solo… Grande! 🙂
Non so…io forse mi sarei limitata a godere della situazione in privato…ed ero come te, acne e occhiali inclusi…forse l’ho anche già fatto…
Se crescendo e’ diventata intelligente, accetterà ed incasserà il colpo, altrimenti che la guerra ricominci!!!
Dai..nn ci credo che le hai parlato cosi….nn e da te….ma se…be hai fatto benissimo!
Nicoletta
Nico non volevo chiederle l’amicizia… non è da me ma ieri non era proprio la giornata ideale per chi ama scrivere e lavorare sui social network. Forse è stata la persona giusta nel momento sbagliato. Ma io, per lei, lo sono stata molte volte. Quindi chissene 😀
hai fatto bene!! ogni tanto ci vuole!
Eh, hai ragione, una soddisfazione ogni tanto ci vuole! Mi sono sbellicata :))))