Quando nasce una mamma

Il tema di questo mese del Blogstorming di GenitoriCrescono è l’accoglienza.

 L’accoglienza dei propri figli potrebbe sembrare scontata, ma se ci si ferma a pensare un momento forse non lo è. Il momento della nascita è il momento di accoglienza più grande, quello in cui senti che per quell’esserino urlante sei pronto a fare di tutto. L’attimo in cui i tuoi occhi incontrano i suoi, sai che le notti insonni passate ad allattarlo saranno un tenero momento di intimità volto a cementare il vostro rapporto, le passeggiate al parco saranno un rilassante momento di riflessione sui massimi sistemi della vita, addormentarlo tra le tue braccia ti permetterà di entrare in risonanza con la pace cosmica. Solo che poi non è esattamente così.

In effetti non è esattamente così. O quantomeno, non lo è stato per me.
Dopo aver avuto First ho fatto abbastanza fatica a parlare di questa metamorfosi. Soprattutto della lentezza con la quale mi sono trasformata da donna con un figlio a mamma.
Me ne sono vergognata fino al midollo. Fino al punto in cui ho pensato di non meritare l’amore di mio figlio. Fino al punto di non ritorno e in cui ho capito.
Ho cominciato a parlare della mia esperienza di mamma, quando ho pensato che potesse aiutare altre mamme a sentirsi “normali” e non dei mostri senza cuore che la società mangerebbe in un sol boccone con i suoi giudizi gratuiti e semplicistici.
Ho vissuto una gravidanza meravigliosa. Ho cercato e voluto First.
Quando è arrivato il momento del parto, non è stato proprio come lo avevo sognato. O forse dovrei dire “progettato”.
Ci hanno separato in maniera brusca e senza che fossi preparata psicologicamente al distacco. Ad accogliere il mio bambino ma anche il mio nuovo ruolo.
Appena l’ho visto non ho sentito il tuffo al cuore. Gli ho voluto bene. Lo amavo perché era etichettato come mio figlio, ma non lo avevo visto nascere e non avevo vissuto il passaggio da donna incinta a madre.
Ero semplicemente entrata in una sala operatoria uscendone senza pancia ma con un bimbo che tutti dicevano fosse mio figlio.
All’inizio lo stupore. Poi la paura. Il terrore di non saper fare, di non riuscire. Sentirsi schiacciata dai doveri e annientata dall’onere di un compito nuovo.
Quando sentivo arrivare il carrellino dei neonati il mio cuore sobbalzava. Non di gioia, ma di paura.
Piangevo. Piangevo tantissimo per paura e per i sensi di colpa. Piangevo fino a sentire gli occhi e lo stomaco trafitti da migliaia di spine
Ho pensato che non meritassi di essere madre. Ho pensato che non meritassi di avere un figlio.
Quel bambino riponeva in me tutto il suo amore e si fidava ciecamente di me e io, quando me lo mettevano tra le braccia, piangevo.
Ho pensato fosse per il parto. Ma era così solo in parte.
Tutti mi avevano caricato, come un giocattolo a molla, di aspettative sui sentimenti che avrei dovuto provare. “Occhi negli occhi” “Amore infinito” “Un dono dal cielo”.
Mi sentivo come una che nuota controcorrente. Fino a che non ce la fa più e si lascia trascinare via!
Ma in realtà cosa sente una madre? Una neo-madre.
Sente che l’esserino che ha avuto nella pancia per 9 mesi, che ha protetto, coccolato e nutrito, in realtà non è altro che una nuova persona.
Un estraneo. Un estraneo da conoscere e col quale imparare a convivere. Un estraneo con il nostro stesso DNA.
Da qui la discesa. Il decollo dell’amor proprio e, proporzionalmente, il successo del rapporto madre-figlio.
Col tempo, l’amore è venuto da sè. Non perché dovuto ma perché sentito involontariamente.
Non un colpo di fulmine, che, magari forse ha la debolezza di essere fondato sulla “novità”.
Un amore profondo, che ha gettato radici profonde nell’io. Un amore viscerale, costruito su solidi pilastri di conoscenza reciproca e di scambio di affetto. Un amore unico e indissolubile.
Un legame che non può essere descritto a parole, che non può essere raccontato ma solo vissuto.
Un legame che non è “Occhi negli occhi” ma semplicemente un’ “accoglienza cuore a cuore”.
Questo post partecipa al blogstorming

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Commenti

  1. V@le
    V@le 27 Novembre, 2010, 12:32

    quanto ti capisco!!! è come per l’allattamento, quando tutte le vecchiette per strada ti dicono “hai il latte?che benedizione” e tu ti senti un cane perchè hai 30000 ragadi, un sonno mostruoso per carenza di sonno, sei sola 12 ore al giorno e vorresti essere su un’isola deserta dove nessuno menziona l’argomento latte materno!!!!!!!!
    evvabhe!comunque io ho avuto la tua stessa situazione dopo il parto, ma mi sono accorta che una cosa si è risvegliata in me… diciamo che mi son trovata con un essere non identificato e col quale non sapevo cosa fare, ma, inconsciamente si è svegliato l’istinto biologico e… hai presente una mamma cinghiale quando le toccano il cucciolo e parte in quarta a testa bassa?ecco io ero così, e lo sono ancora!!!! mi sono accorta che la natura ci pensa da sè, ho smesso di farmi domande e non ho mai pensato di non poter essere una brava mamma!!! e a chi faceva il sapientini ho sempre riservato la carica della mamma cinghiale!!!!

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  2. bismama 2.0
    bismama 2.0 12 Novembre, 2010, 17:50

    @R Ma grazie a te di essere passata. Sono le donne come noi, che fanno outing, che forse possono cambiare e annullare i tabù!!!!
    :DDD
    P.s. se ti va possiamo sentirci in pvt tramite mail. Baci

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  3. R
    R 12 Novembre, 2010, 16:42

    Ah, e comunque volevo aggiungere che io ho avuto un parto naturale, che è andato benissimo, e nonostante ciò ho vissuto la stessa fatica. Quindi non credo che dipenda così tanto dal cesareo…

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  4. R
    R 12 Novembre, 2010, 16:39

    Io avrei dovuto trovarti qualche mese fa, bismama. Sono perfettamente d’accordo con te SU TUTTO.
    Ho vissuto le stesse sensazioni, alla nascita di Q. Ero stata caricata, esattamente come te, mi era stato detto che l’avrei amato al primo sguardo. E quando non è stato così sono andata in tilt.
    La cosa che mi ha fatto più soffrire è che nessuno me ne avesse parlato, nessuno mi avesse mai detto che “all’inizio può essere difficile volergli bene”. Io volevo amarlo, ma lo guardavo e vedevo un estraneo.
    Ti ringrazio perché ne parli, perché affronti il tema con la delicatezza e la sincerità di chi sa che non è un tabù ma una cosa normale. Che può succedere. Che passa.
    Se vuoi leggere qui: http://mammainlondon.blogspot.com/2010/11/e-questione-di-atteggiamento.html

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  5. MammaMaggie
    MammaMaggie 11 Novembre, 2010, 12:38

    anch’io cesareo, anch’io emozioni simili. non piangevo, ma la sensazione era stranissima. un giorno poi, quando SB aveva circa 4 mesi e ormai l’amore era sbocciato a pieno, ho raccontato il mio punto di vista ad una cena tra amici, proprio per far capire ad un’altra donna come mi sono sentita: ho detto quello che avevo provato, che nei primi giorni di vita SB era stato per me “un estraneo che mi levava il sonno”. apriti cielo, avessero potuto linciarmi l’avrebbero fatto. ma tra i luoghi comuni e la realtà ce ne corre. e io sono felice di essere stata consapevole, di essere riuscita a guardare queste sensazioni a viso aperto, mi ha permesso di non lasciarmi travolgere. e di godermi tantissimo i passaggi che hanno portato me e mio figlio ad oggi, ai nostri lunghi abbracci, al suo visino sulla mia spalla, al mio naso nell’incavo del suo collo.

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  6. regina87
    regina87 11 Novembre, 2010, 00:51

    Ho vissuto la tua stessa situazione, forse perché caricata da aspettative inculcate dai racconti (non richiesti) delle altre mamme. “Quando lo guarderai negli occhi te ne innamorerai” “Me lo hanno appoggiato in grembo e ho capito che era Lui, mio figlio”
    Io queste cose nn le ho sentite, e mi sono pure sentita in colpa, ho pensato che in me ci fosse qualcosa che non andava. Ma con il passare dei mesi ho capito che mio figlio era un individuo autonomo proprio come tutti gli altri, solo con i miei stessi geni, e che l’unico modo per amarlo davvero, di quell’amore consapevole, duraturo, che ora si posso definire “incondizionato”, era quello di conoscerlo. E quest’amore é arrivato e dopo 17 mesi, quando lo guardo e mi ritrovo in lui, quando i suoi gesti e le sue abitudini fanno parte della mia quotidianità, capisco che non sará stato un colpo di fulmine, ma é il sentimento più puro e profondo che io abbia mai provato!

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  7. francesca
    francesca 10 Novembre, 2010, 23:14

    L’hanno detto in tanti, ma bellissimo post. Io ho provato esattamente le stesse cose dopo un cesareo forzato, dopo un giorno intero di travaglio…l’avevo progettato diverso. E’ stata dura, durissima. A volte ancora mi vergogno. E’ giusto dare voce alla realta’ delle neomamme, che e’ ben lontana dai racconti edulcorati che ci propinano. bravissima!

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  8. bismama 2.0
    bismama 2.0 10 Novembre, 2010, 18:56

    @Carolina: se vabbè, troppo buona:-)
    E comunque anche io sono felicissima di averti conosciuta e di conoscerti – quasi – bene!!!
    P.s. si si può dire culo….si può dire anche di peggio. Me ne scappanp di certe 😀

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  9. Carolina
    Carolina 10 Novembre, 2010, 18:28

    Che donna che sei…
    Non c’è niente da fare: mi piaci proprio!
    Che culo (ops, si può dire nel suo blog signora?!) ad averti conosciuta!

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  10. closethedoor
    closethedoor 10 Novembre, 2010, 17:14

    Grazie Bismama!!! :-*

    Posso dirlo? A me il forum di Alfemminile, in alcune sezioni, sembra grondare isterìa.

    Trovo sacrosanto parlare dei nostri sentimenti, che siamo noi stesse a rispettarli e che pretendiamo ascolto e rispetto. Anche per i piu’ negativi. Sennò non se ne esce. E’ una specie di allenamento emotivo anche per noi 🙂

    Forse si potrebbe cominciare dicendo che l’amore fra una neomamma e suo figlio è come tutte le storie d’amore fra due persone. Ci sono le rose ma anche le spine.

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  11. bismama 2.0
    bismama 2.0 10 Novembre, 2010, 16:33

    @mammachegiochi: io non ho potuto nasconderlo talmente era palese…
    Sembravo tra le nuvole…in un altro mondo dove i pianti dei bambini non esistevano!

    Grazie a tutte per esservi così aperte con me!

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  12. mammachegiochi
    mammachegiochi 10 Novembre, 2010, 16:16

    Cara Bis grazie per questo post è davvero commuovente. Io mi ci ritrovo … il primo parto è stato un cesareo e per quanto programmato, alla fine l’ho vissuto male. Mi è mancata la parte finale di un percorso.A volte ho un’ammirazione per le mamme che partoriscono naturalmente,che penso di non esserne capace!!!La mia bimba è stata desiderata,pensavo di essere pronta, avevo letto tante cose, ad un certo punto, mi è sembrato un impegno più grande di me. L’amore c’è stato da subito, ma sono stata travolta da un’infinità di emozioni contrantanti, depressione post-parto. Faccio ancora fatica a dirlo!!Pensa che ho fatto di tutto per non farmi vedere giù, a chi mi stava vicino, solo mio suocero se nè accorto…
    E’ durato tre mesi poi è passato, con la seconda è stato tutto diverso.

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  13. bianca
    bianca 10 Novembre, 2010, 11:13

    Ciao, un bellissimo post, davvero.
    Io mi ricordo di averla guardata e di aver pensato e adesso che cacchio faccio? e di aver provato un sentimento di puro terrore. Non ringrazierò mai abbastanza una ginecologa che, al momento delle dimissioni, mi ha detto adesso andate a casa e imparate a conoscervi, l’una con l’altra.
    ps: quanto hai ragione, quando parli di ipocrisia…

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  14. bismama 2.0
    bismama 2.0 10 Novembre, 2010, 11:07

    @closethedoor: ma che scusa…questo post ha anche questo scopo. Sfogarsi.
    Io l’ho fatto e voi potete seguirmi a ruota nei commenti.
    Purtroppo c’è chi pensa che il tabù sia bello che andato. Invece, mi accorgo, da decine (davvero) di messaggi che ho ricevuto in forma privata, che molte donne, hanno ancora molta vergogna a parlarne…e questo non m,i piace. Non è giusto che una donna si senta condannata per dei sentimenti che ha provato e non è giusto che debba autocensurarsi.
    Ricordo quando una donna, su alf, mi augurò di morire, semplicemente perchè avevo detto quello che ho detto qui.
    Io non sono facilmente impressionabile, ma ragazzi, se ci penso divento matta!!

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  15. closethedoor
    closethedoor 10 Novembre, 2010, 04:50

    mi considero fortunata ad essere diventata mamma quasi un anno fa (dio mio come passa il tempo) e non 6-7 anni fa. per via del mummyblogging. sembra che il parlare senza mostrare il viso renda possibile dire l’indicibile, al di là dei tabù più resistenti come quello della maternità.

    più che parlare con mia mamma o le mie amiche neomamme, ho navigato nei mummyblogs. dove ho letto di questo smarrimento, la stanchezza, anche la delusione, il sentirsi separate dal cesareo oppure il congelamento emotivo col parto naturale. ero preparata all’idea che potevo provare sentimenti contrastanti verso mia figlia.

    lei è nata con cesareo d’urgenza. tutto mi sarei aspettata meno che di vederla… arrabbiata !! mi ricordo il suo visino tutto sporco di sangue e questi occhietti che esprimevano tutto l’incazzo del mondo per essere stata disturbata nella sua jacuzzi personale =)

    ricordo che ho pianto di gioia e di rabbia per non poterla toccare, poi ho passato la notte col male dei punti, e il giorno dopo non rispondevo al telefono per non rispondere alla domanda “come stai?” perché non sapevo dire come mi sentissi, ero sospesa in una bolla e verso di lei sentivo il vuoto. è stata la felicità incontenibile di mio marito, lui di solito così controllato, a dirmi che stava andando tutto bene. e mi sono rasserenata tenendola a dormire accanto a me.

    adesso ripensandoci ogni tanto tento il co-sleeping, ma lei rotola da tutte le parti e mi sbatacchia i piedi sulla pancia facendomi un male boia =)

    bismama scusa se mi sono allargata.

    ciao e grazie

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  16. Chiara
    Chiara 9 Novembre, 2010, 23:35

    A me piacerebbe capire alcune cose che mi frullano in testa quando leggo un post così intenso: perchè noi mamme di oggi arriviamo al parto con tutte queste aspettative? quando e come hanno cominciato a farci il lavaggio del cervello? perchè TUTTI (chi più chi meno in buona fede) contribuiscono a farci sentire inadeguate? perchè molte mamme raccontano la verità in rete e invece al corso post parto c’è sempre la tipa (truccata e in forma) che “é stato amore a prima vista, è un bimbo adorabile, mangiadorme, la sera io e mio marito usciamo con gli amici, vado già in palestra” (e il pupo ha meno di un mese!!)???

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  17. D.
    D. 9 Novembre, 2010, 23:05

    E’ che con tutto quello che ti raccontano “prima”, arrivi a quel momento che non sai più cosa sia giusto o sbagliato, a quali sentimenti dar voce e a quali soffocare…insomma è un vero caos, e per fortuna oggi se ne può parlare, una volta pensa che vita…

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  18. Piccolalory
    Piccolalory 9 Novembre, 2010, 22:17

    Mi hai fatto commuovere :’-)

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  19. pinkmommy
    pinkmommy 9 Novembre, 2010, 20:04

    brava! hai detto delle cose verissime, molto di quello che hai detto l’ho vissuto anche io…ricordo i primi giorni a casa come ovattati, non mi rendevo conto di nulla non facevo altro che pensare “e adesso cosa dovrei fare?”…
    complimenti per come hai saputo descrivere tutto questo!

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  20. bismama 2.0
    bismama 2.0 9 Novembre, 2010, 19:19

    @Alem: io invece ho vissuto la 2° gravidanza in maniera diversa…ero preparata.

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  21. Alem
    Alem 9 Novembre, 2010, 19:07

    Quanto è vero Bis!
    Io dopo il parto e in ospedale la mettevo accanto a me e non riuscivo a vederlo nè sentirlo tutto l’amore che mi immaginavo di provare. I primi giorni a casa, e il latte e le colichette e le continue visite … non ci capivo niente.
    Ci ho messo 4 mesi per innamorarmi di quegli occhi così diversi dai miei, e oggi che aspetto di nuovo, io le gioie della gravidanza ancora le sto aspettando!

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  22. monica
    monica 9 Novembre, 2010, 19:04

    io non credo nel colpo di fulmine ma nell’amore che nasce cresce e si alimenta. ogni tipo di amore.

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  23. bismama 2.0
    bismama 2.0 9 Novembre, 2010, 18:42

    Grazie ragazze.
    Ai tempi, 6 anni fa, ne parlai in Alfemminile. Venni accusata di essere una madre degenere, di non meritare la maternità con tutte le donne che soffrono di sterilità. Io non avevo bisogno di sentirmi dire ovvietà, semplicemente di capire se qualcun’altra avesse provato le mie stesse sensazioni…
    Fondai un forum (che ad oggi ancora esiste e funziona benissimo) dove fortunatamente l’argomento si potè toccare senza tabù…
    I tempi, però, non erano ancora maturi.
    Fortunatamente ad oggi se ne comincia a parlare senza essere etichettate come dei mostri…ma la strada è lunga….molto! rovate a tirare fuori l’argomento su alcuni forum molto frequentati…poi ne riparliamo!

    Io non capisco…perchè tanta ipocrisia?

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  24. mommyinprogress.splinder.com
    mommyinprogress.splinder.com 9 Novembre, 2010, 17:10

    Io mi ritrovo molto nelle parole ” E’un estraneo che devi imparare a conoscere” …Amore ce ne’e’ tanto fin dal concepimento ma il vero rapporto si crea con il tempo …quando impari a conoscere quell'”estraneo” che hai portato in grembo e poi lo adori piu’ della tua vita !!!!!

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  25. m_annalisa
    m_annalisa 9 Novembre, 2010, 16:49

    io non ho sperimentato il colpo di fulmine, io ho visto nascere questo amore giorno dopo giorno.
    oggi, 26 mesi, la parola, i gesti, i rituali fanno del nostro rapporto qualcosa di unico. cresce esponenzialmente.

    mi sentirò sempre inadeguata, ma so che non sono sola.

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  26. elavantin
    elavantin 9 Novembre, 2010, 16:08

    Io ho fatto un parto naturale e non ero stata caricata di false aspettative più di tanto, ma anche a me è andata così. La mia disperazione era che sembrava che il mondo non si capacitasse di come io NON sopportassi la fatica di essere mamma in virtù di questo amore miracoloso caduto dal cielo che tutte le mamme dovrebbe investire. Mia cognata mi ha detto una volta: sei stanca? eh sì, ma la gioia di essere genitori supera qualunque cosa. Avrei voluto spaccarle in testa qualcosa… Questo frugolo che ora ha 19 mesi è MIO FIGLIO e gli voglio un bene profondo, ma è un’altra persona, altro da me, non ho avuto colpo di fulmine e davvero non riesco a capire il trasporto quasi folle con cui certe mamma descrivono il loro sentimento mammesco. Non ho sensi di colpa, ma non sopporto l’ostentazione di tutto questo “amore e gioia” come se fosse normale. Non dico che tutte fingano, per carità… ma ognuna è fatta in modo diverso, io sono mamma e non martire, qualcun’altra sì… ma non la invidio! E vorrei che si riconoscesse anche il mio modo di essere mamma, che non ha nulla di mostruoso!! Bis, ti abbraccio forteeee!!!

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  27. erounabravamamma
    erounabravamamma 9 Novembre, 2010, 16:03

    ah sì, pure io con la pupa, la mia prima. l’hanno messa in culletta termica e io nemmeno andavo a vederla. dicevo: starà bene, come fosse una cosa che non mi riguardava, visto che ormai dalla mia pancia era uscita. il giorno dopo me l’hanno portata e io ho chiesto alla mia vicina di stanza: ma scusa, adesso che dovrei fare? e lei, molto semplice: io proverei con due coccoline. quella frase mi ha salvato, ma ci ho messo un bel po’ a capire cosa voleva dire essere diventata mamma.
    invece col pupo, il secondo… è stato tutto diverso. grazie alla pupa e a quel che mi aveva insegnato, lui ho saputo amarlo subito. ma va bene così, va bene tutto (basta arrivarci prima o poi, ciascuna coi suoi tempi e modi)
    baci

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  28. Imperatrice
    Imperatrice 9 Novembre, 2010, 15:23

    Come te ho voluto mia figlia fortemente,ho avuto una splendida
    gravidanza,un travaglio inesistente
    un parto naturale velocissimo,senza nemmeno un punto di sutura,nessun dolore,insomma un sogno.L’ho amata moltissimo mentre cresceva dentro di me,ma il giorno in cui è nata mio marito ha pianto ed io non ho provato nulla.Come te mi sono sentita un mostro,ma poi in brevissimo tempo l’amore senza forzature è esploso come un fiume in piena,e da quel momento il mio cuore è lei…
    Quindi ti capisco cosi come capisco tutte le donne che attraversano questo difficile momento…un bacio

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  29. rocciajubba
    rocciajubba 9 Novembre, 2010, 15:10

    Già quel sentimento è complicato per tante da raggiungere…dopo unc esareo deve davvero essere durissima!
    Forse una delle poche conquiste che stiamo facendo noi mamme di oggi è però l’onestà di dirlo: che i figli non sono sempre simpatici, che non sempre c’è amore a prima vista, che non è tutto bello e sereno, che ‘sti nani ci fanno anche impazzire…
    Non è una conquista da poco!

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  30. Trasparelena
    Trasparelena 9 Novembre, 2010, 14:44

    io l’ho avuto il colpo di fulmine. Solo che la bambina aveva già quasi 15 giorni…

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  31. Stima Di Danno
    Stima Di Danno 9 Novembre, 2010, 14:41

    Bellissimo post. Io ho preso in braccio mia figlia dopo 4 giorni di termoculla; è stato amore subito, appena l’ho sentita addormentarsi sicura sotto le mie carezze. Ma a causa di quei quattro giorni sono stata possessiva per almeno un anno, soffrendo e diffidando se qualcuno la prendeva in braccio e la vezzeggiava. Ora ci rido, ma allora arrivavo quasi ad odiare chi si intrometteva.

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  32. Genny @ alcibocommestibile
    Genny @ alcibocommestibile 9 Novembre, 2010, 14:41

    non sono mamma per carità. ma penso , da quel che sento e da quel che vedo , che quel che scrivi lo provino tutte. è come quando ti sposi,tutti dicono “i primi mesi sono perfetti”
    balle.i primi mesi sono un disastro.devi convivere e imparare a prendere le misure all’altro.
    con un mbambino credo sia tutto simile, ma estremanete amplificato!! ci vuol coraggio ad ammetterlo, ma farlo e averne la consapevolezza a mio parere pone le basi per essere una madre splendida.quindi se mai mi succederà di essere mamma, spero di avere la tua stessa onestà..:*
    (detto cio’ ricordo di aver studiato che è anche una cosa fisiologica, dipendnete proprio dagli ormoni…)

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  33. Plotina
    Plotina 9 Novembre, 2010, 14:38

    Per una mamma adottiva è la stessa cosa.
    Solo che in quel caso magari il bimbo ha 5 o 6 anni, o anche di più…
    E certamente dall’altra parte il bimbo è più grande.
    Ma le sensazioni, da quello che ho letto, sono le stesse. Non è detto che l’amore scoppi subito.
    E secondo me, non è certamente un processo che può essere forzato. Neanche se nostro figlio nasce dalla nostra pancia.
    Perché nostro figlio appartiene alla vita, non a noi.

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  34. 190.arch
    190.arch 9 Novembre, 2010, 14:35

    Molto bello il tuo post!
    Anche per me e’ stata dura all’inizio. Anch’io ho visto in mia figlia una sconosciuta, ho sentito anche tutti in torno che avevano delle aspettative “troppo alte”.
    Magari tutte le madri fossero cosi’ oneste.

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  35. Serena
    Serena 9 Novembre, 2010, 14:25

    Bellissimo post! Starà a meraviglia nel nostro blogstorming appena il server si deciderà a rivivere 🙁
    Io mi sono innamorata immediatamente (e mi fai venire il dubbio che ci sia differenza tra parto naturale e cesario), poi però sono stata travolta da un ciclone, e ho perso i pezzi per strada. Ogni maternità è difficile o facile a modo suo. E’ per questo che stiamo qui a parlarne!

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  36. pollywantsacracker
    pollywantsacracker 9 Novembre, 2010, 14:22

    bis, bellissimo questo post, è lo stesso che è capitato a me, dopo il cesareo. le ho potute vedere solo il giorno dopo, in incubatrice, e non le sentivo affatto mie, mi chiedevo chi cacchio fossero. le ho prese in braccio che avevano una settimana, e l’amore materno ci ha messo mesi ad arrivare. grazie di averlo detto.

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  37. Rita
    Rita 9 Novembre, 2010, 14:10

    davvero un bel post!!!Sono d’accorto con molte cose che hai scritto ma non con tutte, chiaramente ogni esperienza e ogni stato d’animo sono diversi e nessuna è giusta o sbagliata ma semplicemente diversa…
    Io però l’amore al primo sguardo l’ho provato davvero con entrambi i miei figli, anzi era amore ancora prima di vederli, solo sapere che erano dentro di me era già amore. Non è retorica, ma semplicemente quello che sentivo. Magari per te c’è voluto più tempo e non c’è niente di male, ma il colpo di fulmine può esistere 😀

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  38. con il ♥ e le mani
    con il ♥ e le mani 9 Novembre, 2010, 14:08

    macchè linciarti! qui bisogna elogiarti per la sincerità, per il coraggio di smentire i “luoghi comuni” e per la forza interiore che ci vuole per guardarsi dentro come hai fatto tu! 😉
    e comunque questa è la prova che se è vero che ogni bambino è diverso, lo stesso vale per le mamme! per mè l’amore è scattato subito, ma non è stato “occhi neglio occhi” quanto “pelle a pelle”. per mi madre è andata un po’ come racconti tu, lo dice sempre anche lei che all’inizio c’era -ovviamente- affetto e senso di protezione, ma l’amore è venuto dopo… un saluto affettuoso! linda

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  39. bismama 2.0
    bismama 2.0 9 Novembre, 2010, 14:01

    Ora si. All’inizio è dura riconciliarsi col mondo.

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  40. bismama 2.0
    bismama 2.0 9 Novembre, 2010, 13:57

    Questo commento è stato eliminato dall’autore.

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  41. LTfgg
    LTfgg 9 Novembre, 2010, 13:51

    Che tenerezza! 🙂

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