"Se vuoi puoi" ma anche "Vorrei ma non posso".
Sono diventata Bismamma dopo una scelta ponderata ma, soprattutto, sentita.
La prima volta che si sceglie di cercare una gravidanza si è più incoscienti. Diciamolo.
Conosci il desiderio, ma non hai certezze su dove la realizzazione di esso ti porterà.
Insomma, puoi avere tutta l’esperienza del mondo, acquisita con esperimenti su nipotibarraamici, lavoro da babysitter, ma è diverso.
Quando i figli sono degli altri, tu giochi a fare la mamma e può sembrare divertente, a tratti gratificante.
Ad esempio la mamma sputa veleno per fare ingoiare un boccone di pappa al nano, poi arrivi tu, canti “IlCoccodrilloComeFa” e il nano mangia. Si abbindola e mangia.
Non importa che di lì a poco scoprirai di averlo imbambolato con l’alito che sapeva ancora di nicotina o – peggio – di cannabis. Quello che conta è sentirsi brave. Pensare di avere i geni della mammitudine bene impiantati e che, al momento del bisogno, si risveglieranno e funzioneranno.
Quando, però, torni nella tua casa, nella tua vita, tutto ritorna normale.
Sei scema come prima e la mammità è ancora lontana!
Arrivano i tuoi figli e allora tutto cambia.
E ti ritrovi alcune volte a fantasticare di scappare via; indecisa tra gli EmiratiArabi – così col Burka non ti riconosce nessuno – e le Maldive.
Non lo faresti mai – non metteteci la mano sul fuoco però – ma lo pensi. Ed è normale che lo pensi! O anche se non lo è, chissenefrega! Il succo è che lo pensi, ma l’importante è che non lo fai! Ecco!
Oggi, è stata una di quelle giornate. Quelle che ruotano tutte intorno a un pensiero fisso: la fuga!
Ho googleato più volte EmiratiArabi, per capire veramente se il gioco vale la candela. Poi, dopo aver respirato e contato fino a 327, ho ritrovavo la forza di riprendere da dove avevo lasciato.
Il fatto è che, fondamentalmente, non sono infelice e nemmeno insoddisfatta. Sono così. A mezz’aria.
In attesa di qualcosa che so che avrò ma che, invece, voglio subito.
Leggo questo post di Paola e questo di Barbara e il primo pensiero è: ok non sono sola! Menomale.
Poi, invece, senza riuscire a tenere il cervello al guinzaglio, comincio a riflettere e la realtà è che non mi interessa realmente essere una messa male accompagnata . Mi interessa riavere il mio spazio. Quanto prima.
Sono una mamma felice, contenta della mia famiglia e soddisfatta della mia vita. So, però, che potrei esserlo ancora di più. E la mia stupida mania di rincorrere la perfezione, di lottare facendomi spingere dall’ambizione, non mi da tregua.
Dopo aver avuto First, la vita scorreva veloce. Dopo circa due anni l’avvento della materna.
Le ore d’aria. La ripresa del lavoro concepito come lo concepisco io. Totale sottomissione ai fascicoli e ai grafici.
Quando ho pensato di avere Second, i ricordi dei sacrifici fatti con First erano sbiaditi, scoloriti come una maglietta al sole. Poco chiari.
Così mi ero organizzata pensando che, dopo il compimento del primo anno della nana, dopo la sospensione dell’allattamento materno, avrei potuto rifare il mio lavoro – che non ho mai interrotto – e gli altri impegni, come prima. Rendendo come rendevo prima.
Avrei potuto farmi travolgere da un fiume di documenti e pratiche da analizzare. Avrei potuto nuotare in un mare di numeri e sfidare alcune leggi fisiche.
Avrei potuto presenziare alle riunioni. A tutte le riunioni.
Avrei potuto ricominciare la palestra.
Avrei potuto.
Sbagliavo. Avevo fatto male i conti.
Ho i nani raddoppiati e gli impegni triplicati.
Credo che non sia neanche doveroso specificare che ciò non significa che io sia pentita della mia scelta. Mi sembra abbastanza ovvio che non è di questo che parlo.
Semplicemente mi ritrovo con il dover riprogrammare a causa di una mia “stima” errata, tutta la mia vita.
Mi ritrovo con diecimila cose da fare, due nani a cui badare, una casa da seguire, un lavoro che mi impegna anche nei week end, degli impegni extralavorativi che SonoScemaAdAccollarmi….e potrei continuare fino alla sera di Halloween! Notte compresa.
Alcune volte sono volutamente deficiente. Cioè proprio cretina nel profondo. Non riesco mai a dire di no.
Così poi mi scopro impelagata in situazioni che hanno alla base promesse che voglio e mi fa piacere mantenere ma che mi mettono in condizioni di stravolgere le leggi di rotazione del globo terrestre, nonché la mia agenda!
E vorrei piangere. Perchè so che quella è sempre stata la mia valvola di sfogo. Perchè so che dopo due occhi alla Rocky – per le tante lacrime – mi sento sempre meglio e la voglia di ricominciare mi assale. E la grinta mi scorre nel sangue.
Ma non ci riesco. Perchè, fondamentalmente, non posso. Per quale motivo dovrei? Per un motivo che non esiste? Solo perchè sono “frustrata”? Solo perchè è un momento no e chiedo di più? Solo perchè vorrei avere la giornata organizzata come un cassetto portaposate di Ikea?
Non si può.
Intanto sono qui. Io, la fan numero 1 del movimento SeVuoiPuoi, a parlare di VorreiMaNonPosso.
Un paradosso eh?
Ma rimango. Scrivo. Mi divido tra mille cose. E aspetto.
Aspetto che ritornino i miei spazi.
Perché so che torneranno.
Perché DEVONO tornare, sennò vado a prenderli io da casa!
ciao Bismama, hai proprio ragione, la prima gravidanza si sceglie con molta incoscienza……….si pensa più alla magia che non agli aspetti pratici della situazione!:-) per la seconda (ancora non ci sono, ma immagino) bisogna essere ancora più incoscienti nel pensare di farcela a incastrare tutto con disinvoltura!complimenti!baci, Federica
Carissima, condivido tutto tranne una cosa: “Ho i nani raddoppiati e gli impegni triplicati”. Solo triplicati? Direi almeno quintuplicati! Però ascolta, non ti senti una gran figa quando una mono-mamma si lamenta di una cosuccia da nulla che tu hai già brillantemente superato? quando dall’alto della tua carriera bismamemsca puoi dispensare consigli e “non ti preoccupare”? Sono sicura che riuscirai a ritagliarti i tuoi spazi. Anche perché se non ce la fai tu, sticazzi che ce la faccio io 🙂 🙂 un abbraccio
come ti capisco… ah, come ti capisco!
baciuzzi
@Navigo_A_Vista: Grazie. E’ un commento bellissimo…!!!!!
Bis, io mi sento solo di darti tutto il mio sostegno. Ho la fortuna di sapere quanta forza, passione e amore metti nelle cose che fai e sono convinta che questo ti permetterà di farcela, riconquistare spazi e trovare se necessario nuove soluzioni
un bacio
Potevo averlo scritto io questo Post….mi ritrovo in tutto e per tutto… .Il problema è che io sono a quota 1, e sono già in totale crisi!!!!! Non avevo mai preso in considerazione l’opzione di fermarmi ad una sola polpetta, ma in questo periodo ci sto pensando…anche se mio marito non è dalla mia parte… .Appena potrei riprendermi qualche pezzetto della mia vecchia vita il pensiero di ricominciare daccapo mi devasta!!!!!
Poi quando crescono sarà tutto diverso, lo sò…ma adesso è trooooppo dura!!!!! Non ho più tempo per nulla, non ho più i miei spazi, a volte non riesco neanche a completare un pensiero…. .Vabbè…non voglio tediarti, solo dirti che siamo tutte nella stessa barca. Ma sono convinta che un giorno potremmo tornare ad essere quello che eravamo.Forse.
p.s. se ti convinci sulla fuga magari fammelo sapere và….:-)
come li ho incastrati? per spirito di sopravvivenza direi!
qualcuno su parlava di mariti (a cui la vita non è cambiata molto tranne che al rientro a casa può dar noia il pianto di uno o i capricci dell’altro) e di DELEGARE.
Ebbene, dopo un periodo in cui battevo il capo al muro e mi sentivo impazzire (…ho pianto e urlato per la disperazione) sono addirittura stata da uno psichiatra che mi ha guardata negli occhi e mi ha detto chiaramente di mandare a fanculo chi e ciò che mi faceva star male e CHIEDERE AIUTO al marito (perché ho solo lui) ed è esattamente ciò che ho fatto:
ho mandato a fanculo me stessa che pretendevo di voler far tutto a tutti i costi e adesso 2 ore al giorno ho un impegno (fonte di guadagno) e da 2 settimane mi sono iscritta in palestra ore in cui è il marito a stre con i bimbi oltre che cucinare e se c’è qualcosa da fare in casa aspetterà quando e se ne avrò voglia oppure lo farà il marito (già perché lui è contrario a chiamare una signora che mi aiuti in casa).
Avrò una montagna di panni da stirare in casa ma così i miei figli hanno una mamma serena e mio marito una moglie sorridente 🙂
@Cindy: non devi scusarti. Ci sono momenti in cui preferisco le critiche costruttive alle moine. Bacetti
uh, questo post avrei potuto scriverlo io (a parte la palestra che odio e i figli, ne ho “solo”1, ma attaccato a me tipo cozza come ne avessi2)
mio figlio ha 3 anni e solo ora che va alla materna mi sento rinascere, io creo e dipingo da sempre e per 3 anni non ho fatto nulla di tutto ciò facevo quasi “solo” la mamma, x di più a casa senza lavoro, che a volte sembra meglio ma spesso è peggio assai, almeno x il cervello! ormai ho più anni di ornella vanoni e dovrei/vorrei fare un altro figlio, ma se non avessi l’orologio che tic tac mi batte sul collo forse non ci penserei peggnente a farne 1 altro, perchè inizio a vivere di nuovo, è durissima annullarsi quasi, soprattutto se si hanno ambizioni, passioni ecc.. credo solo che non ci dovremmo accontentare, ma allo stesso tempo metterci un po’ in pausa, in attesa di ripartire, magari con passo diverso… ma è durissima!!! ti abbraccio forte.
Scusami, ho capito solo leggendo le vostre risposte che la mia suonava come una critica e non voleva esserlo, per cui mi tocca rettificare!
Io ti leggo (e non mi obbliga nessuno!) perchè mi incuriosisce il tuo modo di vivere la maternità!
Quel che non trovavo simile a me (in quel senso non condividevo…non era in condivisione con il mio approccio) era questa personalità così decisa (è raro che tu racconti i tuoi difetti) e stavolta ti ho vista più “scoperta” e quindi più umana!!
Va da sè che non ti devo far notare nulla…e anzi se hai notato un’aggressività nel mio post sei stata sin troppo signora a non farmelo notare. Sto a casa tua!
Belle cose
Cindy
@Ondaluna: grazie. Lo so che alcune cose non saranno più le stesse, è abbastanza ovvio. Io cerco solo di scandire alcuni momenti. Al momento la mia vita mi sembra solo un gran caos. Il mio lavoro non comincia e non finisce mai…è sempre un continuum e farlo con i nani appresso rende tutto più difficile.
@lasciamisognare: spiegami la storia degli impegni aggiuntivi. Ma soprattutto, come li hai incastrati??
@con il ♥ e le mani: anche io più leggevo di mamme incasinate più mi veniva voglia di addentrarmi in quel casino…Non tornerei indietro, ma è dura.
@pollywantsacracker: ahaha grazie per la rpecisazione. io pensavo lo portassero…
@caia coconi: Caia, dopo aver avuto First, passati due anni, gli spazi sono tornati. O forse me li sono ripresi…! Non lo so. So che ora rivoglio quello che SO per certo che avrò…ma non mi va di aspettare. Ragionamento scemo…ma derivante dall’esasperazione!!! Passerà.
@Plotina: mi consolo!
@Anonimo1: Beh che dirti. Non sono una che si può definire perfettina, ma capisco che dai post possa anche trasparire presto. Sono una che essendo cresciuta a pane e siPuòDareDiPiù lotta contro il perfezionismo. Che vivo come un difetto e non come un pregio….uff.
Sono contenta che tu mi abbia fatto notare questo aspetto…magari a me sfuggiva
Bis io ti leggo da un bel pò.
Comunque ho letto tutti i post dall’inizio, quindi si può dire che ti seguo da sempre. Leggendo il tuo blog traspare l’amore per la tua famiglia e la voglia di fare sempre di più. E nonostante questo sia un post di lamentela, quello che ho detto prima traspare anche qui.
Io, al contrario di Anonimo qui sopra, non ti trovo perfettina, da quello che ho potuto conoscere di te mi piaci perchè sei un vulcano che lavora sempre. A volte in silenzio e a volte erutta ma fai davvero tanto e mi sono ritrovata a invidiare tutta la tua forza. Perchè io credo tu sia una donna fortissima e, come le altre, supererai anche questa.
I tuoi spazi, ritorneranno. Lo sai già!
P.s. non ho riletto. Scusa la prolissità
Bianca
Bismamma, ti leggo da un pò e non ti ho mai commentata perchè ho percepito sempre un’aria troppo perfettina in te che non condividevo!
E’ la prima volta che riconosco il post di una mamma di due bambini! E’ molto più normale avere la sensazione che hai tu oggi e te lo dice una che vive con due minorenni di 7 e 10 anni e ha qualche anno più di te!
Io ho usato il sistema di Caia Coconi….la mia ex vita è un capitolo a parte, non tendo a tornare a quella…vado avanti!
E anche grazie ai blog come il tuo, capisco che non sono sola!!!
In bocca al lupo e come dice Pino Daniele E’ solo un giorno che non va, nun te preoccupà!!!
Cindy
Posso darti un consiglio (facile da parte mia: sono ancora nella fase “solo una nana e quanto vorrei il secondo!”)? PIANGI!
Perchè?
Perchè ti va.
Perchè ne hai bisogno.
Perchè ti aiuta.
Sono motivi più che validi.
non cadere nell’ottica maschile “piango solo se c’è una tragedia”.
Si può paingere anche solo per il nervoso di non risucire a fare quello che si vuole o si deve.
E aiuta.
E fai bene a dirlo e a urlarlo…
Anche io spesso penso di scappare e di non dare più segni di me… ma di fatto, non lo si fa… ma capita di pensarlo frequentemente.
Con 2 bimbe avute in meno di 2 anni, puoi immaginare come sto messa pure io…
Se mai un giorno decidi di scappare veramente, contattami: lo facciamo insieme!
E, giusto per riallacciarmi a quanto diceva Mammabradipo: mio marito continua ad andare in palestra, si è fatto la moto, e la sua routine è stata stravolta soltanto quando rimette piede in casa… con comodo!
Forse siamo noi che non riusciamo a DELEGARE… Grande verbo quello di DELEGARE!
pensiamoci.
Mi viene in mente una piccola osservazione (leggendo anche il commento di polly!).
Di mamme che si ritrovano nella tua stessa situazione ce ne sono, credo che prima o poi quasi tutte si scontrino con questo muro…ma i padri??? mai sentito un padre lamentarsi di non riuscire più a trovare i suoi spazi, la sua vecchia vita etc…
Abbiamo un grande peso da portare sulle spalle noi…diciamo che abbiamo quasi tutto il peso, la responsabilità che una famiglia dà…
Vedendola sotto quest’ottica direi che un po’ sclero ci è anche dovutamente concesso…
mia sorella che ha due bimbi di 2 e 4 anni due sere fa mi urlava al telefono: non ho più una vita, lo capisci??? RIVOGLIO LA MIA VITA!
una mia amica è in crisi perché ha due bimbe di 3 e 6 anni e per una di queste è stata chiamata dalla maestra perché “è troppo vivace”, leggi anche: le dia una calmata perché così non ci siamo per niente…
Questa mattina mi scrive un sms con scritto: Sto sempre peggio.Mi sento come un palloncino che continua ad essere gonfiato a dismisura. Per fortuna la mente ha mille risorse. Devo solo cercarle!.
Insomma, due figli è davvero difficile, sembrerà strano ma a volte le mamme con 3 bimbi mi sembrano più serene, sarà che si sono arrese alle “priorità contingenti” e non ci provano più con “tutto il resto”? mah…
senti bismama
il fatto è che l’idea che mi son fatta è che dovremmo accettare (non senza urlare, piangere, provare con grinta, etc etc, certo) che la vita di prima non tornerà più. punto.
è inutile inseguire quella vita lì. possiamo però riorganizzarla, magari non necessariamente come il cassetto ikea che mi sembra un’utopia, ma rassettare le cose, sfrondare parecchio, semplificare, buttare le posate spaiate e fare spazio per le emergenze. ecco, non per fare la maestrina che io sono ancora nella fase dei pianti alla rocky, ma secondo me il quid è lì. nell’evitare di guardare al prima come a un paragone a cui rifarsi.
basta. il prima non torna. c’è un dopo e noi dobbiamo adeguarci come donne ai nuovi ruoli.
un pensiero che mi aiuta è panta rei.
un’ossessione che mi ha fatto stare parecchio male in alcuni periodi della mia maternità era quella sensazione di irreversibilità, ma se uno la legge appunto come sì irreversibile, ma in mutamento, forse la fatica che talvolta assale e sopraffà, si lenisce.
comunque tutto sto papiro era per mandarti un abbraccio empatico.
e io ne ho solo uno.
posso fare la rompipalle, per prima cosa? negli emirati secondo me non portano il burqa.
ok, passiamo al post.
ci pensavo ieri sera.
adoro le mie bambine, ma nella vita non riesco a far niente oltre a lavorare e a stare con loro poche ore alla sera.
quando sono da spidocchiare è un evento imprevisto. un appuntamento dallo specialista incasina la mia programmazione, fino a diventare un evento drammatico. al sabato devo fare sempre una marea di cose che finiscono per accumularsi, diventando tutte urgenti e tassative.
fortuna che mia mamma riesce a seguire qualcuno (pochi) degli eventi drammatici di cui sopra. chennesò, ritirare il plantare della bimba, riportare i libri in biblioteca.
però devo ammettere di sentirmi un filino sopraffatta.
il padre, manco a dirlo, è inutile. ed è sotto infortunio da un anno. non le è MAI andate aprendere all’asilo.
“Ho i nani raddoppiati e gli impegni triplicati”
come ti capisco…come ti capisco….
con un figlio solo la vita è decisamente mooolto più facile, con due terribilmente più difficile…gli spazi per noi poi…..io sogno di riprendere la palestra, sogno e so che prima o poi ce la farò, penso intanto che quello che ho adesso non tornerà più mentre la palestra mi aspetterà sempre…ecco, il mio pensiero, se ti può consolare…
ok, io parto in vantaggio perchè la giornata “organizzata come il cassetto-porta-posate-ikea” non sono mai riuscita ad averla, quindi lo scombussolamento l’ho sentito meno (e poi sono ancora mono-mamma)…
però sai cosa mi viene da dirti, bismamma? che la vita mi ha insegnato una cosa (vale per la mammitudine ma non solo) DOBBIAMO VOLER VEDERE REALIZZATI I NOSTRI PROGETTI, MA DOBBIAMO ACCETTARE CHE NON SEMPRE ACCADRà… è banale? scontato? forse, ma per me è una massima importante. non dobbiamo -certo- lasciare gli eventi al caso, ma dobbiamo anche mettere in conto che non tutto andrà come vorremmo. sono stata spiegata?!
detto questo, sai -sembrerà un controsenso- ma post dopo post a me viene sempre più voglia di fare il secondo figlio… sarò matta? no, è che dietro alla stanchezza, alla rabbia, ai “piani andati storti” si legge un amore indiscutibile, indistruttibile e travolgente per tuo marito e per i tuoi nani che ti rende la bella persona che sei! forza bismama e grazie di cuore!
anch’io ho voluto il secondo figlio e probabilmente ne farei anche un terzo ma dopo il secondo, come dici tu, gli impegni triplicano e quindi magari il terzo aspetterà (forse anche invano…).
Ci son sempre quei momenti in cui ti ritrovi a guardarti indietro ma nonostante le difficoltà non torneresti comunque alla “vita precedente” perché SEMPLICEMENTE questa è quella che hai desiderato.
Io non ho vicino a me parenti e/o nonni che mi aiutano (abitiamo a più di 300km) e anche solo con uno è stata dura ma questo non mi ha fatto desistere dal raggiungere il mio desiderio di avere un altro marmocchietto per casa e ora ciò che mi ripeto e ripeto alla mia metà (che sembra avvertire più di me le difficoltà nonostante sia io quella a gestire la casa e la famiglia) è che ce la posso fare, ce la devo fare!
Anch’io ho pianto e urlato per la disperazione e il peso che mi sentivo addosso. ma passa. deve.
può sembrare strano ma nella mia settimana ho inserito impegni aggiuntivi che mi aiutano ad andare meglio avanti. sì è così. ho ritagliato delle ore da dedicare solo a me… che poi con la mente sono a casa dai miei figli è un’altra storia… 🙂
un abbraccio.
Quello che scrivi è di un’importanza fondamentale per le altre donne. Sincera, schietta, innamorata dei tuoi figli e della vita. Posso dirti che alcune cose torneranno, altre non saranno più le stesse, e, in genere, crescendo i piccoli, molte cose migliorano. So che non è molto, ma spero possa aiutarti a sperare nei momenti più bui.
Ti abbraccio.
@elavantin: guarda averne due è bello. Veramente…io li adoro, però essere privata della mia vita così a lungo è una tortura. Davvero.
Oh sì, geniale, la giornata organizzata come un cassetto portaposate di Ikea… quanto la rivorrei… Bismama mi hai convinta. Io mi fermo a uno. E ti abbraccio anche tanto!!!