Week end estivi

In un regime estivo in cui la parola ferie è innominabile, vivo aspettando il week end. 
Come se la mia vita non avesse altri scopi se non quello del sollazzo al sole e la devozione alla “vita da spiaggiata”. Faccio l’otaria anoressica e mi abbronzo rubando tutto il sole che c’è.
Come se quei due giorni che hanno il destino di essere il deretano della settimana, fossero gli unici per i quali valga la pena vivere. E infatti c’è pure chi c’ha lasciato questo status di fancazzisti da week end, in eredità:

“Il settimo giorno, Dio compì l’opera che aveva fatta, e si riposò il settimo giorno da tutta l’opera che aveva fatta” (Ge. 2:2)

… e se lo dice Lui, chi sono io per mettermi a discutere? Eseguo e basta.
Non è che io voglia divertirmi, ma devo per non incorrere in una sanzione divina!
Così passo la settimana a cercare eventi family friendly ma anche robe da coppia simil romantiche.
Mi sento il DottorJeckill&MrHide delle mamme. Ah!
Scrivo, appunto, prenoto. Ogni minuto del week end ha un suo destino prefissato. E si sa, sfuggire al destino è peccato mortale.
Il venerdì sera è adrenalinico. Il dente invalido non mi ferma.
Preparo valigie, raccolgo cambi naneschi e scelgo i miei vestiti in base all’agenda.
Pretty, chic, casual, etnic. Flessibilmente fashion.
Quello che in valigia non entra manco pe gnente, è l’imprevisto.
Quando la nana, di sabato sera, mentre mi doccio avvolta da un idea di profumo di spritz e cantando un omaggio a Amy Winehouse (…che pace all’anima sua, mi vengono i brividi!), si fa venire la febbre a 39°, il crollo neurologico mi guarda da dietro i vapori spalmati sullo specchio del bagno. E ride. Ride di me che sono esteticamente vicina al’urlo di Munch.
Salta il week end insieme ai miei nervi. Entrambi dal ponte più alto, senza elastico e senza rete.
E saltano pure i quattro giorni successivi.
Quattro giorni in cui avrei voluto vagare per le strade della città in cerca dell’armeria più vicina.
Quattro giorni in cui, invece, mi sono trasformata in un materassino deambulante dotato di pollice opponibile. Un materassino che spostava appuntamenti e ne cercava di nuovi. Perché il prossimo week end è alle porte e la Bibbia insegna che devo divertirmi il doppio per recuperare.
Devo!

P.s. la nana s’è beccata la sesta malattia e adesso è una cosa rosa a pois rossi pruriginosi. Cose da thriller.

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Commenti

  1. rossella
    rossella 31 Luglio, 2011, 01:24

    teribile! (nota con una r sola :D)

    coraggio anche qui in vacanza non va meglio… piove e fa freddissimo!!!!

    baciuzzi

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  2. Fabi
    Fabi 29 Luglio, 2011, 23:46

    Io sto week end mi sono slogata una caviglia perchè IO, quest’estate, non mi faccio mancare niente!!!!

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  3. PaolaFrancy
    PaolaFrancy 28 Luglio, 2011, 20:43

    Azz. Dai che è giovedí sera…sei pronta? Sei carica?
    Dai, sono sicura che anche la nana sará bella carica tra un paio di giorni 🙂

    Un bacone, paola

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  4. bismama 2.0
    bismama 2.0 28 Luglio, 2011, 18:49

    @serenamanontroppo: no ma speriamo non ci sia una prossima volta ;))

    @veru: no ma infatti. Sennò il suicidio mi avrebbe già citofonato due volte. Come il postino.

    @Chiara: sembra che domani dovrebbe essere tutto finito, intanto, però è debolissima… :((

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  5. Chiara
    Chiara 28 Luglio, 2011, 15:06

    Ah la sesta malattia! Anche il mio bimbo l’ha fatta durante un weekend, quando il lunedì l’ho portato dalla pediatra erano già quasi spariti i puntini rossi… quindi tranqui che domani sei già i carreggiata, pronta per un nuovo sbalorditivo finesettimana salentino (beata te!).

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  6. veru
    veru 28 Luglio, 2011, 15:04

    Ritenta sarai più fortunata 😀 Del resto alla fine dell’estate manca ancora parecchio… 😉

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  7. serenamanontroppo
    serenamanontroppo 28 Luglio, 2011, 14:08

    Che sfiga! L’ha presa proprio in forma forte…coraggio la prossima volta andrà meglio!

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  8. El_Gae
    El_Gae 28 Luglio, 2011, 14:05

    Sembra la narrazione del nostro week end scorso. O forse del prossimo. Stai su!

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  9. Chiaraluce Littledreamer
    Chiaraluce Littledreamer 28 Luglio, 2011, 13:10

    Quando ho aperto il mio blog volevo scegliere un titolo che rendesse bene l’idea della condizione di mamma-vittima degli imprevisti… ora sto lentamente imparando a raddoppiare alla prima occasione le cose perse (causa-imprevisto nanesco). Spero che tu possa raddoppiare prestissimo!!!

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  10. Nina
    Nina 28 Luglio, 2011, 12:53

    Eccerto che lo è: un SACROSANTO DOVERE! Perciò vedi di recuperare i giorni andati…perché l’estate è il tempo del divertimento!! Scherzi a parte capisco perfettamente il tuo mood, considerando che anche qui di vacanze neanche l’ombra, va da sè che il wikkend diventa il target verso cui convergono tutte le mie migliori intenzioni ( e i miei bisogni!) 😀
    Ancora stai lì? Corri a fare le valigie!

    Povera nana (e povera Bis). Vi auguro che passi presto.

    Un bacino ^^

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