Amore in evoluzione

Fare la mamma è un lavoro. Non raccontatemi il contrario perché non ci sono né sema.
Lo scegli tu e ok ma hai dei capi stakanovisti che ti fanno lavorare anche di notte e, soprattutto, non hai nessuno che ti dica come fare le cose o che ti riprenda se sbagli.
Sei in trincea dal primo giorno. E se il primo giorno, che non è uno stage non retribuito ma un vero e proprio contratto a tempo indeterminato, parti allagando coi lacrimoni i corridoi dell’ospedale, inutile dirlo, parti male.
Ma poi passa, si cresce insieme, le cose si evolvono e lui ha bisogno di te. Ma anche tu di lui. Anche se speri che il giorno in cui ti dimostrerà la sua indipendenza arrivi presto, man mano sei tu che diventi dipendente da quel nano che sembra un distributore automatico di pannolini sporchi.
È un’amore in evoluzione, fatto di fasi tutte da vivere e respirare. Non sempre semplici da affrontare però.
Questa (7 anni), una fase dell’insubordinazione, della richiesta di indipendenza, dello scontro verbale, dei no, dei pianti, del sovversivismo e della supposta gelosia nei confronti delle nostre attenzioni su di lei (Second). Questa una fase che ti sfinisce psicologicamente fino al midollo. Perché sono autoritaria ma non sono brava a imporre dei divieti che mi scappa da ridere. E c’è che a volte mi sembra di essere egoista. Anche se sto costruendo, mattone su mattone, il loro futuro.
E la mia dose di presenza che sembra non bastare mai. La voglia di avere un clone, talvolta, è tantissima.
E non so perché mi racconto queste cose.
Forse perché ora, la paura che questo sia solo il prezzo da pagare per quei primi mesi in cui non ho fatto da mamma perché in balia della depressione post partum, ha cominciato a essere davvero ingestibile. O forse, ingestibile, lo è da mesi.
A volte pagherei per avere delle conferme dall’esterno, sapere che sto facendo bene il mio lavoro di mamma. Che gli errori che sto facendo sono solo propedeutici alla nostra crescita.
E non è insicurezza. E non sono sensi di colpa. Solo pensieri sconnessi tra loro ma legati come charms ad un unica catenella: la paura. La paura che eventuali errori di oggi si ripercuotano su di loro, domani.

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Commenti

  1. fanzyhelly
    fanzyhelly 18 Gennaio, 2012, 09:33

    io mi sono appena iscritta e d ora in avanti ti seguirò cn piacere,ho 23anni e non sono ancora mamma. lo desidererei moltissimo,sono sincera e credo a tutte le preoccupazioni che hai cm lo stress a volte o la paura di non farcela.è normale xk abiamo la responsabilità di come crescerà e di che persona metteremo in società…ma devi ricordare che nessuno in certe cose ha un manuale,tutti siamo sulla stessa barca e si cresce insieme sbagliando e sorridendo di qualche gaff…fatti dare consigli da nonne,mamme o persone che ci sono già passate da tempo…oppure crea dei diversivi x farli stare buoni x avere +tempo x te…e risparmiare denare…ad esempio iio cn la mia nipotina Alessia, una vera peste,ogni volta che è cn me, le faccio scegliere dal monitor del pc tutti i disegni che le piacciono,quelli bianchi da colorare,poi in 2minuti glie li stampo,we lei passa le ore a colorare…tra l altro le fa bene…presto ne parlerò anche nel mio blog …in consigli x i +piccoli…se ti fa piacere…quando hai tempo,vienimi a trovare.baci

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  2. worldwidemom
    worldwidemom 17 Ottobre, 2011, 08:41

    Io passo tutti i santi giorni, minuti, secondi con loro…ho le tue stesse paure.I tuoi stessi pensieri.
    Mi faccio le stesse domande.
    Credo che faccia parte dell’essere madri e un po’ di autocritica fa bene ma non troppa.
    Sei un’ottima madre e me lo sento di scrivere anche se non ti conosco personalmente ma “solo” telematicamente.
    Come probabilmente lo sono anche io. Facciamo, brighiamo, CI SIAMO, li amiamo…crescono felici.
    Guarda loro. SOno felici? Ti sembrano bambini con dei problemi? Non credo proprio. Non ci credo.
    E allora stai facendo tutto bene. Con errori e tutto, perchè ci sta. Perchè non siamo perfette.
    E per fortuna.

    Ti abbraccio

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  3. simplymamma
    simplymamma 15 Ottobre, 2011, 12:09

    scusami bis ma se tutte le mamme fossero come noi, ovvero si mettessero in discussione così tanto tanti figli starebbero meglio. io sono come te eccessiva nell’ipercriticarmi e nel valutare ogni singola azione e nel vedere errori miei in ogni comportamento suo…ma noi siamo donne e soprattutto loro sono figli con una loro personalità, con le loro fasi di crescita, con il loro modo unico di osservare e agire. noi facciamo passi…sbagliati o no, razionali e a volte no ma abbiamo in mente la direzione e credimi questo è già essere delle brave mamme. continua ad essere quella che sei il giusto o sbagliato lo vedremo tra ventanni…

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  4. perché no?
    perché no? 15 Ottobre, 2011, 10:44

    Cara Bis, penso davvero che noi mamme dovremmo essere più indulgenti con noi stesse, meno severe. Se il nostro comportamento verso i ns figli è “onesto” cioè se crediamo in buona fede che quello che stiamo facendo x loro è giusto, io penso che vada sempre bene e che a lungo termine anche loro sentono che la loro mamma si è sempre comportata coerentemente a quello che pensava fosse giusto. Forse mi sono un po’ attorcigliata… ma ci credo! Un abbraccio

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  5. cily75
    cily75 15 Ottobre, 2011, 00:05

    Che belle parole…eppure io mi dico sempre una cosa, e ci credo tanto. Non esiste una mamma perfetta. Non una che non sbaglia. Ma ci sono mamme che sanno tenere la mente aperta, ascoltare e farsi attraversare e scuotere dalla vita, e dai figli. Che sanno capire un errore e tentare di cambiarlo. Che sanno ascoltare al di là delle proprie convinzioni. Che sanno non avere certezze granitiche. Ecco.. Quelle, secondo me, sono le brave mamme. Quelle che si evolvono con i propri figli. Che insegnano che la vita è fluida e morbida, e che ci sono infinite possibilità. Il tuo post si intitola amore in evoluzione bis…per me SEI un’ottima mamma.
    http:/ragionesentimentocaos.blogspot.com

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  6. valepi
    valepi 14 Ottobre, 2011, 23:14

    hai il sacrosanto diritto di metterti in discussione quando vuoi, per i motivi che vuoi, di farti domande, di avere dubbi… ti permetterà di crescere, di andare avanti, di avere, trovare, dare e darti conferme…

    … ma non ti permetto di dirti che non sei una buona madre, o che hai fatto degli errori irreversibili perchè hai avuto quel momento di depressione… non te lo permetto perchè ho potuto guardarti negli occhi mentre parlavi dei tuoi figli, di tuo marito della tua famiglia e ho visto, sentito, toccato l’amore che hai per loro…

    … e l’amore non porta mai errori ai figli… non esistono i figli perfetti, non esistono le mamme perfette… esistono persone, personcine, bimbi, adulti… ognuno con un proprio carattere e personali peculiarità…

    … non darti addosso, non lo meriti, non permettertelo…

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  7. bismama 2.0
    bismama 2.0 14 Ottobre, 2011, 22:52

    Ora ricomincio eh: ma porsi delle domande e fondamentalmente non avere le risposte, serve comunque? O_O

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  8. pinkmommy
    pinkmommy 14 Ottobre, 2011, 18:09

    mio figlio ha quasi 7 anni, siamo in piena ribellione che manco la preadolescenza, passo con lui tutti i santi pomeriggi e mi faccio le tue identiche domande e ho i tuoi stessi dubbi…proprio oggi pensavo a un post sui terrible seven…vado a naso, e spero di non fare troppi danni…

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  9. Zia Atena
    Zia Atena 14 Ottobre, 2011, 17:37

    Bis, se potessi avere l’autorità di dirti che sei la mamma migliore che i tuoi figli possano avere lo direi.
    Però nè io nè nessun altro può stabilirlo, come allo stesso modo non può essere stabilito il contrario, perchè ognuno farà il genitore a suo modo, proprio perchè è un lavoro che non ti insegnano.
    Il fatto che tu te lo chieda significa solo che stai andando nella direzione giusta, ascoltare i tuoi figli…e non solo in senso letterale!
    E continuerai a farti queste domande anche quando saranno grandi, indipendenti, perchè l’hai detto tu, Mamme non si nasce, ma si diventa e una volta che lo si diventa non si smette più di esserlo!
    Ti abbraccio

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  10. StelleGemelle
    StelleGemelle 14 Ottobre, 2011, 17:16

    quando ho letto il tuo post mi sono rivista al 100%…quindi non solo la sola a fare questi pensieri….anche mia mamma era casalinga e adesso è lei là con le mie bimbe….credo (ma è solo per stare meglio forse!) che i nostri figli saranno nella maggior parte figli di donne che sono state poco presenti causa lavoro…..ma la qualità c’è anche se con regole imposizioni e divieti…quindi crescono tutti uguali, nel senso che sono tutti abituati a stare senza’ mamma…..è la ‘normalità’….questi sono pensieri sparsi come i tuoi…che restano lì…appesi a quella catenella…perchè di lavorare bisogna!!!
    un abbraccio

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  11. La solita mamma
    La solita mamma 14 Ottobre, 2011, 15:40

    “A volte pagherei per avere delle conferme dall’esterno, sapere che sto facendo bene il mio lavoro di mamma. Che gli errori che sto facendo sono solo propedeutici alla nostra crescita”: non sai quanto condivido queste tue frasi. Nel mio caso a volte penso che proprio adesso che i miei bambini hanno rispettivamente 5, 3 e 2 anni e cominciano ad essere autonomi, si stia abbattendo su di me la depressione post-partum, a scoppio ritardato. Leggendo il tuo blog e quello di altre mamme che hanno una profondità e, al tempo stesso, una leggerezza nell’affrontare l’essere mamma oggi ci si sente un po’ meno sole. Grazie per avere condiviso questo tuo momento privato.

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  12. *Shaina*
    *Shaina* 14 Ottobre, 2011, 14:51

    Il fatto stesso che tu ti ponga questi interrogativi fa di te una buona madre…

    🙂

    Stai tranquilla 🙂

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  13. Biancume
    Biancume 14 Ottobre, 2011, 14:34

    cara BIS
    viste le due gravidanze ravvicinate e l’imminente espatrio sono mamma a tempo pieno da circa tre anni ma mi pongo le stesse domande, mi chiedo se dedico loro, pur avendone il tempo, le giuste attenzione. A volte mi guardo dall’esterno e sono sicura che sto commettendo degli errori. Spesso mi dico “speriamo di non fare troppi danni”, ma già il fatto che il dubbio si faccia avanti in fondo credo sia un buon segno

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  14. mafalda1980
    mafalda1980 14 Ottobre, 2011, 14:07

    Che bel post pieno d’Amore!
    Anch’io sono pedagogista e anch’io sono piena di dubbi. Le granitiche certezze fanno colare a picco.
    Da quello che scrivi secondo me sei una gran Mamma, proprio perché ti domandi se lo sei.
    Ti mando un bacio grande, buon weekend.

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  15. bismama 2.0
    bismama 2.0 14 Ottobre, 2011, 12:36

    @Ska: no ma infatti, non se ne esce dalle pippe mentali!

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  16. bismama 2.0
    bismama 2.0 14 Ottobre, 2011, 12:33

    @veru: infatti quando entri nel circolo vizioso del “ma tutti questi dubbi non gli faranno del male?” capisci che ti serve uno con la laurea cum lode e bacio accademico. Però è davvero difficile sai?

    @Anonimo/raffaella: infatti dipende anche da questo. L’altro giorno mi ha detto una cosa, legata a lavoro (mio) e tempo libero (suo) che mi ha fatto inondare i dotti lacrimali. Aaaaah (sospiro).

    @Anonimo/Alice: “Penso che la mia mamma era casalinga, io invece sostengo che le donne dovrebbero lavorare anche solo per non dipendere economicamente da nessuno. l’autonomia è importante, e va insegnata ai figli fin da subito. ma poi ho paura che il prezzo lo paghi mio figlio, e magari sto sbagliando tutto.” questo pensiero lo faccio anche io. Mi ripeto “ma mia mamma era sempre presente… io invece?” uff!

    @Arianna: si, visto dal tuo punto di vista è ancora peggio. Un pat pure per te e olè!

    @Anonimo: può anche essere che siano sensi di colpa e che io non sia una buona mamma. Sta di fatto che provo a migliorarmi facendomi domande finalizzate al mio benessere mentale e a quello dei miei figli. Questo per me è un passo importante.

    @Nina: grazie.

    @Ondaluna: purtroppo il passato ti prende la residenza dentro e si risveglia sempre nei momenti in cui la tua sicurezza vacilla un po’.

    @Alem: 🙁

    @Anonimo/rugiada: sono me stessa. Non riesco a costruirmi false personalità e questo spero non sia un errore.
    La frase di Freud è il peggior incubo per le mamme :DDD

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  17. Ska
    Ska 14 Ottobre, 2011, 12:33

    A volte leggi proprio nei miei pensieri! Questi giorni ne parlavo con una mia amica (mamma come me di un nano 1enne) e dicevamo che: “cavolo, ti rendi conto che è per sempre? Non si può staccare mai!”.
    Hai ragione, a volte ci vorrebbe un clone..
    Ma poi saremmo contente di far vivere lui al posto nostro? Aiuto.. che difficile!

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  18. Anonymous
    Anonymous 14 Ottobre, 2011, 12:06

    sii spontanea e non stressarti troppo! Vai benissimo!

    Una volta un paziente chiese a Freud come comportarsi con il figlio e lui rispose “qualunque cosa le dica lei riuscirà a farlo nel modo sbagliato”

    rugiada

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  19. Alem
    Alem 14 Ottobre, 2011, 11:53

    io convivo costantemente con questa paura, anzi direi terrore.

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  20. Ondaluna
    Ondaluna 14 Ottobre, 2011, 11:04

    Tu pensa ad oggi, e vivi pienamente il presente:
    il passato è ormai andato,
    ed il futuro non ci è dato di saperlo…

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  21. Nina
    Nina 14 Ottobre, 2011, 10:45

    @Anonimo cerchiamo di andare un po’ più a fondo nelle cose invece di fermarci alla superficie eh!

    Ammiro le persone che si interrogano, che si pongono domande, che si mettono in discussione, invece di rimanere marmoree nelle loro convinzioni di comodo. Perché sarebbe molto più facile attribuire responsabilità all’altro, all’esterno. Molto più scomodo cercare di migliorarsi, continuamente.
    Perciò credo che una madre che si pone domande, è una mamma in divenire, una mamma preziosa.

    Ti abbraccio Bis 🙂

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  22. veru
    veru 14 Ottobre, 2011, 10:16

    E te pareva che non c’era il rompi00 della situazione 😀

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  23. Anonymous
    Anonymous 14 Ottobre, 2011, 10:05

    Secondo me invece sono proprio insicurezze e sensi di colpa che ti avvisano forse che non stai facendo fino in fondo il tuo dovere di mamma?

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  24. Anonymous
    Anonymous 14 Ottobre, 2011, 09:56

    ecco, è quello che molto spesso penso anch’io. Ho un figlio solo (3 anni) e a volte mi sembra di essere troppo assente o di essere troppo autoritaria. Penso che la mia mamma era casalinga, io invece sostengo che le donne dovrebbero lavorare anche solo per non dipendere economicamente da nessuno. l’autonomia è importante, e va insegnata ai figli fin da subito. ma poi ho paura che il prezzo lo paghi mio figlio, e magari sto sbagliando tutto. e poi leggo i tuoi post e mi rassereno. perchè mi rendo conto che siamo tutte nella stessa barca. tutte a pensare se quello che stiamo facendo va bene. e allora basta ripensamenti. mio figlio sorride, vorrà pur dire qualcosa :))

    Alice

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  25. Arianna
    Arianna 14 Ottobre, 2011, 09:53

    Io questi pensieri li faccio ogni santo giorno. Se in più ci aggiungi che sono pedagogista e che, quindi, in teoria DOVREI sapere come si fa (grande balla), l’insicurezza aumenta a dismisura!!
    Pat pat sulla spalla.
    vistodalei.splinder.com

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  26. Anonymous
    Anonymous 14 Ottobre, 2011, 09:51

    P.s. sono Raffaella 🙂

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  27. Anonymous
    Anonymous 14 Ottobre, 2011, 09:51

    Cara Bis, secondo me sei un OTTIMA mamma, perchè devi pensare il contrario. Purtroppo il tempo da passare con loro è sempre poco, il lavoro ci tiene impegnate troppo troppo tempo, ma come si fà!
    Io credo nel tempo di qualità, certo non è sempre facile, io ad esempio sto fuori dalle 7.00 alle 19.00, un tempo infinito e quando torno sono proprio strmata, ma cerchiamo con mio marito di fare del meglio. Bisogna vivere il momento, loro crescono molto in fretta e sai quale è la mia paura? Quello di non essermelo goduto in pieno…

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  28. veru
    veru 14 Ottobre, 2011, 09:45

    Bis, io non sono mamma ma sono donna e come tale mi permetto solo di darti un consiglio: so che è difficile ma metti da parte la paura e viviti al meglio l’esperienza di oggi perchè per quella di domani c’è tempo. E non avere timore di fare ai tuoi figli del male, semmai pensa a quanto la tua paura di fare loro del male possa davvero fargli del male. Fare la mamma è un lavoro, lo dico sempre, ed è per questo che ho scelto per ora di non lavorare a questo progetto.

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