Betty Boop affonda il Bagnino
Lui ha la maglietta rossa con scritto Salvataggio. È il bagnino.
Si atteggia a figo del Lido e ammicca alle ragazze opportunamente scelte col lanternino tra la bolgia del costume infilato tra le chiappe e il mascara colante.
Sceglie la preda e comincia la danza dell’accoppiamento.
Sguardi intrecciati quasi per caso, sorrisi accennati, occhiate sfuggenti e infine lui si avvicina. Attacca bottone con una scusa qualsiasi. Il più delle volte con un complimento becero che però lei accoglie con un sorriso imbarazzato e un dito su cui attorciglia una ciocca di capelli.
Lui lo sa, è solo questione di poco tempo e sarà sua.
Lui continua a parlarle guardandola fissa negli occhi, lei continua ad attorcigliare ciocche finché non finisce le dita a disposizione e sorride da orecchio a orecchio senza spiccicar parola. Come ipnotizzata.
Lui però sa. È cotta ed è il momento di farla tribolare un po’. Si allontana, risale sulla torretta di guardia, fa finta di non accorgersi di lei per un periodo sufficiente a farla sclerare, farle scendere l’autostima alle ginocchia e farle credere di non essere sufficientemente all’altezza.
Lei comincia ad innervosirsi e nell’ordine: parlotta con l’amica sparlando di lui, si spazzola i capelli, li sistema in una treccia, li scioglie, li risistema in una coda alta, si spalma di olio abbronzante, infila gli slip nel sedere per scoprirsi il più possibile, si stende a pancia in giù e aspetta. A un attimo dalla frittura decide che è ora di agire. Si va da lui.
Si alza, si risistema i capelli, mette gli orecchini, dice qualcosa di incomprensibile alla sua amica e si avvicina alla torretta. Lei è convinta di essere il predatore. Ah, povera illusa.
Lui aveva calcolato tutto. Quando la vede arrivare fa un cenno d’intesa al bagnino dell’altra torretta e fa l’indifferente parlando con altre personcine che son lì vicino.
Lei lo invita a fare un bagno.
Lui accetta. Vincitore.
Lei comincia ad entrare in acqua ma Lui dopo pochi passi le chiede di avere pazienza. Deve sistemare una boa; storia di vitale importanza. Altri tre passi e c’è da spostare un pedalò che intralcia le coppie nella zona di balneazione a luci rosse. Ancora due passi e una comunicazione di servizio all’altro bagnino. Probabilmente per riscuotere la vincita della scommessa della giornata.
Finalmente si tuffa. Lei saltella per gli schizzi, si copre il viso e cerca di parare i capelli perché non si bagnino. E a lui, probabilmente, scende la catena.
Le chiede ancora un attimo e va a fare una nuotata in lontananza.
Lei lì, ad aspettarlo. In piedi, da sola, intenta solo a spostare l’acqua con i palmi delle mani. Come una Betty Boop qualunque.
Torna dopo un po’, giusto il tempo di mostrare bicipiti e dorsali in azione.
Parlottano un po’ in acqua.
Lei si avvicina – ingrifata – ed emette ultrasuoni che dicono “toccami!”.
Lui si avvicina e più bastardo che mai, fa finta di baciarla ma dribbla le labbra e le sussurra qualcosa all’orecchio.
Lei è visibilmente infastidita. Lui è troppo compiaciuto della sua apparente vittoria per riuscire a notarlo.
Escono dall’acqua sorridenti, anche se in realtà non è successo nulla.
Lui è tronfio. Lei ha uno sguardo strano, quasi diabolico.
Lui torna alla torretta con i pantaloncini e la maglietta bagnata di acqua salata che toglie e appende alla torretta perché asciughi in qualche minuto sotto al solleone.
Torna verso di lei e le dice: “allora, dove ci vediamo stasera?”
“Ehm… no guarda ho da fare con la mia amica!”
Lui è spiazzato. Non se l’aspettava. Rimane senza parole. Pensava di averla già nella rete insieme a cefali e sgombri.
Ci riprova.
“Ma dai. Sei sempre con la tua amica, ci siamo appena conosciuti, sarebbe il caso di approfondire la conoscenza. E poi vuoi mettere se mi vedono qui con una bellissima ragazza come te?”
“Sì ma tu esci con la maglietta da bagnino alla sera?”
“No, quando stacco mi cambio ovviamente.”
“E allora non se ne fa niente. Eri meglio con la maglietta con su scritto Salvataggio. Sarà il fascino della divisa. Niente di personale eh, ma se mi vedono con te in giro perdo punti. Ciao.”
Colpito e affondato.
Sono saltata in piedi e l’ho applaudita. Ero quasi lì accanto. Il bagnino m’ha imbruttita e se affogherò probabilmente non mi salverà ma lei… Lei è diventata il mio mito.
Secondo voi, ora lui si guarderà allo specchio prima di pensare che la maglia da bagnino lo renda indiscutibilmente fascinoso? Io penso di sì.
Un mito davvero!
C’è ne fossero di più, di ragazze così!!!
..applaudo in coro con te!!
Ahahaha ODDIO Muoio!!! Presentamelaaaa!! Donne così sono un mito!!!!! Magari ti salva proprio lei….