Bridget Jones’s baby: il libro del quarto capitolo

Bridget Jones, finalmente, è tornata e con lei il quarto libro: Bridget Jones’s baby! Più in forma che mai e, questa volta, molto più vicina alla Bridget che abbiamo conosciuto nel primo libro, quello che ha regalato il successo a Helen Fielding e al suo personaggio.

Bridget Jones's Baby

Già perché, da fan sfegatata della single più imbranata del mondo, ho letto tutti i libri e visto tutti i i film della saga e quando ho letto Un amore di Ragazzo, il terzo libro uscito nel 2013, sono rimasta un po’ delusa. Dalla caduta di stile del personaggio, dalla trama che sembra trascinarsi faticosamente dalla prima all’ultima pagina, dall’intreccio… insomma, non era la Bridget che piaceva a me e che mi ha conquistata.

Questo quarto libro è come fosse il prequel del terzo, un po’ contorto, lo so. Sarebbe stato più semplice il contrario, ma questo è.

In libreria, meno di un mese fa, è uscito Bridget Jones’s Baby e, per la prima volta, subito dopo il film. Ho già visto il film due volte e letto il libro prima in ebook e poi su carta.
Ora, dimentichiamo un attimo quello che è successo in Un amore di Ragazzo, e ricapitoliamo dove avevamo lasciato Bridget.

Come li abbiamo lasciati prima di Bridget Jones’s Baby

Nel secondo libro e film (Che pasticcio Bridget Jones) dopo le mille peripezie del primo capitolo, Bridget e Mark stanno insieme ma ora succede di tutto: da Bridget che pensa Mark la tradisca (e invece poi scoprirà che così non è) a Bridget che pensa di essere incinta (e invece no) litiga con Mark, si lasciano e ci ricasca con Daniel nel viaggio in Thailandia (durante il quale passerà anche una bella manciata di giorni in carcere).
Il film finisce con Mark che chiede a Bridget di sposarla.

Bridget Jones's Baby

Bridget Jones’s Baby: la storia

Ok, io cercherò di non spoilerare nulla, ma magari leggete piano, con moderazione e chiudete la pagina appena sentite odore di spoiler ok?

Bridget è cambiata, cresciuta ma anche più magra e con molta più autostima. Nonostante la proposta di matrimonio di Mark, alla fine del secondo libro, la ritroviamo comunque single.
C’è solo una differenza tra il libro e il film: nel libro i protagonisti sono sempre Bridget, Mark e Daniel mentre, nel film Bridget, Mark e Jack (la new entry che nel film viene interpretata da Patrick Dempsey).

La situazione è questa (sono cose che potete vedere anche nel trailer del film e quindi no, niente spoiler): Bridget che è il produttore esecutivo di un noto programma televisivo ci ricasca con Daniel, il bello e dannato, e ci finisce a letto.
Circa una settimana dopo, al battesimo di uno dei due figli di Jude, Bridget incontra nuovamente Mark e, anche con lui,  finisce per amoreggiare e andarci a letto.
Dopo qualche settimana scopre di essere incinta e, nel panico, anche di non sapere chi sia il padre: Mark o Daniel?

Bridget Jones’s Baby: il mio parere sul libro

Come in tutte le saghe, difficilmente gli episodi successivi riescono a eguagliare il primo che rimane quello di maggior successo e, per me, è stato così anche in questo caso.
Il Diario di Bridget Jones rimane il più bello ma con Bridget Jones’s Baby se la giocano alla grande. Questo quarto libro è divertente, con un intreccio che ti tiene incollata dalla prima all’ultima pagina e personaggi collaudati, ormai evoluti, ma sempre divertenti e interessanti.

Mi è piaciuta molto la storia e anche uno dei messaggi che passa, silenzioso, tra le righe.
Bridget accetta di tenere con sé il bambino anche senza sapere chi sia il padre e non mette mai in discussione questa scelta. Sa che potrebbe rimanere sola a crescerlo ma non si scoraggia e va avanti e, seppur fra improbabili situazioni tragicomiche, niente la smuove.
Al centro della storia, quindi, una donna che passa dalla disperata ricerca di un uomo che la completi e non la faccia più sentire una zitella destinata a morire sola divorata dai cani alsaziani sul pavimento della cucina a una che accetta la maternità single. Questo ha fatto crescere il personaggio quel tanto che basta per non far cadere la storia in un noiosissimo cliché.

Categories: Libri e letture, Lifestyle
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