5 modi di combattere l’inquinamento domestico e migliorare la qualità dell’aria in casa
L’inquinamento domestico non è un argomento semplice da affrontare soprattutto perché viene spesso trattato con sufficienza e non ci si rende conto del fatto che sia responsabile di patologie di vario grado a carico del sistema respiratorio.
Detto ciò, serve davvero spiegare quanto sia essenziale ridurlo al minimo in ogni casa?
Nonostante le fonti di inquinamento domestico siano molte, questo è legato soprattutto alla cattiva qualità dell’aria che respiriamo nelle nostre case che spesso può anche provocare malattie gravi: bronchite cronica, asma, malattie polmonari e soprattutto le allergie.
Nel 2000 anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha riconosciuto come diritto inviolabile il poter respirare aria sana e pulita negli ambienti indoor, quali luoghi di lavoro (non industriali) e abitazioni private.
La cosa più grave è che, documentandomi per diversi motivi tra i quali la mia allergia e la collaborazione ormai storica con Dyson, ho scoperto che nonostante quasi nessuno lo sappia, la qualità dell’aria fra le nostre pareti domestiche in alcuni casi è anche più nociva dello smog cittadino.
Inquinamento domestico: ne esistono due tipi
Esistono due tipi di inquinamento domestico o inquinamento indoor: quello provocato fonti ambientali come i componenti d’arredo, gli elementi strutturali, quali pavimenti e soffitti, stufe, apparecchi elettrici, tappezzeria, vernici e materiali di rifinitura e quello provocato dalle fonti legate alle abitudini come l’uso di candele e deodoranti, fumo, abiti, prodotti chimici per la pulizia della casa e per l’igiene personale, umidità, condizionatori e deumidificatori.
Io, per esempio uso i bruciatori di essenze naturali al posto dei deodoranti che, comunque sono chimici e possono inquinare l’aria che respiriamo.
In ultimo, i principali responsabili dell’inquinamento, sono gli agenti inquinanti; qualche esempio?
Agenti inquinanti chimici: tra i più importanti il monossido di carbonio, la formaldeide, l’ozono, l’amianto, i pesticidi, i composti organici volatili (VOC).
Agenti inquinanti biologici: sto parlando di acari, allergeni di animali domestici, batteri, virus, muffe.
Agenti inquinanti fisici: è l’inquinamento elettromagnetico, generato da impianti e apparecchi costruiti dall’uomo.
Come combattere l’inquinamento domestico
Ora che sapete cos’è e cosa provoca l’inquinamento domestico, passiamo alla fase 2: come combatterlo.
Anche se sembra complicato, per respirare aria pulita in casa basta veramente poco.
- Una scarpiera all’ingresso: i giapponesi hanno molto da insegnarci! Questa piccola accortezza fa in modo che tutto lo sporco che abbiamo sotto le scarpe non vada sui nostri pavimenti. Se avete un neonato che gattona è un imperativo!
- Preferite aspirapolveri con il filtro dell’aria HEPA: io sono una #Dysoniana convinta, conosco queste macchine e mi hanno veramente migliorato la vita riducendo quasi a zero i sintomi della mia allergia. L’aria che esce fuori da un’aspirapolvere con filtro Hepa e con l’ulteriore filtro (come Dyson) è più pulita di quella che respirate. Dopo aver aspirato i pavimenti, per igienizzare, potete usare anche una macchina a vapore.
- Maglio i mobili naturali: rispetto ai mobili ultramoderni che contengono colle e finiture piene di sostanze chimiche, il legno ha sempre la marcia in più.
- Adottate una pianta: nelle serre potete trovare molte piante verdi disinquinanti capaci di rigenerare l’aria. Tra quelle più efficaci il ficus, l’edera e l’aloe vera.
- Utilizzate un purificatore d’aria: e anche in questo caso, la risposta arriva da Dyson. Pure Hot + Cool rappresenta l’ultima generazione di purificatori Dyson che ispirato all’effetto Coanda, è anche in grado di indirizzare perfettamente il getto d’aria. Silenzio assoluto, nessuna pala grazie alla tecnologia Air Multiplier che permette di proiettare un flusso d’aria ininterrotto e a lungo raggio (quando ci sono capitata davanti per la prima volta non mi capacitavo), un filtro HEPA 360°, sigillato in fibra di vetro, che rimuove dall’aria le particelle ultrafini, inclusi pollini e batteri e, infine, una tecnologia che analizza, purifica e comunica automaticamente i dati all’App Dyson Link, consentendo di effettuare il controllo dell’ambiente a distanza.
Ecco un video su come funziona il Dyson Pure Hot+Cool Link