Mammy&Daddy voice. Di pannolini e mammismo

 E’ ufficiale.

Dopo essere diventata due volte mamma, e dopo 10 mesi dall’ultimo parto, ho capito che io, di pannolini, non ci capisco proprio una mazza

Cominciamo dall’inizio, dalla notte dei tempi: la prima lezione del mio primo corso preparto.

Dunque, io ero molto preparata su concepimento e gravidanza, ma sul puerperio, sulla vita col bimbo – vero- non è che ne sapessi più di quello che le leggende metropolitane raccontano.

Alla prima lezione del corso preparto, le ostetriche del consultorio, consegnano ad ognipremamma, un coloratissimo cofanetto pieno di campioni gratuiti e di info sul tema “vita col bimbo e vita da mamma”.

Dentro questa trappola di marketing travestita da cofanetto colorato, c’erano un sacco di cosucce, alcune delle quali molto inquietanti.

L’assorbente per la futura mamma.
Quando, lo prendi, pensi “Che cacchio me ne faccio di questo che non vedo le mestruazioni da un secolo e se tutto va bene, tra allattamento e altro, le rivedrò al prossimo giubileo?”. Poi guardi bene. E’ un assorbente per raccogliere -cito testualmente – piccole perdite di urina. Già. Perchè secondo i pubblicitari – maschi e con  il tatto di un elefante obeso – è ovvio che una neomamma si pisci nelle mutande ad ogni starnuto. Ora, già le donne incinta sono volubili, gli dicono che diventeranno incontinenti e vi chiedete ancora quale sia la causa del calo demografico? Cercatela nel cofanetto, la risposta!

Le boccettine di soluzione salina.
Dopo aver appreso che non si trattava di boccette per soddisfare la sete del neonato quando si è in giro, non ho dormito una notte pensando all’aggeggio dal nome già largamente ansiogeno: il tiramuchi o aspiramuchi o tiracaccole (come lo chiama First). Mi sono rilassata solo quando ho capito che non avrei ingerito le caccole della prole e che le costosissime boccette, potevano tranquillamente essere sostituite dalle bocce formato famiglia, usate per le flebo, e una siringa senza ago.

Una bottiglietta di acqua per neonati
Perchè, i neonati bevono acqua diversa da noi? Ma perchè, i neonati, bevono?
Non gli basta solo il latte materno?

Un ciuccio colorato 
Ecco. Lo sapevo. Hanno messo le pulci nel mio telefono, mi spiano. Sanno che se mettono questi aggeggini così cool, io li farò usare per forza al nano. Anche solo come accessorio glamour. Eccheccedevodafà? 

Le mutande a rete.
Io conoscevo le calze a rete. Le mutande no. Ma sono una cosa proprio perversa.
Se le calze fanno, su alcune gambe, l’orribile effetto salsiccia insaccata, le mutande a rete mi inibiscono a vita il testosterone de IlMaritoIdeale. Grazie, anche no!
Già troppa astinenza in gravidanza per continuare la castità anche dopo.

Un tubetto di pasta all’ossido di zinco
Premesso che sono fortunata: i miei figli non hanno mai sofferto di eritema da pannolino. Ho in casa una confezione di crema all’ossido di zinco giusto per sicurezza estrema, ma decido di spalmare un composto inorganico misto a petrolio, sul deretano dei nani, solo ed esclusivamente in caso di pericolo di vita.
Altrimenti vado di Aloe e bon!

Il pannolino col pulcino giallo.
Eccolo. Il pannolino.
E’ così piccolo, così minuscolo, che mi ha fatto rendere davvero conto di quanto sarebbe stato il microbo appena nato.
Che sensazione…..mmmmm strana.
Ok. Problema “scelta pannolino”, superato. Mi hanno dato questo e questo userò. Uno vale l’altro.
Poi è la marca che tutte le mie conoscenti/amiche/vicine di casa hanno usato o usano; quindi è collaudato.
E quel pulcino sorridente…..troppo carino per dirgli di no.
Morale: scegli il pannolino col pulcino giallo e la vita ti sorride.

Fino a quando non vai al supermercato a comprarne il primo pacco. Dopo non sorridi più e dopo le tue imprecazioni in greco, non sorride manco il pulcino!
So che il pulcino colorato sorridente non è una motivazione valida per la scelta di un pannolino piuttosto che un altro, ma non è che io mi metta a guardare il capello quando si tratta di carta igienica. E’ la stessa cosa no?
Sempre di tener pulito il deretano si tratta!
Forse il prezzo potrebbe essere (o è) una nota determinante! Chi lo sa!

A questo punto, però, entra in scena Huggies. La campagna di Buzz Marketing è al secondo step.
Mi chiedono di provare e raccontare le mie impressioni su Huggies Superdry.

Quando ho parlato dei DryNites mi è venuto facile; insomma, io i DryNites non li considero “pannolini”, ma dei prodotti di “nicchia” destinati ad un certo target di bimbi, quelli che fanno la pipì a letto.

Per questo motivo, devono essere dotati di particolari caratteristiche, che le mamme di bimbi bagnaletto, stanche degli innumerevoli cambi di lenzuola, saprebbero elencare con infinita maestria.

Ma con i normali pannolini è diverso. Cosa cambia fra una marca e l’altra? Tra un modello e l’altro?
Insomma, io non ho mai reputato necessario destinare del tempo a sindacare sui prodotti dedicati a pulire le pudenda o le regali chiappe. Non è che ci sia tutto sto grande mistero attorno agli atti di depurazione dell’organismo.

Mi sbagliavo, forse.

Diciamo che Huggies mi chiede di provare i Superdry. Io non ho ancora ricevuto i campioni, ma ho bisogno di comprare i pannolini, finiti e, questa volta, invece dei soliti, compro i Superdry.

Prima della prova, ho dei dati oggettivi, forniti da Huggies.

I Superdry:
– non contengono lattice

– non contengono lozioni aggiunte
– sono ipoallergenici
– hanno chiusure con aggancio meccanico riposizionabili ed elasticizzate e ampia fascetta anteriore per ancoraggio chiusure
– sono decorati con disegni Disney
– sono dotati di barriere laterali contro le fuoriuscite in morbido tessuto-non-tessuto, doppio elastico intorno alle gambine, banda elastica sul dorso e rivestimento esterno altamente traspirante.

I dati soggettivi, dopo la mia prova, sono che, io personalmente, non ho notato la differenza, dopo una settimana d’uso. O forse non sono capace di vederla?
Nel senso che, mi ci trovavo benissimo con gli altri e mi ci son trovata benissimo anche con questi.
Dov’è la differenza?

Quello che voglio capire è perchè dovrei scegliere gli Huggies Superdry e non quelli che usavo prima? Cosa cambia?
Winnie The Pooh al posto del pulcino? Bhe su questo posso anche averci guadagnato nello scambio…ma sul resto?
Non voglio che questo sia un post celebrativo e che elenchi tutte le qualità di Huggies. Voglio che sia reale e sincero, come è da me!
Al massimo posso elencare, come ho fatto, le caratteristiche. Per il resto, le mie personali impressioni sono quelle che ho esposto.
Mi aiutate a capire?
Che pannolini usate e soprattutto, perchè?
Huggies
Articolo sponsorizzato

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Commenti

  1. Sara
    Sara 7 Maggio, 2010, 09:05

    Io invece ne ho provati diversi per cercare di capire quale fosse il migliore.
    Prememetto ke lo gnometto (di 13 mesi) si è bagnato solo 2 volte ma x motivi extrapannolino.
    Per me come gli huggies non c’è nessuno! Sia per l’assorbenza ke x la vestibilirà.

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  2. Anna
    Anna 5 Maggio, 2010, 07:40

    Gli Huggies li ho usati quando il Cucciolo aveva pochi mesi, risultato sempre bagnato.Nemmeno dopo un’ora riuscivano ad arginare la pipì!Quindi sono passata a quelli della Chicco,costano la metà (un pacco da 28 pannolini costa € 3.50!) assorbono, non rilasciano nessun contenuto organico e sono pratici!
    Qualcuno li ha mai usati?

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  3. Papàciaocacao
    Papàciaocacao 4 Maggio, 2010, 16:43

    Ma la Huggies oltre a dirti cosa NON contiene il pannolino può dirci anche cosa contengono? è facile dire: non contiene amianto, non contiene etternit, non contiene criptonite. ma cosa c’è lì dentro?!?!

    E poi gli Huggies contribuiscono alla campagna di lavaggio di cervello dei Bassi per far conoscere e amare quell’orsetto sciroccato che risponde al nome di uinni puh
    http://papaciaocacao.blogspot.com/2010/04/lorsetto-disadattato.html

    Papà Alto

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  4. muccachicca
    muccachicca 4 Maggio, 2010, 15:51

    a me hanno regalato molti pampers e quindi ho usato più quelli… gli huggies non mi hanno mai entusiasmato più degli altri se non fosse per le fascette elasticizzate, che poi ho trovato in quelli di carrefour, che per il mio modesto parere sono come gli huggies, ossia comodi per l’elasticame, ma costano moooolto meno!!!!!
    baci

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  5. Alem
    Alem 4 Maggio, 2010, 14:43

    Io ho usato sempre il pannolino dotato di pulcino, e poi di elefantino e ora di leone, ma la nana, che si crede una fashion victim ha adocchiato quelli con le principesse della huggies, che poi sarebbero quelli per lo spannolinamento. Li ho comprati, ed usati ed ho capito che la nana non è pronta per essere spannolinata. Sono tornata, felice al leoncino (un po’ meno il mio portafoglio).

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  6. bismama 2.0
    bismama 2.0 4 Maggio, 2010, 12:56

    @Sibia: i lavabili li ho usati per i primi due mesi della scimmietta. Solo che poi per una serie di motivi (costi/organizzazione/lavoro) sono tornata agli U&G….
    Per la crema, preferisco l’aloe… ma grazie per la segnalazione

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  7. Sibia
    Sibia 4 Maggio, 2010, 12:43

    ma usa i lavabili che sono meglio!!!!! 😉
    Tra l’altro, se vuoi una crema all’ossido di zinco buona, senza schifezze e petrolati, c’è quella fitocose: io la uso anche per la dermatite 🙂

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  8. bismama 2.0
    bismama 2.0 4 Maggio, 2010, 11:44

    @CIPI: grazie…molte info, grazie mille.

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  9. *-cipi-*
    *-cipi-* 4 Maggio, 2010, 11:39

    Premetto che le mie informazioni sono datate a circa un anno fa, quando ho spannolinato il nano, ma la differenza che ho notato è che Huggies ha la banda elastica sulla schiena che accosta e veste meglio, ma non ha la stessa capacità di assorbenza dei Pampers babydry. Però non ricordo che tipo di Huggies avevo comprato… di solito andavo di pacchi-offerta e non guardavo troppo il tipo, che come dici tu, sempre di raccogliere cacca e pipì si tratta, ed i cambi giornalieri sono sempre quelli, che mica li puoi lasciare gonfi…
    poi ho scoperto i Toujours al LIDL e li ho provati: fascia elascita come gli huggies e assorbenza come i pampers babydry, alla metà del prezzo. e toujours è stato fino al pannolino-mutandina e poi allo spannolinamento.
    altre marche non ne ho provate, temevo che poi potessero irritare il culetto del nano (che con questi invece si è irritato solo quando l’ha cambiato la suocera, ma il problema non era il pannolino)

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