Quei giorni in cui…
Ci sono quei giorni che gocciolano lenti, scanditi da momenti quadrati ma impossibili da incorniciare.
Ci sono quei giorni, talmente perfetti, che a guardare fuori, oltre quella perfezione, oltre la normalità, ho paura.
Penso che forse mi basta questo per vivere felice, anzi, so che questo è necessario affinché io sia felice.
Il resto, è tutto omaggio!
Ci sono giorni in cui mi nascondo dietro questa perfezione e penso di fermarmi qui. Prenoto la fermata e scendo qui. Grazie!
Fermo il futuro, intrappolo il destino in una Polaroid del presente e mastico le novità, che non ci saranno.
Poi, quando fra qualche anno, mi guarderò indietro consapevole che tra l’intraprendenza e la paura di provare, ha vinto la seconda, mi sentirò stronza ma anche sufficientemente stupida e vigliacca.
E capisco che forse, quella perfezione, è impastata anche con le mie imperfezioni, con i miei timori e con le vittorie che alitano vita sulla mia autostima.
Lottare, forse anche contro se stessi e i propri limiti, è la chiave per sentirsi sempre vivi?
Forse è LA chiave per la serratura del mio soul.
@StelleGemelle: Grazie !! :DDD Onorata di averti scossa
……e un grazie a te….
che con il tuo libro mi hai fatto ridere…
sperare….
piangere….
analizzare….
constatare……
mi hai scosso dappertutto(!!!???!!!)
l’ho appena finito…
brava.
ecco.
sai perfettamente che se vuoi, ce la fai! E che acciambellata comoda non saresti capace di starci per molto
@susibita: ok, sei ufficialmente assunta come mia supporter personale :DDDD
Il fatto è – contraddicimi se sbaglio- che ogni volta che hai osato ce l’hai fatta.
O no?
Era così col libro, penso che prima ancora sia venuto il blog.
Ci ha creduto, è stato faticoso, ti sei fatta il mazzo, hai osato.
E hai vinto.
…Serve altro o devo andare avanti?
Susibita
Anche io ho sempre paura di confrontarmi con i miei sogni e quello che ti invidio è che tu a differenza mia affronti le situazioni per vivere il futuro senza rimpianti. Spero di riuscire a prendere un po’ esempio da te. Grazie.
Poetico e realistico.
Grazie cara!
Sara’ che pure io ho un’anima soul…..
P.S. Non appena riesco a leggere il tuo libro ti recensisco!
Bye bye!
@Alea: bello il centrifugato di sentimenti 😀
@luciebasta: Non è tanto paura che la perfezione svanisca… è più paura di accorgersi tardi di aver scambiato la tranquillità e la sicurezza per perfezione.
O meglio, questo momento è anche la perfezione ma so che se mi fermassi qui, a guardare questa specie di dipinto di Monet che regala un Nirvana interiore e decidessi di non guardare altro solo per paura di non essere all’altezza, poi potrei capire di aver sacrificato troppo senza aver osato.
@Mammadesign: Quella del film è bellissima. 😀
Vorrei commentare ma e’ stato gia’ detto tutto.
Sono d’accordo con The Siren: le imperfezioni sono quello che ti rende unica, che rende unico ognuno di noi. E se l’unicita’ ti porta a sederti, allora vuol dire che la tua lotta per migliorare e migliorarti e’ proprio la chiave del tuo soul (come lo chiami te). Penso che sia normale avere giorni in cui avresti voglia di fermarti, riposarti, staccare la spina e sederti a guardare il seguito della tua vita come in un film. Giorni in cui ti senti sufficientemente soddisfatta per rallentare. Ed e’ giusto, ci vuole anche un ralenti ogni tanto per ricaricarsi e riflettere. Ma ricordati che un film non e’ altro una sequenza di immagini in movimento: ci vuole qualcosa che le muova, no? A volte piu’ veloci, a volte piu’ lente, ma il film continua. Altrimenti diventi spettatore. E non so se il tuo “soul” lo accetterebbe….
Un abbraccio
scritto bene, delicato ma molto forte, è un piacere leggerti.
e poi avere paura che la perfezione possa svanire è segno di continua attenzione per sè stessi e quello che ci circonda.
in bocca al lupo!
Sono d’accordo con chi dice che questi tuoi post a volte son difficili da commentare perché dicono tutto e ti lasciano dentro un centrifugato di sentimenti, brava bis.
@Polly: certo che vi faccio sapere. È che comincerò una specie di “progetto culturale” importante e l’ansia da prestazione mi comanda a bacchetta.
@owl: grazie del complimento. So che a volte metto troppo a nudo le sensazioni e che questo può lasciare un po’ senza parole per tanti motivi (anche solo perchè sorpresi di cotanta deficienza mia) ma mi viene naturale e mi fa bene. La tua frase finirà nel mio Inspiration Book! 😀 Grazie!
@vany: invece secondo me la perfezione esiste. Non è un valore assoluto e oggettivo ma è una cosa soggettiva. La MIA perfezione, non può essere uguale a quella di un’altra persona perchè è costruita sui miei desideri. Quando invece la poggio sulle mie insicurezze, allora comincia a diventare comodità e routine!
io penso che la perfezione non esista.. e che a volte ci impuntiamo in cose.. che.. anche se fatte in modo semplice e naturale vanno bene comunque..
penso che dovremmo solo imparare ad aver più fiducia in noi stesse
Bis, certe volte è difficile commentare perchè (momento sincerità mode on) mi metti un pochino di soggezione. No ti arrabbiare eh. E’ una sorta di complimento, contorto lo so, ma lo è!
Mi piace il tuo modo di analizzarti e scriverti addosso.
Ti lascio questo, che mi rileggo ogni tanto quando la voglia di rimanere col “culo sulla stessa sedia perchè è taaanto comoda” mi prende alla gola:
“Quello che conta è la tua scelta, la tua scelta di imparare, la tua scelta di provare un’esperienza, la tua scelta di entrare nell’oscurità… Il coraggio ti verrà. Basta cominciare con una formula semplice: Non lasciarti mai sfuggire l’ignoto. Sceglilo sempre e tuffatici a capofitto. Anche se soffri, ne vale la pena – ripaga sempre. Ne esci sempre più adulto, più maturo, più intelligente.”
guarda, io ogni volta che faccio qualcosa di bello, un minuto prima mi sento la persona più sbagliata del mondo. poi cerco di aver fiducia nel fatto che tutte le cose che mi hanno fatto tanta paura, alla fine si sono rivalate belle. in bocca al lupo. e facci sapere 🙂
@mammadifretta: invece per me, in alcuni giorni, è proprio il contrario. Come se vivessi nella perfezione data dall’incastro di piccole cose e avessi paura ad andare oltre, pur sapendo che oltre, troverei grandi soddisfazioni. Come non trovare un perchè…
@Mia me lo chiedo anche io.
@the siren: fortunatamente non amo il confronto fine a se stesso. Nel senso che non aspiro a essere come qualcuno migliore di me. Il problema è opposto, aspiro a essere sempre migliore di come sono ora… ed è una lotta continua che porta a qualcosa di belo, spesso, ma è anche estenuante tanto che poi a volte ti ritrovi a pensare “e se mi fermassi…sto così tanto bene adesso!!” … e non riuscire a capire mai se vado avanti spinta dall’ambizione con vento in poppa o dal desiderio di miglioramento continuo.
Preferisco pensare che quelle che tu chiami “tue imperfezioni”, siano invece delle tue personalissime caratteristiche che ti rendono la persona unica che sei e quindi speciale. Perchè mai dovremmo essere tutti uguali, perchè dobbiamo pensare che gli altri siano migliori di noi, che la perfezione si trovi altrove? Se invece lo dici perchè c’è qualcosa in più che vorresti da te stessa e per te stessa, allora coraggio! Lotta e cerca di prendertela, mettici tutta te stessa!! Ti abbraccio, Bis!
Concordo con mammadifretta….
Io non mi accontento mai e a volte mi rendo conto che se lo facessi vivrei più serena, ma sono fatta così…cerco sempre di cambiare di sistemare ed in effetti una lotta continua..
A volte mi chiedo se poi ne valga davvero la pena!
a volte per avere la perfezione dobbiamo fare una fatica immane.. e perciò ci accontentiamo del nostro 90 %..ma d’altronde il più delle volte la perfezione assoluta fa barcollare, in realtà in natura tutto è perfetto, e nulla lo è…più che perfetti meglio essere unici 😉