Sessioni notturne di terapia di coppia

“Dormi?”
“…”
“No niente è che non riesco a dormire e quindi pensavo che potremmo parlare…”
“…” Grugnito.
“Pensavo: non credi che dovrei ricominciare la palestra? O magari ricomincio a correre. Devo fare qualcosa altrimenti impazzisco a star così.”
“Dllà … tpisrulnt…qsimllero…”
“Non ho capito.”
“Tapis roulant. Quasi mille euro. L’hai voluto tu. Usalo.”
“Quindi mi trovi grassa?”
“Sono le due. Dimmi come risponderti in modo che la conversazione finisca ora e tu non cominci con una filippica qui e ora.”
“Devi dire quello che vuoi, quello che pensi.” che se uno è bravo traduce con: dì qualcosa che potrà salvarti la vita o il sonno.
“Sì, riprendi la palestra. Corri. Fai quello che ti pare. Ma ora dormi. Sono le due.”
“Mi trovi grassa, lo sapevo. Mi lascerai per una con lo spazio tra le gambe, la bocca a cul de sac e le caviglie spolpate. E pure bionda. Ma se è bionda son cazzi tuoi poi.”
“…”
“Non sai più cosa rispondere eh?”
“No ti manderei a fanculo ma voglio dormire senza alimentare la discussione. Ignora et impera.”
“Io ho l’insonnia e tu che fai? Mi rispondi in latino e dormi come un deficiente senza amore e senza affetto. E quando ti parlo mi manderesti pure a fanculo. I divorzi cominciano così. Sappilo.”
“…”
“Ok dormi. Proverò a farmi venire sonno leggendo.”
“No”
“No cosa? Articola un pensiero.”
“Mi hai svegliato. Ora pagherai.”

Segue lotta greco romana con doppio avvitamento e nessuna mappa per snodare il risultato.

E poi c’è chi dice che dopo i figli il sesso diventa una mission impossible.
Basta farsi venire l’insonnia e diventare stronze per un po’. Poi dopo, il sonno arriva eh.
È solo una questione di sopravvivenza.