Compiti di matematica: sono davvero così terribili?

Siamo stati tutti studenti e sebbene io fossi tra quelle persone che amano i compiti di matematica (e amano in generale tutte le materie cosiddette STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics) mi sono spesso scontrata con Francesco e con il suo metodo di studio della matematica.

Compiti di matematica

In questi anni, tra scuola elementare e scuola media, durante il confronto con gli altri genitori, ho avuto modo di notare che quei genitori che hanno paura dell’aritmetica o della geometria, sono quasi sempre poi meno propensi ad aiutare a casa i figli a risolvere quesiti o problemi. I bambini percepiscono quest’ansia e questa difficoltà e, pertanto, attribuiscono alla matematica una difficoltà assoluta. Premetto che non sono molto d’accordo con l’affiancamento dei genitori ai bambini durante lo svolgimento dei compiti a casa, penso che fargli svolgere le attività da soli sia un modo per responsabilizzarli e per farli ragionare meglio.
A volte, però, specialmente svolgendo i compiti di matematica, hanno bisogno di una spinta, di un aiuto per avviare un ragionamento logico che per noi può essere automatico ma per loro no.

Francesco per un periodo, non andava molto d’accordo con la matematica. Era bloccato, come se ogni ragionamento lo sfinisse e finiva per perdere la fiducia in sé stesso. Dopo aver fatto delle sessioni di coaching per studenti è cambiato tutto. Lui ha ritrovato fiducia in sé stesso, ha capito quali sono i suoi punti di forza e ha capito come migliorare i suoi voti in tutte le materie.
Ora, però, la mia preoccupazione è quella di mantenere alta quell’autostima e questi risultati anche quando gli esercizi di matematica diventeranno più difficili.

Grazie al progetto #matematicapop abbiamo scoperto Redooc. Se vi state chiedendo cos’è e cosa c’entra con i compiti di matematica, continuate a leggere.

Cos’è Redooc

Redooc è un sito web che nasce nel 2014 come palestra della matematica e diviene in poco tempo un raccoglitore di contenuti studiati appositamente per l’apprendimento della materia da parte di ragazzi delle medie (preparazione anche degli Invalsi) e delle superiori (preparazione anche alla maturità), mentre si sta espandendo alle elementari attraverso l’elaborazione di materiali montessoriani.

Si trovano video (che partono da esempi concreti per arrivare alla spiegazione della teoria nel modo migliore), parti teoriche (appunti) ed esercizi, divisi in livelli di difficoltà credente con la soluzione spiegata in modo puntuale rispetto al concreto esercizio.

A chi è adatta Redooc?

La piattaforma può essere utilizzata da genitori, alunni e docenti anche se, ovviamente, la fruizione è molto diversa a seconda del profilo.
Il sito nasce dall’esperienza concreta di scuole e insegnati di eccellenza italiani, in uno spirito di collaborazione e non di competizione, ma persiste la paura dei professori di “non servire più” in un contesto online e digitale.
In realtà, però, lo strumento tecnologico non rimpiazza il rapporto analogico con l’insegnante, che rimane centrale, anche e sopratutto nel modo di utilizzare il mezzo. La piattaforma diventa la continuazione della presenza del professore anche durante lo svolgimento a casa dei compiti di matematica.

I compiti di matematica con Redooc: l’esperienza di Francesco

Ho chiesto a Francesco di utilizzare il profilo che avevo creato per lui, di fare più esercizi, seguire diverse lezioni e poi individuare 5 cose che gli piacciono e 5 che, invece, secondo il suo parere da studente andrebbero migliorate.
Io, nel mentre lo monitoravo da lontano.

Prima di dirvi la mia impressione, vi riporto qui i 5 punti a favore, segnati da Francesco:
1. mi piace svolgere i compiti di matematica usando il computer e in un modo che li fa assomigliare molto a un gioco
2. mi piacciono molto le video lezioni che trovo chiare ed esaustive
3. mi piace la grafica e l’immediatezza
4. mi piace la varietà di argomenti trattati
5. mi piace avere la possibilità di poter chiedere aiuto

Lui, finita la settimana di prova, era entusiasta! E non è riuscito a individuare punti deboli.
Io l’ho visto così preso e così felice di aver scoperto questo strumento per eseguire i compiti di matematica, che non posso che essere soddisfatta. Anche io avrei individuato gli stessi punti di forza tanto che mi piacerebbe che fosse uno strumento già in uso in tutte le scuole. Magari un giorno ci arriveremo. Spero presto.

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