Kung fu panda 3: se fai solo quello che sai fare non sarai mai più di quello che sei ora

Ci sono cose, concetti, che i film di animazione, con la loro storia armoniosamente raccontata attraverso personaggi quasi sempre amabili, possono essere insegnati e trasferiti ai bambini, meglio di come farebbe qualsiasi pedagogista o genitore. Uno di questi film è Kung fu Panda 3.

Kung Fu Panda 3
Lo sapete, ormai, noi amiamo il cinema, anche quello di animazione, purché la storia sia avvincente e non scontata e, soprattutto, regali il giusto insegnamento ai bambini. Kung Fu Panda 3 e, in generale tutta la saga di Kung Fu Panda, rientra in questa categoria.
Lo abbiamo visto tutti insieme un sabato sera e ve ne parlo qui.

Kung Fu Panda 3: la storia

Il mal riuscito fratello di armi di Oogway, il perfido Kai nonché supremo signore della guerra di tutta la Cina, è ormai in esilio da decenni nel regno degli spiriti ma, purtroppo, trova il modo di fuggire animato dal desiderio di distruggere il Palazzo di Giada e carpire il chi – l’energia che anima tutte le cose viventi – dei suoi nemici.
A questo punto, immaginerete, deve entrare in gioco Po, il nostro famoso guerriero dragone.
Il problema è che Po sta attraversando una specie di crisi esistenziale. Non riesce ancora dominare il suo chi e per questo non capisce chi lui sia veramente. Dopo che incontrerà suo padre naturale, e non l’Oca, comincerà ad avere una visione più chiara di dove lo ha portato la sua vita, di ciò che è diventato e di cosa è capace di fare. Imparerà che ha dei talenti nascosti che non conosceva semplicemente perché non li ha mai presi in considerazione.
Per attraversare la crisi prima, e per tenere testa a Kai, sarà necessario tutto il cuore e il coraggio di Po – nonché l’aiuto del saggio Shifu, dei Cinque cicloni e di entrambi i suoi papà.
Sembra una trama complessa ma non lo è affatto perché, come nei precedenti episodi, ciò che trascina la storia è la leggerezza con la quale vengono trattati temi filosofici e religiosi piuttosto importanti.

Kung Fu Panda 3: la morale

Fin dal primo episodio della saga che invitava i bambini a non fermarsi davanti a quelli che ritenevano dei limiti che li avrebbero tenuti lontani dalla realizzazione dei propri sogni, ho amato Po perché aiuta i bambini a riflettere e li mette nelle condizioni migliori per ricevere messaggi positivi.
Questa volta si tratta di un invito all’autoconsapevolezza e al dominio di se stessi che non diventa mai sermone moraleggiante.

Categories: Bambini, Recensioni
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