Viaggiare in aereo in estate: look e abitudini (le mie)

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«Dimmi come viaggi e ti dirò chi sei».
Ora non fatemi parlare di airplane outfit che mi sento troppo ‘scionbloggah!
Parliamo usando termini più vicini a noi comuni mortali piccolo borghesi dai.
Il tema di oggi è viaggiare in aereo. Come vestirsi e le mie personali abitudini sono i corollari.

Voi lo sapete, io abito in Salento che, praticamente è quasi un distaccamento dell’Africa. Per questo, quando devo spostarmi per l’Italia, nonostante sia più comodo il treno che ti porta a centro città da dove puoi poi prendere la metro, di solito due volte su tre devo viaggiare in aereo.
Per questo ho sviluppato le mie personali strategie di sopravvivenza.
Il volo più breve che ho fatto è durato un’ora e mezzo, quello più lungo cinque ore.
Non sono molte cinque ore ma mentre in treno dove puoi passeggiare, andare nel vagone ristorante, scendere se si ferma a una stazione passano più in fretta, in aereo a me sembrano dieci.

Se quindi dobbiamo passare diverse ore sedute è essenziale pensare a un look confortevole ma comunque curato. Ci sono volte in cui prendo dei voli con andata e ritorno in giornata senza possibilità di cambi intermedi. Se quindi ho una riunione, un meeting, devo essere presentabile ma essere anche comoda.
Ecco come viaggio di solito. Vestita a cipolla.

Il look ideale per viaggiare in aereo in estate

Sembra banale dirlo, fa tanto mammina che ti ricorda di mettere la maglia della salute, ma gli sbalzi di temperatura sono la prima cosa a cui pensare, specialmente se il volo prevede degli scali o dovrete attendere un po’ in aeroporto.
Per questo di solito ho due cose che porto sempre con me: una giacca un po’ institutional in modo da rendere l’outfit (chi ha detto outifit?) più serio anche se porto le t-shirt Serena nerd style e una felpa con il cappuccio che di solito giace appallottolata nello zaino.
In aeroporto faccio la faiga con la giacca, in aereo metto la felpa con il cappuccio e dormo. Quando scendo, riappallottolo la felpa e rimetto la giacca. Se serve. Ma di solito dove vado c’è l’aria condizionata sparata a bomba e quindi indossare una t-shirt non è mai una buona idea.
Ora siamo in estate eh, ma io porto la t-shirt sotto la giacca anche in estate perché la storia dell’aria condizionata vale anche per il riscaldamento.

In estate c’è chi aborre i jeans e li considera il male supremo. Io invece li trovo l’indumento più comodo che possa esistere. Se il termometro lo permette metto i jeans skinny altrimenti i boyfriend jeans.
Se invece fa caldo vado di tuta intera di viscosa o di cotone – le passerelle ne sono piene, come anche i negozi di low cost. D’estate per me la tuta intera è il compromesso migliore tra stile e comfort.

Per le scarpe di solito metto le sneakers ai piedi (le slip on adesso vanno un sacco e io le adoro) e un paio di tacchi o di ballerine nella borsa. Mai i tacchi in aereo: la pressione vi farebbe arrivare a terra con due zampogne al posto delle caviglie. E poi in estate con l’aria condizionata è facile che con i sandali con i tacchi sentiate i piedi freddi.
Più di una volta le ho cambiate in metro o in taxi. Ovviamente se non è necessario, niente tacchi.
Dalle scarpe dipende anche la borsa. Se non devo avere un abbigliamento formale, quindi no tacchi, preferisco lo zaino. Se invece devo indossare i tacchi per dare un tocco di eleganza ai jeans, allora parto già con la borsa. Capiente. Di solito una shopper.

Anche nella scelta della valigia, meglio fare attenzione alle dimensioni, riempirla in maniera organizzata cercando di avere accesso in maniera semplice a ciò che non avete in borsa e preferite una tra i diversi modelli di valigie leggere che trovate in commercio, magari colorata.

Indispensabile una sciarpa/foulard/pashmina.
Non ne dimentico mai uno, nemmeno se fanno quaranta gradi.
Ho l’abitudine di portarmelo appresso da quando una volta, in aereo, ho dovuto coprirmi la testa con la borsa per ripararmi dal getto dell’aria condizionata. Sì, lo avevo fatto notare alla hostess. Tre volte.
Quando posso porto anche un cappello: di paglia d’estate (se ho il trolley e mi fermo più di un giorno) e tipo cuffia d’inverno.

Inoltre evito di viaggiare con le lenti a contatto perché potrebbero darmi fastidio in un momento in cui non posso toglierle e comunque in ambienti chiusi con l’aria condizionata a palla tendono a seccarsi. Se però le indosso, porto sempre con me un flaconcino di lacrime artificiali.

Una curiosità: lo sapete che i capelli tendono a sembrare più grassi dopo un viaggio in aereo? Per questo se li avete lunghi è bene raccoglierli in una coda di cavallo ed evitare di toccarli troppo, se sono corti evitate di toccarli e basta. Una volta a terra basterà qualche spazzolata.

Voi avete le vostre strategie di sopravvivenza per viaggiare in aereo? Ovviamente se viaggio con i bambini cambia completamente tutto il quadro, magari ne riparliamo eh?

Categories: Lifestyle, Viaggi
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