Non è stato un successo
Dopo anni di lontananza e di silenzi ho tentato il riavvicinamento. E all’inizio è andato bene. Pure troppo.
È passato un anno.
Penso e brindo da sola. Al non successo.
Giorni gocciolati uno dopo l’altro unendosi a formare una pozzanghera di domande a cui non volevo dare una risposta. Accettare la verità è dura. E quando la verità ti dice che stai fallendo, che i rapporti interpersonali si costruiscono in due, non vuoi ascoltarla. Preferisci mentire a te stessa pur di vedere riflessa in quella pozzanghera un’immagine diversa. Non distante dalle tue aspettative.
È che non imparo mai a tenerle basse queste aspettative; non faccio che nutrire la delusione che non aspetta altro che il momento giusto per palesarsi.
Ci avevo messo anima, cuore e cervello in un tetris infinito in cui gli ultimi mattoncini non sanno come incastrarsi.Ma aveva ragione la razionalità e la freddezza di chi vedeva tutto da fuori. Avevate ragione voi.
Quando qualcosa si rompe, ripararla dopo anni non fa che posticipare la rottura definitiva della crepa. Da cui poi riuscirai – purtroppo – a guardare la realtà senza filtri.
Avevate ragione voi.
Non è successo nulla di particolare, nessun evento degno di nota. Il problema è proprio questo: il piattume di un’amicizia che avrebbe dovuto far scintille.
E invece.
Questi sono momenti in cui rimpiango di non mangiare la Nutella e non potermi tuffare in un barattolo da due metri con tutte le scarpe. Quella vischiosità appiccicherebbe i pensieri uno all’altro rendendomi libera.
Avevate ragione voi.
Come si dice, bisogna sbatterci la faccia per capire. Che si tratti di un’amica, di un fidanzato sbagliato, o di un matrimonio arrivato al capolinea. Ma non mi sembra un male.
ache io provo sempre a rammendare i rapporti..come un maglione troppo messo…Poi quando diventa davvero inguardabile lo metto in un angolo dell’armadio, ma non avrò mai il coraggio di buttarlo via…anche se mi occuperà solo spazio
Topolina mia, mi dispiace tanto.
Sono quasi afona ma se hai bisogno sono qui per te.
Anche a me dispiace ma chiusa una porta si apre il portone di un grattacielo. Tu sei al primo piano, senza ascensore. Te possino 😉
dai volta pagina e concentrati sul qui e ora e un po’ anche x domani. Quello che è stato è stato, troverai o addirittura, hai già trovato, di meglio 😉
Di meglio non lo so… ogni persona è a sè e non riesco a classificarla come meglio o peggio. Ho bei ricordi che non cancellerò, mai. Però non si può vivere ancorati ai ricordi no?
guarda so benissimo come ti senti, ma qua, credi a me, chi ci perde è lei, non ci sono storie..e i ricordi, quelli rimarranno sempre nel tuo cuore, sono fasi, è inutile rimestare nel passato, sei come sei anche grazie a lei, ma ora: si volta pagina e sii leggera!
Il difficile è ammetterlo con se stessi e tu questo lo stai facendo.. ho avuto anch’io la stessa esperienza con una mia “amica”; ho provato a far di tutto ma a tutt’oggi lei latita quindi ne ho finalmente preso atto e agisco di conseguenza; non si può passar tutta la vita ad inseguire chi da tempo a preso altre strade anche e soprattutto mentalmente.. Vedrai che ora starai meglio, un abbraccio
Ci sto provando. A dirlo a me stessa intendo. A convincere quella che vorrebbe riprovarci. Ancora e ancora.
mi dispiace ma credo di aver perso un pezzetto del discorso, ti dico la mia: purtroppo le persone non cambiano, non radicalmente, possono smussare il loro carattere, ma non capovolgerlo; e poi quando ci sono rotture, un conto è spiegarsi e risanare tutto subito un conto è dopo tanto tempo, non si è più gli stessi, e le ferite sono diventate ormai cicatrici
Una cicatrice non ancora chiusa però.
Io. i sono. inita, come te, con tutte le scarpe. Le favole non esistono, i rapporti si rompono e basta… il difficile é continuare a credere negli altri…
Punto dolente. Credo forse troppo negli altri e i risultati sono le tramvate che prendo, troppo spesso.