La bellezza di poter guardare la bellezza

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Certi giorni, in base a certe frasi filosofeggianti che vengono fuori parlando con i bambini, capisco che sì, ho proprio insegnato loro ad amare il bello, tutto ciò che è bellezza, loro lo riconoscono. Da questo punto di vista, siamo degli edonisti. Sì.

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Vedono la bellezza in un paesaggio, in un tramonto, in un monumento, in un’espressione della Lola, in una pietanza impiattata bene, in un salto, nella luce, in un cielo azzurro senza nuvole, in una città piena di gente ospitale, in una storia, in due persone che si amano, nel mare calmo, nel mare agitato, negli scogli, nelle pietre scolpite dal sale e dalle onde, nelle giornate passate a casa ad assaporare il silenzio, negli abbracci, nei miei tentativi di cucina artistica, nelle foto, in un libro scritto bene, nei colori.

Vedono la bellezza nel riflesso dello specchio. In ciò che non si vede ma si percepisce.
Vedono la bellezza nel mio sguardo.
E per continuare a fargli vedere quello che vedono ora senza che sia mai influenzato, bisogna proteggere l’innocenza di uno sguardo privo di qualsiasi pregiudizio.
E bisogna proteggere dal sole anche i loro occhi.

Proteggere gli occhi dei bambini con gli occhiali da sole con lenti polarizzate

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La natura è fantastica. Un miliardo d’anni fa non avrebbe mai sospettato che noi avremmo portato gli occhiali, eppure ci ha fatto le orecchie!
(Milton Berle)

Quando è nato Francesco mi sono subito posta il problema di come proteggere gli occhi di un neonato dal sole. Così ho subito chiesto un parere alla mia oculista. Man mano che cresceva, mettere gli occhiali da sole prima di uscire era per lui un gioco divertente.
Quando l’oculista, durante una visita di controllo, ci disse che Francesco è ipermetrope e quindi deve indossare gli occhiali in modo permanente, lui non l’ha presa bene. Non ama le imposizioni.
Così ho cominciato a farlo guardare attraverso le lenti degli occhiali e poi a far vedere gli stessi oggetti senza occhiali. Ho spiegato lui che, se non avesse usato gli occhiali, non avrebbe potuto cogliere tantissimi particolari, non avrebbe potuto cogliere la bellezza di tante sfumature.

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Domenica scorsa ho partecipato alla tappa salentina del tour “You’ll see” di Polaroid. Un bus con tetto panoramico sta girando diverse città italiane, per far conoscere la nuova linea Rainbow e sensibilizzare sull’importanza di proteggere gli occhi.
Viste le premesse, ero già a conoscenza dell’importanza di proteggere gli occhi dei bambini con gli occhiali da sole ma non conoscevo le tante caratteristiche positive delle lenti polarizzate, che sono la principale prerogativa da sempre di tutti gli occhiali da sole Polaroid, per adulti e per bambini.

Cercando di raccontarvi tutto in poche righe: la lente polarizzata blocca i raggi di luce orizzontali, cioè quelli che causano abbaglio e riflessi (come ad esempio quelli provocati dal sole che si riflette sull’acqua, sulla neve o sulle superfici lisce).
Ho guardato il mare con i miei occhiali da sole (senza lenti polarizzate) e poi con quelli Polaroid e la differenza era netta: i colori più vivi e i miei occhi più rilassati.
Le lenti polarizzate, proteggendo al massimo gli occhi dai riflessi, fa sì che chi le indossa non strizzi gli occhi e previene anche la formazione delle rughe e il mal di testa.

La tecnologia Polaroid, brevettata e realizzata in Scozia, prevede la presenza di 9 diversi strati, grazie ai quali la lente polarizzata garantisce:

  • totale protezione della cornea, grazie ad un fattore di protezione dai raggi ultravioletti pari a 400
  • forte resistenza contro gli urti ed i graffi
  • massima visibilità anche in condizioni estreme

Io mi sono innamorata della collezione Rainbow e vorrei avere un espositore in camera da letto per poter cambiare colore ogni giorno in base al mio umore. Sarebbe fico no?

La nuova App firmata Polaroid

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Con l’obiettivo di promuovere la protezione degli occhi dei bambini e di aiutarli a preservare quei due filtri che faranno vedere loro “la bellezza”, POLAROID ha pensato ad un modo innovativo per aiutare i genitori a prendersi cura degli occhi dei loro figli: una sensor card UV e una App V per iPhone ed Apple Watch che misurano le radiazioni UV e avvertono quando queste raggiungono livelli pericolosi.

Io sono un po’ fissata quindi faccio indossare sempre gli occhiali da sole ai miei bambini però, con la sensor card UV ho scoperto che ci sono momenti in cui ci sembra di poter abbassare la guardia (tipo le giornate nuvolose) e invece sono le giornate in cui i raggi UV ci sono anche se “non si vedono”.
La WSPOS (World Society of Paediatric Ophthalmology and Strabismus) dichiara: “All’aperto, è necessario indossare, a qualsiasi età, lenti protettive che garantiscano una protezione adeguata dai raggi UVA/B, con montature sicure e ben aderenti al viso; questo in particolare per bambini, adolescenti e per le categorie a maggior rischio per motivi geografici o medici. Le lenti dovrebbero bloccare almeno il 99% della luce UVA/B ed essere conformi agli standard locali di protezione.”

Ecco perché penso siano due strumenti importanti e utilissimi per i genitori.

Categories: Maternità, Moda
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