Dyson 360eye: donne è arrivato… il robottino!
Lo attendevo da quando la sua uscita sul mercato è stata annunciata circa un anno fa e, da due settimane, il Dyson 360eye sostituisce allegramente me e Lui nelle pulizie dei pavimenti.
Perché il concetto di pulire i pavimenti e passare l’aspirapolvere cambia in base al tuo stato civile/sociale.
Single: pulire i pavimenti equivale a fare ginnastica, usare l’asta dell’aspirapolvere per cantare e ballare pensando a cosa metterai la sera per uscire.
Una coppia (senza figli): vi divertite a fare i turni e poi a non rispettarli che “amore lo passo io al posto tuo oggi l’aspirapolvere, trottolino amoroso dududu dadada”.
Una coppia (con figli): amore passalo tu oggi l’aspirapolvere e, mi raccomando, raccogli prima tutti i giocattoli sparsi per terra.
Una coppia (con figli e un cane): ogni volta, nel bin dell’aspirapolvere, trovate il distretto di Polizia Lego completo di ladri e poliziotti e un altro cane che ci gioca. Di solito, quando c’è un animale domestico in casa, l’aspirapolvere è da passare su divani e pavimenti con la stessa frequenza quindi la scusa “amore fallo tu” non regge. Dovete dividervi i compiti e non potete sfuggire.
Noi, ovviamente, rientriamo nell’ultimo caso: io, Lui, due figli e un cane (volpino bianco che pare abbia peli che crescono come le sopracciglia di Peo Pericoli) e il Dyson 360eye ci ha semplificato la vita.
“Come farebbe un normale robot aspirapolvere” penserete voi. In realtà no, questo è un po’ diverso dai modelli di robot aspirapolvere attualmente sul mercato, vi racconto perché.
Perché il Dyson 360eye semplifica la vita di una famiglia con due figli, un cane e una casa grande
Tempo fa avevo visto un altro modello di robot aspirapolvere in azione (il Roomba per l’esattezza) e avevo anche pensato di comprarlo. Poi però, ho fatto il mio test: ho fatto passare il Roomba (ero a casa di un’amica), poi ci ho passato il mio aspirapolvere Dyson con il bin vuoto, e questo ha aspirato ancora roba. Quindi ho lasciato perdere. La mia amica mi ha poi spiegato che sì, andava bene per raccogliere i peli, per pulire qualche briciola caduta in cucina ma non per pulire “di fino”. Insomma, lasciava un po’ di polvere in giro. E niente, complice la mia allergia agli acari, alla fine non l’ho acquistato.
Dopo la mia esperienza di Dyson Angel però, quando ho saputo che sarebbe arrivato il nuovo 360Eye da testare, conoscendo la filosofia perfezionista e all’avanguardia di James Dyson, ero certa che sarebbe stato una bomba. E in effetti non mi ha delusa.
Sapete perché il Dyson 360Eye è più alto degli altri concorrenti? Semplice, perché non è un robot aspirapolvere ma un aspirapolvere robotizzato. Sembra la stessa cosa, ma non lo è se ci pensate su.
Il sistema Cyclone che ha reso famosa l’azienda è stato infatti utilizzato anche su questo gioiellino.
Dato che esso tende a perdere di efficacia con il ridursi delle dimensioni, il lavoro di miniaturizzazione ha richiesto particolari accorgimenti, con uno sguardo attento anche all’autonomia, messa duramente alla prova da un sistema di suzione tanto efficiente quanto energivoro.
Tutto ciò comporta, alla fine, un livello di pulizia così profondo da non avere rivali al momento. E tutto con una batteria che dura mezzora a carica completa. Insomma la classica moglie ubriaca mantenendo la botte piena.
Avendo una casa grande, avevo infatti paura che l’autonomia del Dyson 360Eye non sarebbe bastata a pulire zone ampie, ma ho dovuto ricredermi.
In più, potendolo comandare dall’app, mi è capitato di farlo partire quando ero già uscita di casa, consentendogli di avere il campo completamente libero e potendolo monitorare continuamente.
In questo modo riesco ciclicamente a tenere tutte le stanze pulite non solo dai peli della Lola ma anche dalla polvere più sottile, che poi è quella che provoca le allergie.
L’ultima caratteristica che distingue Dyson 360Eye dagli altri robot è la telecamera centrale che cattura immagini di mobili, oggetti e strutture attorno al robot, e le utilizza per capire dove si trova tramite un sistema di triangolazione.
Questa caratteristica garantirà secondo l’azienda molte evoluzioni future, che potrebbero arrivare semplicemente con aggiornamenti software.
Qualche difetto?
L’unico che ho trovato è che se viene spostato manualmente dalla base per farlo partire da un punto diverso, quando finisce la pulizia o si scarica, ritorna al punto di partenza e non alla base di ricarica.
Sicuramente bisogna avere un altro aspirapolvere perché se cade qualcosa non gli puoi indicare il punto preciso in cui pulire e, inoltre, mantiene pulito il pavimento ma negli angoli più nascosti o sopra il battiscopa serve ancora l’intervento diretto.
Come si comporta sui tappeti?
Su quelli a pelo raso è abbastanza efficace anche se non eccellente in quanto io ho bisogno di fare più passate sui tappeti a causa dell’onnipresente pelo della Lola. Sui tappeti che hanno le frange si inceppa spesso. Per me non è un gran problema visto che in casa ho solo un tappeto ed è in una zona poco calpestata pertanto si sporca poco e lo pulisco con la spazzola motorizzata del Dyson V8.
Devo dire che mi ha molto semplificato la vita riducendo della metà il tempo passato a pulire: ora che i pavimenti sono aspirati mi basta spolverare, dare una lavata e ho finito. Mentre prima il tempo maggiore lo perdevo ad aspirare.
Qui un video di come si comporta con i mobili e con i gradini.
Ora aspetto l’evoluzione: il drone che spolvera. Io sono fiduciosa e voi?