Guida alle taglie delle camicie da uomo
Acquistare un vestito o un pantalone è per un uomo un’operazione abbastanza semplice. Basta dire al rivenditore la propria taglia e poi misurare il capo per sceglierne il modello, il colore, la vestibilità che più soddisfa il proprio gusto.
Più complesso, invece, è comprare una camicia che, soprattutto quando si tratta di una classica o elegante, è racchiusa nella sua scatola di cartone, imprigionata tra spilli e protezioni, quindi impossibile da provare!
A questo punto i clienti spesso faticano a ricordare la propria taglia oppure fanno molta confusione con i tipi di taglie camicie uomo.
Si, perché, almeno in Italia, esistono due differenti modi di misura: in uno la misura della camicia è espressa in taglia di vestibilità (S, M, L, XL, ecc.) e nell’altro in centimetri.
Per calcolare la taglia di una camicia da uomo in centimetri si misura la circonferenza del collo, lasciando però lo spazio tra il metro e il collo in modo tale che ci si possa infilare un dito. Questa misura è quella che corrisponde nella camicia alla distanza dal bottone fino all’asola, alla parte opposta del colletto.
In Inghilterra, negli Stati Uniti e anche in altri Paesi le taglie delle camicie sono espresse, invece, in pollici e non in centimetri, dove ogni pollice equivale a 2,54 cm.
Una taglia centrale di camicia, per un uomo né troppo magro né troppo robusto, sarà una 41-42 misura italiana in cm e una 16-16,5 in misura anglosassone.
Camicie per uomo come regolarsi con le taglie espresse in lettere
La misura espressa in lettere si usa soprattutto per le camicie più casual, meno eleganti, che hanno una vestibilità più morbida ed ogni lettera corrisponde più o meno a due taglie espresse in centimetri. Per esempio, una camicia di taglia M (media) corrisponde in cm alle taglie 39 e 40.
Ma se da un lato è fondamentale che il colletto sia della giusta taglia perché è la parte più visibile della camicia, soprattutto quando questa viene usata sotto la giacca, dall’altro è importante anche scegliere la vestibilità giusta in base alla propria fisicità e alla funzione che si richiede alla camicia.
La camicia slim è sfiancata e aderente ed è adatta ad un uomo magro, perché segue la linea del corpo mettendo in risalto la figura, mentre la camicia classica ha un taglio dritto che nasconde le forme e non mette in evidenza la pancia.
Inoltre, a volte sull’etichetta all’interno del collo si trovano, anche se non frequentemente, due misure, ad esempio 15-30: la prima è quella che, come abbiamo visto, indica la misura in pollici della circonferenza del collo, la seconda, invece, si riferisce alla misura, sempre in pollici, della lunghezza della manica, avendo anche questa la sua importanza per un look impeccabile.
La manica di camicia, infatti, deve essere né troppo lunga, altrimenti fuoriesce troppo dalla manica della giacca e copre fastidiosamente la mano, né troppo corta, perché in questo caso il polsino si nasconderebbe all’interno quando viene piegato il braccio. La giusta lunghezza si ha quando, a braccio disteso, il polsino si ferma all’attaccatura del pollice e la manica non fa grinze.
In pratica, una volta stabilita la taglia del collo e la vestibilità desiderata, in proporzione, anche la manica sarà della misura giusta: per questo poche volte viene riportata la sua misura. Il problema si manifesta per chi è robusto ma basso di statura: in questo caso niente panico, un bravo sarto potrà risolvere il problema!