You. Are. Nerd!
Conoscete Dirty dancing 2?
È uno di quei sequel che avrebbe dovuto fare un successo termoatomico solo per l’omonimia con il primo e gagliardissimo Dirty dancing. Poi non è andata proprio come previsto dagli sceneggiatori. Succede!
I tempi sono cambiati, la Lambada ha sdoganato l’intreccio strusciante del bacino che ha cavalcato gli anni novanta e i balli non sono più proibiti; a mio avviso, poi, un Patrick Swayze che c’ha pure la sua bella andropausa che inibisce l’ormone ha anche avuto il suo bel peso.
E insomma, a conoscere questo film (grazie anche alla mania della cinefilia onnivora de IlMaritoIdeale) probabilmente siamo in tre: io, Diego Luna e Romola Garay. Patrick Swayze non sono propriamente sicura che si sia accorto della comparsata che ha fatto!
Se qualcun altro lo conosce è solo perché ha fatto di “Nessuno può mettere Baby in un angolo” la propria filosofia di vita, e di “The time of my life” la colonna sonora dei best moments della propria vita. Come la sottoscritta.
Ok, tutta sta premessa per dire che io spesso, ultimamente, mi sento come Romola Garay nella scena della classe, durante la quale lei risponde bene alle domande del prof e viene ampiamente e neanche troppo velatamente coglionata dagli altri ragazzi.
“Le ragazze qui non amano apparire acculturate!”
Siamo nel 1959: Fidel Castro sfratta a calci nel deretano Fulgencio Batista (che già solo per il nome…perculatio ad honorem). Mica è l’uscita di Guendalina dal GF11, vojo dì!
Eppure mi sento là, proprio in mezzo a quelli che apprezzano l’ocaggine giuliva a discapito di cultura e linguaggio corretto. Meglio la scollatura scoscesa e sbagliare i congiuntivi che saper costruire un sito internet ma andare in giro con la cintura di castità e la fede al dito!
Non so se posso definirmi propriamente una geek; amo tutto ciò che è tecnologico, il web e tutto il modus comunicandi che ci gira attorno, i pc e tutto quanto c’è di innovativo e futuristico. I love it!
Il problema è che per molte persone il concetto di (bella) donna non si sposa mai con un livello di conoscenze tecnologiche che va oltre l’accensione della tv e il cambio di canale preimpostato su Uomini&Donne.
Se sei una donna che mastica l’html, il css, ha uno smartphone e maneggia senza cura la tecnologia, nell’immaginario collettivo (almeno di una grossa fetta di persone che conosco) sei una cozza con i baffi, gli occhiali a fondo perduto e nessuna probabilità di uscire dal tunnel della nerditudine.
Eccheccazzo!
Questa è ignoranza, e amen, ma io potrei (ma anche no) accettarlo da mia nonna (che pace all’anima sua) ma non da amiche della mia stessa età che si venderebbero la libreria (abbastanza scarna devo dire) per un sopracciglio tatuato bene.
Non è che una persona che ha una cultura media e senza orizzonti prefissati esclude a prescindere gli interessi estetici, anzi! Leggendo di più ovunque (sul web, sulle riviste, sui libri) ci si confronta con personaggi femminili sempre diversi; si cresce, si acquisisce, si rubano comportamenti, frasi, modi di dire e di agire. Si cambia.
Ho l’impressione, invece, che questo non accada se si rimane appiccicati a una trousse di Kiko come una lapdancer al palo.
Io, in controtendenza con l‘Ocagiuliva-pensiero, continuo a vagliare alcuni acquisti tecnologici che mi renderanno ancora più nerd! Ricordatemi di comprarli on line o di dire al commesso che sono solo un regalo. Mica per me!
P.s. E comunque i nerd glasses vanno un casino e sono il nuovo trend. Qualcosa significherà! Sapevatelo!!!
(non mi ero accorta che potevo cliccare su continua e leggere altra roba)… dieci anni fa o poco più, un ragazzo rimase affascinato da me perché 1)sapevo installare software e hardware; 2)l’email era la mia forma di comunicazione principale; 3)giocavo a DOOM; 4)chattavo, ecc. e non ero particolarmente cozza 🙂
io lo conosco! l’ho visto una volta per sbaglio… e penso mai più! 🙂
Anch’io concordo con la tua teoria! Mi piace la tecnologia e penso che tutto dipenda da come si decida di usare i vari strumenti… E’ vero però che ci sono ancora tante persone poco “alfabetizzate” dal punto di vista informatico… me ne rendo conto soprattutto a scuola.
Buoni acquisti, allora… e buona nerditudine 😀
PS: non ci crederai, ma quel film lo conosco pure io 😉
evabbé sere, ma dove vivi?
Io questa realtà intrisa di preconcetti non la vivo manco pe gnente.
Comunque con me sfondi una porta aperta.
Sono notoriamente la persona più tecnologicamente avanzata nel raggio di 10 km muahahhaha e tutti a chiedermi consigli. E pure ad approfittarsene talvolta, a dire il vero.
Vado a testa alta per la mia strada prendendo per il culo i maschetti sgallettanti che pensano di fare i fighi perché hanno lo skiphone ma non sanno un emerito tubo di niente. Mi fanno spanciare dal ridere quando attaccano con tono da saputelli snocciolandoti quattro cagatine basilari di informatica o di qualche altro programma impegnativo credendo di fare i fighi e io invece aspetto solo il momento giusto per saltare nel discorso come un fuoco d’artificio impazzito e fargli fare la figura degli ingnoranti peggiori.
Quelli che credono di essere sopra la media grazie a 4 nozioncine stupidissime e non persdono occasione per vantarsi con quell’aria da “so tutto io”.
Non sanno un emerito ciufolo di niente, poveri deficienti.
Muhahahah, come mi diverto a fargli fare la figura dei cretini ignoranti ahahhahaha.
Si sono tutti clichè, preconcetti e okkey… purtroppo però è difficile abbatterli. La cosa che a me infastidisce non sono i concetti o i giudizi degli altri, che alla fine “nun me ne pò fregà di meno” e vivo bene lo stesso, mi scoccia che donne e ragazze più o meno giovani stiano lì ad alimentare queste “dicerie”. Mi infastidisce il fatto che proprio non vanno oltre. Non è che gnafanno… nemmeno ci provano!
Ok, ammetto la mia ignoranza sui termini geek e nerd, tanto che sono andata a vedere su San wikipedia. Non ne ero a conoscenza. Perchè si devono per forza etichettare le persone in categorie? Cioè, se ami la tecnologia, la mastichi bene, ti ci appassioni perchè dovresti avere per forza problemi nelle relazioni sociali? perchè se sei donna con l’ipad o lo smarthphone ti dovrebbero definire carciofa a priori? E poi amare borse, trusse, trucchi, farsi peli, ceretta, mettersi un bel vestito, avere cura del proprio aspetto per forza deve mettere in secondo piano l’amore per la conoscenza,la curiosità per le novità? Non credo. Essere donne consapevoli secondo me vuol dire anche saper andare oltre i clichè e gli stereotipi. Essere emancipate vuol dire riuscire a fare due cose insieme, perchè noi possiamo. Possiamo essere belle, carine, bruttine tenute bene con un cervello grande così. Una cosa non esclude l’altra.Credo che nel nostro piccolo sia il caso di liberarci da certi fronzoli e sentirci libere di smanettare pc e cellulari di ultima generaione senza pensare troppo se si rientra in una categoria o nell’altra. Chissenefrega. Siamo quello che siamo e la nostra noncuranza delle gabbie che gli altri ci costruiscono intorno è semplicemente una vittoria per la nostra libertà di pensiero individuale. adry
Ciao ho letto la tua introduzione al libro Di mamma in mamma di C. Cristianini e ho conosciuto il tuo blog che è già finito tra i miei preferiti. Complimenti anche per il tuo libro che ho appena ordinato su Bol
Leen
Secondo me essere nerd o geek ad oggi è una semplice moda, ormai chi sa smanettare un minimo il computer dice dice di essere nerd perché fa figo… che poi non ci vedo nulla di male dato che è diventata una parola abbastanza vuota di significato. Come tutte le mode c’è qulacuno che le segue e qualcuno no e spesso chi non le segue critica chi lo fa.
Il fatto che bellezza e intelligenza siano inversamente proporzonali è un vecchio cliché purtoppo duro a morire…
Giulia
@Mark: no non è grave! Due tachipirna al giorno mattina e sera mattina e sera e passa! 😀
@Zia Atena: ma infatti… c’è chi si lascia trasportare dal preconcetto cadendo nell’ignoranza piatta!
@paola: non è che mi preoccupo solo che mi faccio domande!
ignoravo questa cosa…siamo ancora a questi livelli? brutta = brava/bella = stupida o cmq non all’ altezza????
aiuto!
beh, io credo che poi conti essere valutate dalle persone che davvero ci interessano.
e penso anche che alla fine ti interessino ben poco queste che si appiccicano alla trousse della kiko e poi stop. o no?
quindi…..fregateneeeee!!! (anche se capisco benissimo che tu ti ponga degli interrogativi)
ciao!
e un bacio 🙂
paola
Con questo post mi sei proprio venuta a prendere per i capelli…
Donna (o meglio donnina va’) e praticamente motori e aerei..
Ingegneressa (e anche qui direi Ingegneressina) e odiante il computer, l’informatica, il geeeeeeek!
Sì, mi sento geek quanto una “cozza nuda” (non so se si chiama così in italiano ma intendo la Lumaca) eppure sto attaccata al computer 18 h su 24 (le altre me la dormo).
Insomma di contraddizioni ce n’è un sacco, e meno male, perchè le contraddizioni, o le apparenti tali, son meglio dell’ignoranza… che quella ..è brutta brutta eh!
Ne ignoravo l’esistenza è grave? 🙂
Poi l’inglobamento nei contenitori non li ho mai capiti, forse fanno parte di un retaggio difficile da abbandonare.
@Francesca: si si concordo ma c’è anche una buona parte di donne che incoraggia sto preconcetto.
@anonimo: oddio argomentare un attimo? Sono io chi? Quella della foto?? Anche no…ahahah
Sei tu !
secondo me il preconcetto deriva dall’associare la tecnologia ai macchinari in generale (io, ad esempio, non ci capisco un’acca dei f9ogli di istruzioni di vari elettrodomestici per non parlare delle parti in cui è composta la mia macchina). Invece l’hi-tech è davvero a misura di donna (cozza e non cozza): è leggero e permette di fare 100 cose insieme. sarà mica un caso che i blog firmati da fanciulle crescono come funghi in giro? sarebbe bello capire se anche le aziente It se ne sono accorte. secondo me sì, a giudicare dalla “femminilizzazione” di molti oggettini
@Lara: concordo su tutta la linea!
@Sara: a me è piaciuto però non regge il confronto proprio che gnafà!
@Marlene: sai cosa? E’ vero! Ma più che altro è vero il fatto che molte persone snobbano la normalità e il proprio modo d’essere fingendosi o la “stronza” di turno oppure appunto chi si finge “non geek” per non esser catalogata come “poverina cozza patella!”.
@Anonimo/Luigi: ti stimo! Gneek is wonderful!!!!
Ammetto di non avere la definizione precisa di quando si possa definire qualcuno “geek”, in ogni caso penso che is possa tranquillamente essere gnocca E geek (e per quanto mi riguarda essendo appassionato di tecnologia la donna geek guadagna più di qualche punto !). Conierei quindi il neologismo “gneek” :)))
Luigi
direi che piu che altro ad andare di modo e il fancazzismo e la stronzaggine. Se non sei stronza e fancazzista non fai notizia le brave ragazze sono passate di moda qualunque cosa esse facciano.
Beh io faccio un lavoro tecnico anche se di altro genere ma l’effetto “cazzo mi hanno mandato la segretaria” lo subisco pure io (e considerando certe dupersegretarie che conosco ormai e’ stupido pure questo di pensiero!).
Io amo la tecnologia, ci sguazzo (ma Excel lo uso maleeeee! Urge studio più approfondito) e fosse per me avrei molti più aggettino geek.
Ok non sono fighissima ma nemmeno una cozza eccheccavolo!
Ah dimenticavo: @Veru voglio la magliaaaaaaa!
i preconcetti sono comodi: sono risposte già pronte a domande non fatte. ti risparmiano la fatica di chiederti “perchè è così?” e di cercare una risposta che magari ti porterebbe a mettere in discussione equilibri precostituiti. col preconcetto eviti la fatica di pensare. è pigrizia mentale che da origine all’ignoranza.
tutti, chi più chi meno, abbiamo dei preconcetti. l’importante è non farne dei dogmi, non adottarli come filosofia di vita, ed essere disposti almeno a metterli in discussione.
certo, quando mi scontro contro certe chiusure mentali, anche a me viene il nervoso.
Lara
Avevo scritto un bellissimo e lunghissimo commento…ma blogger se l’è perso per strada… Appena ho tempo lo riscrivo 🙂
Comunque io ADORO Dirty dancing,ma il sequel non si può vedere -_-“
Si hai ragione, se lo fanno le donne fa abbastanza incazzare. Sorry, l’argomento in effetti era donna su donna :-)))
@Anonimo/lara: in effetti è un bel preconcetto, però come dicevo, un conto è se sono gli uomini a portarlo in processione come una crociata a difesa della leadership di pensiero e intelligenza (vabbè!) ma quando le donne non comprano uno smartphone perchè sennò “sembrerebbero” troppo nerd mi fa incazzare non poco!
Neanche a me piacciono le definizioni e le “categorie” però in questo post le vedo a pennello!
@Veru: si Slela mi ha aperto un torrente di pensieri e riflessioni a tema.
@OWl: si quello fa parte del preconcetto delle donne belle= donne sceme che hanno gli uomini. Quando però le donne stesse se la tirano addosso a secchiate mi vengono i nervi eh!
@elavantin: Grazie per la soddisfazione :DDDD!!! Era proprio il compatimento che volevo sottolineare… come se non avessi altro dalla vita che rifugiarmi nella tecnologia per compensare le cose che mi mancano. Ma anche no!
@Anonimo: siamo in quattro! Olè!
condivido quanto hai detto riguardo all’ignoranza.
ma l’abbinamento tecnologia-donnacozza in molti casi io lo vedo più come un preconcetto.
e quindi mi ha fatto ricordare un altro tuo post: “orgoglio e pregiudizio” ).
forse ci si aspetta che una bella donna non capisca la tecnologia per lo stesso motivo per il cui una baby sitter donna ci fa stare più tranquille? non so, ci devo riflettere….
lara
anch’ioooooooooo l’ho visto il film! certe volte mi viene una tristezza nel constatare la chiusura mentale di alcune donne… com’è possibile? è scientificamente provato che il nostro cervello è più sviluppato!
Scusate, ho scritto “un’esclusione” senza apostrofo… biasimo e condanna per me medesima, tagliando qua e là tra maschili e femminili è capitato l’errore… 🙁
Mi dai sempre delle soddisfazioni con i tuoi post :)! L’appellativo più “correct” che in genere mi riservano alcune (donne… gli uomini non osano quasi mai commentare) è “sei strana, tu”. In genere con un po’ di compatimento comunque. Insomma, come se geneticamente ci fosse un esclusione tra il gene della femminilità e quello della nerditudine (anche se concordo con Veru, nerd o geek sono termini francamente brutti). Siamo il frutto di un esperimento di ingegneria genetica, ai loro occhi, chettedevodì? Alla fine, ti dirò, un po’ ha ragione Slela ma è frustrante lo stesso non ricevere mai un po’ di fiducia in partenza, senza pregiudizi.
L’argomento mi stuzzica, e concordo in tutta la teoria. Non mi trovo onestamente ghettizzata perchè sono pesantemente geek inside, ma capisco che lì va a culo.
Nel mio lavoro nonostante faccia la “creativa” (bhuhahaha si puoi ridere, ma così ci chiamano… anche un po’ con tono dispregiativo) molti degli uomini vengono a chiedere lumi su un pezzo di tecnologia che non si sottomette alla loro maschia volontà. E non sono l’unica che smanetta a destra e a manca tra computer e smartphone con tranquillità.
Ecco i problemi si vedono se tu donna osi sfoderare un’idea intelligente per una campagna oppure per un marchio.
Ecco li’ si iniziano a vedere gli sguardi alla “ma perchè non ti vai a prendere una trousse di Kiko e te la guardi tutto il giorno invece di venire qua con queste idee che sembrano quasi intelligenti, ma sei una donna quindi sono meglio le mie”
Scusa l’acidità ma ti avevo detto che l’argomento mi prendeva!
mi piace mi piace mi piace (ma lo status di nerd secondo me oggi è qualcosa in più, al contrario di qualche anno fa che vagava nell’immaginario collettivo come aggettivo esclusivamente maschile)
Io sono (quasi) geek con lo smalto rosso, fa lo stesso? 😉
A me la definizione di nerd e geek non piace, onestamente. Adoro la tecnologia, ci lavoro, ne scrivo da secoli ormai ma come per tutte le cose le categorizzazioni mi sdegnano perchè di fatto “ghettizzano”.
Per il resto la mia maglia preferita recita: “Geek is the new chic” con un bel paio di nerd glasses come immagine 😀
E comunque sposo del tutto la filosofia di Slela 😉
[la parola di verifica, manco a farlo a posta, è UNCESS! Mi pare sia la chiave di tutto 😀 ]
@Slela: punto di vista interessante!
@El_Gae: ma vivadio! A me non piace chi non legge e non si accultura pensando che l’estetica sia la chiave del mondo. Intendo questo!
No, attenta: mia moglie non sa avviare il dvd per i figli, in compenso è laureata con 110 e lode in medicina. Cioè, meno male che non sa usare uno smartphone, sennò cazzo ci faceva con me? 😉
Io in questa cosa che descrivi ci sguazzo da quando studiavo alla facoltà di informatica (che all’epoca si chiamava scienze dell’informazione).
Nel lavoro questo preconcetto verso le donne “nerd”, mi ha in realtà aiutato in tantissimi casi. Ti guardano, vedono che sei carina, ergo sei una sòla nel lavoro, e sei snobbabile.
Non sai quanti concorrenti ho poi superato perché mi hanno sottovalutato.